L'aereo atterrò all'aeroporto di Bethel circa all'una di notte. Hermione per fortuna avvertiva un gran sonno che era riuscita a contrastare solo intensificando lo studio su tutti i vicini di casa che l'aspettavano.
Quando l'hostess varcò la soglia della stanza, Draco appoggiò i fogli sul sedile e si passò una mano fra i capelli, assonnato pure lui.
Hermione si chiese se aveva passato anche la notte precedente su quei fogli.
-Volevo avvisare i signori che siamo arrivati a Bethel, la limousine vi attende proprio qui sotto, vi consiglio di coprirvi bene perché c'è molto freddo.-
Draco annuì e si levò in piedi, sentendo la Granger replicare –Grazie molte.-
In quel momento giunsero anche i piccoli Black che scrutarono i due adulti con fare interrogativo.
Draco guardò gelidamente tutti e scandì –Si comincia la recita. Dal momento in cui usciremo, fino a quando non varcheremo le porte della villa, sapete quale sarà il vostro compito. Granger, ribadisco, legati quella scopa che hai in testa. Domani mattina andrai a darti una sistemata mentre io porterò i mocciosi a scuola.-
Hermione sbuffò con noia e decise di obbedirgli solo perché in effetti, per una famiglia ricca come la loro, sarebbe stato strano che la matrona fosse così...
"Così come? Sono una donna semplice! Che male c'è?!"
Forse era solo un po' trascurata... ma non aveva di certo tempo per mettersi lo smalto, lei!
-Andiamo.-
Scandì poi gelidamente Draco.
Si mossero tutti e quattro, stanchi e imbacuccati verso l'entrata dell'aereo e il portellone si aprì, svelandoli.
Draco prese subito la piccola Aries in braccio e poggiò una mano sul fianco di Hermione che rabbrividì, principalmente per il gelo –Mamma, tesoro, fa così freddo qui...-
Esordì, mentre stava attenta a scendere le scale. Draco stava attento ai suoi piedi e a quelli del piccolo Lynx che invece era passato davanti agli altri con espressione rilassata.
-Lo so, Leo, ma vedrai che in auto sarà meglio...- le assicurò lui rassicurante e insieme scesero la scaletta.
-Lyo, entra subito in macchina che fa freddo!- scattò subito Hermione verso il bimbo, indicandogli l'auto nera poco distante.
Quello la osservò un secondo e poi seguì il suo dito, annuendo –Ok!!- e insieme ad Aries, che venne messa giù dal fratellastro, corsero verso l'auto.
Draco afferrò presto la mano della compagna e le disse gentile –Vedrai che staremo bene qui, mio padre non ci troverà, stai tranquilla.-
La donna gli lanciò un'occhiata e gli sorrise, mostrandosi particolarmente bella, forse grazie alle guance arrossate dal freddo.
-L'importante è che siamo tutti insieme, Vlad. Del resto non mi importa, lo sai.-
Il biondo le accarezzò i capelli e le sorrise a sua volta, replicando –Per fortuna importa a me, altrimenti saremmo ancora in pericolo.-
Hermione non capiva esattamente per chi era quella recita, non c'era apparentemente nessuno nelle vicinanze ma ridacchiò birbante alle sue parole –Beh, non è un caso che tu sia mio marito, sei senz'altro più cauto di me.- e gli fece la lingua, vedendolo ghignare e riafferrarla per il fianco, avvicinandola a lui –Dovrai tenerla a posto quella lingua se non vuoi che inizi a dare spettacolo, signora Hastings-
E lì, la vide scoppiare a ridere un po' civettuola, per poi replicare –Non tentarmi, come tuo solito!-
Arrivarono finalmente all'auto, tirando entrambi un sospiro di sollievo mentale ed entrarono in auto, notando i gemelli che stavano già approfittando delle leccornie presenti.

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I Gemelli
FanfictionSono passati molti anni dalla sconfitta di Lord Voldemort. Hermione, è un Auror di successo alla ricerca però di una promozione che le permetterebbe di diventare un'Aether, un agente speciale dedito alle missioni più complesse e più a rischio. Final...