New house, new life

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Sono Amy Richards, ho diciannove anni e vivo a Londra in un enorme villa con la mia famiglia. Mio padre è il chirurgo più famoso in tutto il regno unito, invece, mia madre è un architetto. Mio padre ha sempre desiderato vedermi indossare un camice ma io non gli darò mai questa soddisfazione, perche? Perchè il mio più grande sogno è quello di diventare una stilista, secodo i miei genitori ho fatto la scelta sbagliata perchè, come dice sempre mio padre "Te ne pentirai quando ti accorgerai che cucire due stracci non ti daranno gli stessi soldi e la stessa fama di un buon medico", già per loro sono sempre più importanti i soldi, più importante la gita in barca il fine settimana ,lo shopping sfrenato, le cene con il loro amici snob che io odio e la colf che fa le pulizie. Hanno sempre scelto loro per me, per una volta però vorrei scegliere io cosa farne della mia vita, cosa ne sarà non lo so ma voglio vivere questo sogno fino in fondo, per questo mi sto trasferendo in una piccola casetta, lontano dalla mia famiglia.

"Sei proprio sicura di quello che stai facendo" chiede per la millesima volta mia madre "Si mamma, ne abbiamo già parlato" affermo in tono duro "Quando te ne pentirai sarà troppo tadi" mi rimprovera mio padre, è sempre stato così freddo sia con me che con mio fratello Luke, ha sempre scelto le scuole più famose e rinomate perchè, ovviamente, un congome come il nostro non andava bene per le scuole pubbliche; sono cresciuta in mezzo a gente piena di soldi, ho dovuto frequentare lezioni di portamento per poi andare a delle cene noiosissime con vestiti che secondo i miei gusti erano ridicoli, ho dovuto frequentare lezioni di pianoforte per poi esibirmi alla festa di beneficenza, ho dovuto leggere libri che odiavo perchè non potevo uscire con i miei amici, che poi quali amici? Ovviamente sia io che Luke se volevamo amici dovevamo accontentarci dei figli diella signora Hill, la migliore amica di mia madre, sono stata costretta a bere il the delle cinque con quelle oche delle amiche di mia madre e ho dovuto ascoltare i vari pettegolezzi che andavano da "Uh avete visto la nuova barca degli Steel" a "Domani dovrò ricoverarmi per un piccolo ritocchino al seno"

Qando dico a qualcuno che sono stufa di vivere nel lusso più sfrenato mi prendono per pazza, ma è la verità, dopo diciannove anni vissuti in una vita che non sento mia ho finalmente deciso di darle una svolta, per questo afferro i manici delle mie valige ed e varco la soglia di casa.
Mi giro un ultima volta ad osservare quella gigantesca regia prima di salire a bordo della mia macchina, una bella ferrari che mi ha regalato mio padre, gli avevo detto di comprarmi una macchina semplice ma per lui il concetto di semplice é diverso anni luce dal mio. Inserisco le chiavi nel quadrante e metto in moto.

Dopo aver percorso un migliaio di kilometri arrivo nella mia nuova casa, parcheggio l'auto nel garage, prendo le valigie ed entro in casa.

I miei genitori hanno insistito tanto nel volermi arredare casa e io non ho rifiutato, anche perché se l'avessi fatto avrei dovuto sopportarli per il resto della mia vita. Porto le valigie in camera e inizio a riporre i vari vestiti nell'armadio. Ho scelto una casa piccolina, ha due camere da letto, una per me ed una per gli ospiti, una cucina spaziosa, una salottino, un bagno e un enorme studio con le varie macchine per cucire, per coltivare il mio sogno.

Non ho bisono neanche di uscire e fare la spesa perché hanno fatto anche quella, cosí approfitto per starmene un pò rilassata sul mio nuovissimo e comodissimo divano di pelle a guardare un pò di tv, mio padre ha scelto uno schermo ultrapiatto di ultima generazione, lui é sempre stato cosí, compra di ogni cosa sempre l'ultimo modello perché come dice lui, per vicere bene nella società bisonga essere aggiornati, cosa che secondo me non é assolutamente vero. La cosa piú importante per me é l'umiltà, cosa che i miei genitori non sanno esattamente cosa significhi. Faccio zapping tra i canali ma non trovo nulla di interessante da guardare cosí, rassegnata metto su mtv e ascolto un pò di musica sperando che non facciano canzoni deprimenti.

Dopo ben due ore passate ad ascoltare musica decido di mettere in pratica le mi arti culinarie preparandomi un bel piatto di pasta. Da piccola stavo sempre appiccicata alla colf che lavorava a casa mia, cosí ho imparato a cucinare, a fare le faccende domestiche e ho imparato anche a stirare, cosa che ho sempre considerato un impresa.
Prendo una pentola bella alta,metto l'acqua e la metto sul fuoco per farla bollire, in una padella invece metto un filo d'olio e i pomodorini tagliati a cubetti, li faccio soffrigere un pò e quando sono pronti li tolgo dal fuoco, l'acqua inizia a bollire, metto la pasta nell'acqua e aspetto che cuocia. Una volta cotta la pasta la miachio con i pomodorini ed é pronta. Divoro il mio piatto di pasta in poco tempo, non sono una che mangia molto, anche perché sono abituata alle cene "importanti" dove ti servono piatti enormi semivuoti, ma se mi trovo davati un piatto di pasta lo divoro in men che non si dica. Metto le stovigle nella lavastoviglie e vado un pò nel mio studio.

Ho già cucito un mucchio di vestiti, alcuni li ho anche venduti all'insaputa dei miei genitori ovviamente, non gli avrebbe fatto per niente piacere sapere che vendevo vestiti per guadagnarmi dei soldi, l'ho fatto perché sono stufa di chiede soldi a loro,voglio cavarmela da sola,anche perché non voglio piú seguire una vita che non sento mia, se ho comprato questa casa é solo merito della mia passione di crare vestiti. Già con i soldi che ho guadagnato vendendo quei vestiti mi sono comprata una casa, la mia casa.

Inizio a disegnare un nuovo bozzetto l'idea é quella di creare un vestito lungo, inizio a disegnare e quello che ne esce é davvero spettacolare. É un vestito lungo con lo scollo a cuore e sul corpetto ci sono alcuni dappeggi, non so ancora che stoffa userò ma sicuramente sarà di colore rosso.

Sono ormai le diciassette, decido cosí di chiamare la mia migliore amica Becky, Becky é la figlia della colf che lavora dai miei genitori, siamo andate daccordo sin dalla prima volta che ci siamo viste, anche lei ha la mia stessa passione, infatti,frequenterà la Central Saint Martins con me.
"Ehy Becky, ti va di passere a casa mia"
"Ehy Amy, volentieri cosí ti faccio vedere la mia nuova creazione"
"Non vedo l'ora di vederlo, ah anche io devo mostrarti una cosa"
"Tra un ora sono li" "Ok allora a tra poco"

Dopo esattamente un ora sento suonare il campanello, vado ad aprire la porta "Sono troppo felice" grida la mia amica saltandomi addosso "Beh lo vedo" sorrido "Dai entriamo non vorrai mica stare sulla porta?" dico spostandomi pee farla entrare "Mio Dio,Ami ti re di contl tra meno di una settimana inizieremo l'università?" grida lei tutta emozionata "Già" mi rabbuio "Non sei felice? Amy stai per realizzare uno dei tuoi piú grandi sogni" "Si sono felice, é solo che sono un pò preoccupata" "Per via del tuo cognome vero?" "Si per quello" "Non preoccuparti ci sarò io al tuo fianco qualsiasi cosa accada" "Grazie sei importante per me lo sai" "Anche tu lo sei" dice abbracciandomi.

"Cos'é che dovevi farmi vedere?" dico interrompendo il nostro abbraccio "Ah si me ne ero quasi dimenticata " dice prendendo la sua cartellina "Ecco" dice mettendomi davanti il bozzetto "É stupendo Becky" "Lo credi davvero" "Ti ho mai mentito?" "No".
L'abito di Becky é molto semplice, é un minidress bianco con il corpetto in pizzo e una gonna tubino sempre bianca.

Vado nel mio studio e prendo il mio bozzetto "Questo é il mio, solo che non so che stoffa usare" boffonchio "Bhe é perfetto, secondo me dovresti usare lo chiffon" "Io avevo pensato anche in georgette" "Si andrebbe bene anche in georgette. E se le facessi in entrambi i tessuti?" "Giusto cosí non dovrò scervellarmi a cercare la stoffa" dico ridendo "Se vuoi ti do una mano" "Volentieri, che ne dici se ira chiamo il fattorino della pizza e la mangiamo mentre guardiamo un bel film?" "Ci sto! Ma decido io il film" "Okok intanto io chiamo per le pizze".

Dopo aver ordinato le pizze ritorno nel salotto per vedere la mia amica che film ha scelto "Allora cosa hai scelto?" chiedo "Zoolander" dice lei tutta euforica "Mh mi piace".

Le pizze arrivano quasi subito, ci sediamo sul divano e tra una risata e l'altra finamo sia di mangiare la pizza sia di guardare il film.

"Resti a doemire qui?" chiedo alla mia amica facendo il labruccio "Mh si dai, però dormo nella camera degli ospiti perché adoro quel letto" già la mia amica ha la fissa per il letto che ho scelto per la camera degli ospiti "Okok il lettone é tutto tuo" dico ridendo.

Dopo averle prestato un mio pigiama. Ci salutiamo e ci rintaniamo ognuna nella propria camera.

Spazio Autrice:

Spero che questa storia vi piaccia, fatemi sapere, un bacione alla prossima ❤

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