Love or?

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Il mio dolce riposo notturno viene interrotto dal fracasso infernale della sveglia che, ormai mi tartassa da anni.

La spengo e mi volto dall'altro lato del letto, precisamente dove ha passato la notte Manuel che ora é praticamente scomparso.

Mi alzo e mi precipito immediatamente al piando di sotto, guardo sia in cucina che nel salotto, ma nulla di Manuel neanche l'ombra.

'Stupida non dovevi fidarti, sei solo un incosciente, l'hai anche fatto dormire con te'

Mi rinfaccia la vocina interiore che ormai odio.

Mi maledico mentalmente ritornando in camera per cercare qualche indizio che Manuel non sia scappato, o un bigliettino in cui si scusa per il motivo per cui é dovuto andare via.

Entro in camera e comincio a rovistare tra le coperte, dove, purtroppo, non trovo nulla; poi do un occhiatta sotto il letto, alla scrivania e anche alla libreria e l'armadio, ma ancora nulla, nessun indizio e nessun bigliettino.

Ormai delusa e sconcertata mi tuffo sul letto e aspetto che passi in fretta quest'ora per poi andare all'università.

Improvvisamente sento la porta del bagno aprisi, scatto in piedi e mi dirigo sul posto da cui proviene il rumore.

"Ohw" eclamo estasiata alla vista di ciò che mi appare dinanzi.

Manuel solo con un asciugamano avvolto in vita. É stupendo. Ancor di piú con quelle goccioline che ricadono, dai suoi bellissimi capelli biondi, dritti sul petto ancora bagnato.

Sembra un dio greco.

"Amore chiudi la bocca che inizi a perdere bava" boffonchia mettendomi due dita sotto il mento.

"Non sto perdendo bava idiota" dico "Si certo, faccio finta di crederci" continua ricevendo da me un occhiataccia.

Bene. Vuole giocare, allora giochiamo.

Mi tolgo velocemente sia il pantalone che la maglia del pigiama.

"Chiudi la bocca che ti entrano le mosche" lo beffo passandogli accanto per rientrare in camera mia.

Mi avvicino all'armadio e indosso un semplice jeans attillato scuro.

"Sei davvero una stronza" mi sussurra all'orecchio "Lo so, lo so" dico diverita "Sai, non si fanno queste cose" dice lasciandomi dei piccoli baci sul collo, facendomi rabbrividire da testa a piedi.

"Oh si che si fanno" rispondo con voce roca. "Mi hai fatto rimanere male" dice voltandomi verso di lui.

Ecco dinuovo che mi perdo nei suoi bellissimi occhi color mare. Sfiora prima il mio naso con il suo, poi, taglia quel centimetro che c'era tra noi facendo congiungere le nostre labbra.

Socchiudo le labbra per far entrare in contatto anche le nostre lingue, che subito cominciano una bellissima danza.

Manuel mi prende in braccio e, continuando a fare restare unite le nostre bocche mi poggia sul letto mettendosi a cavalcioni su di me.

Continua a baciarmi sul collo e su tutto il viso, poi si alza e sorridente va via lasciandomi desiderosa.

Finisco di vestirmi in fretta, mi lavo la faccia e mi trucco leggermente.

"Dove vai?" chiede Manuel "All'università" "E ci vai cosi?" "Cosí come?" domando "Truccata" "Si perché non posso?"

"Cos'é devi fare conquiste?" dice in tono duro "Ma cosa dici? Per chi mi hai preso?! E poi per quale motivo sei geloso, neanche stiamo insieme!" "Giusto, per te sono solo quello che ogni tanto ti bacia, tanto per"

"Non sto dicendo questo. Certo che sei strano, prima mi dici di stare lontani e poi ti presenti qui, fai come se nulla fosse e diventi anche geloso." "Stai tranquilla, continueremo a stare lontani. Ora tolgo il disturbo" dice alzandosi, per poi avviciniarsi alla porta ed uscire da casa mia.

Non so cosa abbia nel cervello questo ragazzo,so solo che riesce a mandarmi in bestia il sistema nervoso.

Prendo la borsa e le chiavi ed esco di casa.

Metto in moto l'auto e parto, diretta all'università.

Arrivata a destinazione parcheggio e scendo.

"Buongiorno bellezza" mi saluta Tyler "Anche a te" ricambio "Come va?"  chiede "Mh diciamo bene, a te?" "Tutto bene" risponde sorridente.

"Ti va di prendere un caffé?" mi chiede "Verrei volentieri ma ho lezione" mi giustifico "Ok allora alla prossima" mi saluta "Certo".

Entro in classe e con la forza di un bradipo assonnato seguo quatto, estenuanti ore di lezioni.

La prima ora mi tocca passarla ad ascoltare la professoressa di storia dell'arte, questa volta da sola perché Becky é dovuta andare con sua madre all'aeroporto.

Il secondo corso che mi tocca frequentare é quello di disegno tridimensionale, é davvero bellissimo creare disegni i 3D.

Dopo questo ho altere due estenuanti ore di disegno tecnico.

Ho mandato tre messaggi a Manuel di cui non ho avuto alcuna risposta.

"Scusi l'interruzione prof., avrei bisogno un attimo della signorina Richards" dice la signora della segreteria dell'universita "Certo, si aaccomodi pure" mi dice.

Raccolgo tutte le mie cose ed esco dall'aula.

"Come mai questa chiamata?" chiedo alla signora "C'é qualcuno che ti cerca" dice indicandomi un punto con il capo, mi volto in quella direzione e vi trovo due agenti della polizia.

Il Mio Nuovo Vicino Di Casa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora