A nasty surprise

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I raggi del sole filtrano dalla finestra già da un bel pò, entrando pienamente nei miei occhi, cosí decido di alzarmi.

Vado in bagno, lavo i denti, sciacquo la faccia e pettino un pò i capelli che stamattina sono piú ribelli del solito.

Esco dal bagno e mi dirigo in cucina dove mi accoglie un fantastico odore di caffé.

"Buongiorno" mi saluta Becky "Buongiorno" ricambio abbracciandola "Come stai oggi?" mi chiede "Meglio di ieri sera, forse ho esagerato un pò" ammetto "Meno male, pensavo di averti persa" dice ridendo "No sono sempre io, solo che ultimamente lo stress si fa sentire particolarmente" mi scuso "Sappi che io ci sarò sempre quando vorrai sfogarti, anche se mi chiamerai alle tre di notte" "Vale lo stesso per te".

"Ti voglio bene" dice "Ti voglio bene anche io tesoro" dico abbracciandola.

Restiamo abbracciate per un tempo indefinito. "Su dai a vestirsi che abbiamo lezione tra mezz'ora" mi ricorda lei sciogliendo l'abbraccio.

Salgo in camera e mi vesto, oggi tira un pò di vento cosí metto un jeans strappato con una felpa grigia e le converse dello stesso colore della felpa.

Metto una striscia sottile di eye-liner nero, il mascara sempre nero e un rossetto bordeaux. Prendo la borsa e scendo di corsa le scale.

"Pronta?" mi chiede la mia amica "Certo, possiamo andare" confermo.

"Aspetta, oggi andiamo con la mia auto" mi blocca "No ti prego" dico mettendomi le mani nei capelli "Dai ti prego saró prudente giuro" "Togliti quell'espressione da cucciolo abbandonato, non so se ti ricordi l'ultima volta che sono venuta in macchina con te" la canzono "É stato solo un incidente" si giustifica "Stavi per investire una signora anziana che attraversava la strada sulle strisce pedonali" le ricordo "Si ma solo perché non avevo visto il semaforo rosso" "Ti devo ricordare perché non hai fatto caso al semaforo?" chiedo "Nah, lo ricordo bene" dice con occhi sognanti.

La verità é che Becky stava per investire la signora solo perché era troppo distratta a guardare un ragazzo sul marciapiede, per carità, era un bellissimo ragazzo ma non un giusto motivo per non guardare piú la strada.

"Ehy ma che fai?!" urla la mia amica quando si accorge che le ho rubato le chiavi "Guido io, sei troppo distratta ora per evitare un possibile incidente" la beffo "Che cretina che sei" dice ridendo.
Saliamo nell'auto, inserisco la chiave ne quadrante e metto in moto, pronta per affrontare una nuova giornata.

"Però era bellissimo, aveva un fisico!" dice la mia amica improvvisamente, rompendo il silenzio che c'era fino a poco fa.

La guardo interrogativa "Il ragazzo del marciapiede" spiega.

"Tu sei pazza!" ammetto alzando gli occhi al cielo, "Perché? Dai non puoi dire che era brutto!" "Non sto dicendo che era brutto, sto solo dicendo che sta diventando un ossessione!" "Forse sono ossessionata da un bel pò di cose" boffonchia grattandosi la nuca "Tipo il letto a casa mia" le ricordo "Oh, adoro quel letto" dice e scoppiamo a ridere entrambe.

Arrivate davanti la Central Saint Martins, parcheggio e scendo seguita da Becky.

"Se chiedo al professor Green di cambiare il modello, me lo fa cambiare secondo te?" chiedo alla mia amica "Non lo so Amy, prova a chiedere intanto" "Allora dopo chiedo" confermo.

Entriamo in classe e notiamo che é completamente vuota.

"Avevamo lezione oggi vero?" chiede la mia amica "Ovvio, proviamo a vedere se sono in laboratorio" propongo.

Saliamo le scale ed arriviamo al primo piando, guardiamo in tutti i laboratori fino a quando non troviamo la nostra classe.

"Scusate il ritardo" mi scuso "Che non ricapiti piú" puntualizza il pofessor. Green

"Credo che non ti farà cambiare un bel niente ora" mi sussurra Becky "Perché?" chiedo.

Con un cenno di capo mi indica un punto in particolare della classe, mi volto verso quel punto e noto che c'é Manuel.

Mi siedo accanto a lui anche se non voglio per niente averlo accanto.

"Hai perso l'uso della parola" mi sussura "No, semplicemente non ho voglia di parlare con un idiota come te!" sbotto continuando a tenere la testa rivolta al professore.

"Grazie per il complimento eh" dice "Di nulla se vuoi posso fartene altri!" dico mostrandogli un sorriso di sfida "Risparmiateli per oggi" dice "Per oggi sei salvo mr.arroganza" "Ah, già, avevo dimenticato di essere mr.arroganza" sogghigna "Per questo te l'ho ricordato" "Oggi sei piú acida del solito sai" "Detto da te é un complimento" dico continuando ad essere acida.

"Signorina Richards, se non vuole seguire la lezione esca fuori insieme al suo compagno" mi sgrida il professore.

"No,professore ci scusi, non parleremo piú" mi giustifico e rivolgo un ultima occhiata torva a Manuel.

Continuiamo il resto della lezione in completo silenzio anche se ogni tanto Manuel ha tentato di provocarmi, iniziando a scrivere su un foglio cose tipo 'Acidella', 'A colazione mangi yougurt scaduti?', 'La tua amica deve avere una pazienza infinita per sopportarti' ma fortunatamente sono riuscita a trattenermi dal picchiarlo.

Finita quest'ora abbiamo dovuto affrontare storia dell'arte, con le continue lamentele di Becky, e anche l'ora di disegno tridimensionale, che amo particolarmente.

Finiti i corsi e ritorniamo a casa.

"Vedi che non é successo nulla?" dice la mia mica, dopo aver guidato lei l'auto fino a casa "Okok, scusami se non mi sono fidata" "Perdonata, ma di chi é quell'auto?" chiede vedendo un auto ferma nel vialetto di casa.

"Oddio no!" sbuffo riconoscendo l'auto.

Spazio autrice:

Finalmente sono riuscita ad aggiornare yeee💪✌ hahahahah, ok basta la smetto.

Secondo voi di chi é l'auto che c'é nel vialetto di casa di Amy?

Spero che il capitolo vi piaccia ;)
        Baci❤ -Less :-*

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