"Accomodati" dico spostandomi dalla porta per farlo entrare.
"Vuoi qualcosa da bere?" chiedo notando un pò di nervosismo in lui "Ehm, si un bicchiere d'acqua grazie" dice.
Entro in cucina, apro la prima anta del mobile in alto e perdo un bicchiere, verso dell'acqua in quest'ultimo e lo porto a Manuel.
"Allora di cosa devi parlarmi?" domando curiosa, mettendomi seduta sul divano accanto a lui.
"Di come ti ho trattata l'altra sera" confessa poggiando il bicchiere,ormai vuoto, sul tavolino che si trova davanti al divano "Ah" rispondo un pò stupita.
"Amy io non voglio avere un brutto rapporto con te, non solo perche siamo vicini di casa, ma anche perché per ora lavoriamo insieme e per farlo c'é bisogno di andare d'accordo. Scusami ancora per il bacio é stato un errore, non doveva succedere, mi dispiace" si giustifica "Tranquillo ormai é successo non possiamo farci nulla, l'unica cosa che possiamo fare ora é metterci una pietra sopra e cominciare tutto da zero" propongo.
"Già,allora pace?" dice porgendomi la mano "Pace" confermo stringendo la sua mano con la mia.
Sono felice di aver fatto "pace" con lui, perché se c'é una cosa che davvero non sopporto, é stare in contatto con persone con cui non ho un buon rapporto, ad esempio con i miei genitori, meno li vedo meglio sto.
"A cosa pensi?" chiede di punto in bianco distraendomi dai miei pensieri "A nulla di importante" rispondo vaga.
"L'uomo misterioso dei messaggi anonimi non si é fatto piú vivo?"chiede "No, é un bel pò che non rompe piú" ammetto.
Ora che ci penso é da davero tanto che non si fa vivo e la cosa mi rallegra molto.
"Allora il mio consiglio di non dargli retta ha funzionato!" si vanta "Si, direi anche con successo" ammetto sorridendo.
"Wow ma allora sai anche sorridere! Credevo che la tua unica espressione facciale fosse quella incavolata" boffonchia ridendo.
Lo guardo torvo e gli lancio addosso il cuscino che si trova accanto a me.
"Ehy!" risponde dopo aver preso il cuscino in piena faccia "Cosa vuoi? Sei tu che hai cominciato" dico ovvia "Era un complimento il mio!" si giustifica rilanciandomi il cuscino "Ah beh, allora se ad ogni ragazza fai questi complimenti sei davvero messo male!" lo predo in giro "Nah, le ragazze che frequento io sono ben diverse da te e accettano questo tipo di complimenti" "Se accettano questi complimenti significa che frequenti ragazze davvero stupide!" affermo.
"Saranno anche stupide, ma sanno il fatto loro" dice ammiccando.
Resto sorpresa da questa sua affermazione e probabilmente lo nota anche lui infatti mi chiede "Perche mi guardi cosí? Non ho detto nulla di male" "Cosí come?" domando "Non lo so, in un modo strano, come se fossi scioccata da ciò che ho appena detto"
"No, non sono scioccata, sono solo un pò sorpresa, posso farti una domanda? Però giura che non ti incavoli!" dico"Ok spara"
"Hai mai avuto una storia 'seria'?" oso chiedere un pò intimorita "Si" sbuffa "Come mai é finita?" domando ancora.
Alza gli occhi al cielo "Ma non era solo una la domanda?" si lamenta "Giusto, scusa se sono stata troppo invadente" mi giustifico.
Caspita com'é suscettibile, per una domanda in piú che gli ho fatto!
"Non ha funzionato perché io non sono fatto per avere storie stabili!" risponde dopo secondi di silenzio "Ohw, capisco" dico perplessa.
'Non sono fatto per avere storie stabili'
Questa frase rimbomba nella mia testa per un tempo che sembra infinito."Sei tu?" chiede indicando una mia foto da bambina, appesa alla parete "Si, avevo esattamente cinque anni" dico sorridendo.
"Eri davvero felice in quella foto, avevi un sorriso particolare" "Già" affermo malinconica ripensando a quel bellissimo momento dove mio padre riusciva a rendermi ancora felice.
Quel giorno mi aveva portato al mare e solo lui sa quanto io possa adorare il mare, l'odore inebriante della salsedine, il rumore che fanno le onde quando sbattono contro gli scogli e i raggi del sole che brillano nel mare, uno spettacolo unico che ho amato e che amerò sempre.
Sento una piccola lacrima scendere lentamente sulla gota, cosí mi affretto ad asciugarla.
"Scusami, non volevo farti piangere" si scusa Manuel mettendomi le mani a forma di coppa sotto il viso.
"Tranquillo, non é successo nulla era solo una lacrima insignificate" mi giustifico facendo un piccolo sorriso "Non so a cosa sia legata quella foto, però so bene che per te quella non era una lacrima insignificante"
"Si invece, mi sono promessa di non piangere piú per loro e invece ci ricasco sempre" "Loro chi?" chiede curioso "Non mi va ora di parlarne, scusami" "Nono, non ti preoccupare, sono stato uno stupido a farti questa domanda" sospira
"Mi fai una promessa?" continua, faccio segno di si con il capo "Non smettere mai di sorridere, ti prego! Amy hai il sorriso piú bello che abbia mai visto"
Le sue parole mi hanno spiazzata completamente, penso di essere piú rossa di un pomodoro ora.
"Te lo prometto" sussuro sorridente.
Si avvicina a me lentamete e mi da un veloce bacio a stampo.
Si alza dal divano, dove siamo stati per piú di tre ore insieme e va via sorridendo.
Lasciandomi sola e piena di domande a cui non riuscirò a rispodere mai.
Spazio autrice:
Salveeee, non so voi ma a me questo capitolo non convice piú di tanto bho.....
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"Un vuoto incolmabile" di CeciliaBruni
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Il Mio Nuovo Vicino Di Casa
RomanceAmy, é sempre stata costretta a rispettare le scelte dei suoi genitori anche controvoglia, per questo sta per andare a vivere da sola in una nuova casa. "Te ne pentirai quando ti accorgerai che cucire due stracci non ti daranno gli stessi soldi e l...