A few drinks too

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"Come mai questa chiamata?" chiedo alla signora "C'é qualcuno che ti cerca" dice indicandomi un punto con il capo, mi volto in quella direzione e vi trovo due agenti della polizia.

"É sicura che cercano me?" chiedo "Si, lei é l'unica Amy Richards in questo istituto" dice ovvia. Annuisco con il capo e vado in contro alle due guardie.

"Salve" saluto un pò titubante "Salve, lei é la signorina Amy Richards?" mi chiede uno dei due agenti.

Ha una faccia seria, che quasi mi terrorizzo solo a guardarlo.

"Si, sono io. É successo qualcosa?" domando con la speranza che non sia successo qualcosa di grave.

"Nulla di drammatico. Siamo solo stati chimati da un pub, perché c'era un ragazzo ubriaco che continuava a ripetere il suo nome" mi avverte "Che ragazzo scusi?" "É giú con un altro agente, ci segua".

Seguo i due poliziotti fino ad arrivare davanti la loro auto.

Già da lontano riesco a riconoscere il 'ragazzo ubriaco che chiedeva di me' .

"Eccolo qui" dice l'altro poliziotto cercando di far alzare Manuel dal sediolino posteriore dell'auto.

Dovo vari tentativi riesce a farlo alzare.

"Signorina, per questa volta non prenderemo provvedimenti, ma che non ricapiti piú. Anche perché non credo che a suo padre faccia piacere sapere che esce con certa gente" dice l'uomo in dicisa marcando la parola certa gente.

Io non capisco! Non lo capisco proprio, forse é perché sono stupida io, ma non riesco proprio a capire perché etichettano tutti.

Solo perché mio padre é famoso in tutto il regno unito non significa che io debba frequentare la stessa gente che frequenta lui, e poi in Manuel non ci trovo nulla di male.

Si forse oggi ha un pò esagerato con l'alcol, é lunatico, arrigonte e stronzo, ma a me va bene cosí com'é , anche se non diventerà un medico, un avvocato o un uomo d'affari.

Smetto di dare voce ai miei pensieri e mi affretto ad occuparmi del mio vicino.

Nonostante Manuel sia piú alto di me cerco in qualche modo di farlo aggrappare a me, dato che da solo non riesce neanche a reggersi in piedi.

Camminiamo fino ad arrivare nel parcheggio, apro la portiera dell'auto con fatica faccio sedere Manuel.

Chiudo la poriera e faccio il giro dall'altro lato per per poi entrare anche io e guidare verso casa.

Dopo quasi venti minuti arrivo nel nostro quartiere, parcheggio l'auto e aiuto a scendere 'Mr. arroganza'

"Dove hai le chiavi di casa?" chiedo ricevendo come risposta una risata.

Oh bene ora comincia anche a ridermi in faccia,perfetto, cosa chiedere di meglio?

Metto la mano nella sua tasca dei jeans e fortunatamente le trovo. Apro la serratura ed entro con lui.

"Manuel ti prego devi assolutamente fare una doccia, puzzi di alcol in un modo assurdo"

"No dai, ho solo bevuto qualche bichierino" dice con la voce impastata dall' alcol.

"Da come puzzi non credo sia solo qualche bicchierino" lo canzono

"Shhh, stai zitta ho mal di testa" si lamenta.

Stufa delle sue lamentele lo prendo per mano e lo accompagno in bagno apro l'acqua fredda nella doccia e vi butto Manuel senza neanche svestirlo.

Esco dal bagno e lo aspetto nel salotto.

Dopo circa un ora Manuel riesce ad uscire dal bagno.

"Amy" mi chiama, salgo al piano di sopra dove lo trovo con addosso un pigiama messo al contrario "Dimmi" rispondo.

"Aiutami a cambiarmi, vedo doppio" dice ridedendo. Lo aiuto a vestirsi.

Faccio per andarmene ma mi trattine per un braccio, mi volto verso di lui e con occhi chiusi mi dice "Resta qui Lily".

Il Mio Nuovo Vicino Di Casa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora