A terrible idea

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"Mhh pronto?!" dico con la voce impastata dal sonno "Amy ti prego devi aiutarmi, ho combinato un casino!" urla la mia amica dall'altro capo del telefono "Becky sono le otto di mattina ed é domenica, cosa avrai mai combinato?" "Ho invitato Jake a pranzo" "Sono felice per te, ora posso tornare a dormire?" mi lamento "No, devi aiutarmi a fare la spesa, a cucinare e a sistemare casa" mi informa "Sistemare casa?" chiedo perplessa "Ehm, ho dimenticato di comunicarti la cosa piú importante, il pranzo lo farò a casa tua" "Ok, dammi il tempo per fare una doccia e di vestirmi e poi ti aiuto" sbuffo

Mi alzo a malincuore dal letto e quasi strisciando arrivo in bagno.

Mi lavo velocemente ed asciugo i capelli.

Torno in camera, metto l'intimo, indosso la mia adorata tuta grigia, una maglietta a maniche corte con sopra un maglioncino e metto un paio di sneackers.

Mi avvicino allo specchio e mi trucco leggermente, visto che la mia faccia somiglia a quella di uno zombie.

Dato che questa mattina fà abbastanza freddo metto anche una giacca di pelle nera e scendo in salotto.

Prendo il cellulare e trovo due messaggi. Uno della mia amica dove mi avverte di essere arrivata, l'altro, qullo che mi stupisce particolarmente, da parte di Manuel

"Buongiorno bellezza, ricodati di sorridere"

Non posso fare a meno di sorridere dopo aver letto ciò che ha scritto, gli mando un messaggio di risposta dove ricambio il buongiorno ed esco di casa.

"Buongiorno" saluto felice la mia amica "Buongiorno, scusa ma tu fino a qualche minuto fa non stavi morendo di sonno?" chiede vedendo la mia troppa allegria "Si lo ero, ma mi é passato, allora che vuoi preparagli?" "Non ne ho idea, per questo devi aiutarmi tu" "Mh, ora ci penso un pò su"

Arriviamo al supermercato, prendiamo un carrello e iniziamo a riempirlo di cibo.

Appena siamo soddisfatte di ciò che abbiamo preso, ci dirigiamo alla cassa e paghiamo il tutto.

Portiamo i sacchetti pieni fino all'orlo in macchina e saliamo a bordo anche noi dirette verso casa.

Arrivate a casa ci armiamo di ciotole, cucchiai e altri oggetti che per la mia amica sono sconosciuti, e ci mettiamo all'opera, o meglio io mi metto all'opera dato che Becky dice di essere troppo in ansia per riuscire a fare bene qualcosa.

Alla fine abbiamo optato per le lasagne, il roast beef e una semplice torta al cioccolato.

Finito di preparare tutto per il pranzo comincio ad apparecchiare, essendo figlia di due genitori che fanno cene importanti un giorno si e l'altro pure, sono informatissima su come disporre bene le posate.

"Direi che cosí va bene. Tu che dici?" chiedo alla mia amica "Bellissima, grazie! Grazie! Grazie" dice saltandomi addosso.

Il tintinnio del campanello del forno ci avverte che é ora di sfornare la torta. Cosí la tolgo dal forno e la poggio sul piano per farla raffreddare.

"Magari dopo ne porti un pezzo anche Manuel" dice ammiccando Becky "Perché dovrei portargli un pezzo di torta?" chiedo "Cosí giusto per vedere la sua reazione" mi spiega "Mi sembra una stupida idea" "Hey, mi offendi cosí" dice fingendo di essere davvero offesa "Ma al posto di pensare a me e Manuel perché non vai a prepararti visto che Jake sarà qui tra un ora?" "Oddio tra un ora!" urla correndo verso camera sua.

Poiché lascerò casa mia a Becky e Jake dovrò andare a pranzo in un ristorante, cosa che odio particolarmente, non sopporto l'idea di aspettare li magari anche mezz'ora prima di essere servita, é davvero scocciante.

"Come sto?" chiede la mia amica comparendo nel salotto con indosso un vestito corto fino alle ginocchia color corallo.

"Benissimo" le rispondo sorridendo.

"Allora ci hai ripensato?" mi domanda Becky "A cosa?" chiedo perplessa "La torta" mi ricorda "Farò una brutta figura lo so" "Ma quale figura, dai che magari vi scappa un altro bacio" mi prende in giro "Va bene gli porterò la torta ma sappi che se farò la figura della stupida sarà solo colpa tua" la avverto.

Taglio un pezzo di torta e lo avvolgo in un pò di carta stagnola.

"Buona fortuna!" mi augura Becky "Anche a te!" ricambio prima di uscire da casa mia, diretta a qella di fronte.

Suono il campanello e sorridente aspetto 'Mr.arroganza'.

Il mio sorriso scompare non appena vedo la persona che mi ha aperto la porta.

Una ragazza bellissima, alta, bionda e con le forme al posto giusto, l'esatto opposto di me insomma.

"Cercavi qualcuno?" mi chiede gentilmente "Ehm, si cercavo Manuel, sono la sua vicina" dico indicando casa mia "Oh capisco, magari gli dico che sei passata, ora é in doccia" mi spiega "No tranquilla non dirgli nulla e scusa per il disturbo" "Nessun disturbo" dice e chiude la porta.

Sento la mia rabbia crescere a mille, solo l'idea di ciò che avrà fatto con quella ragazza mi fa venire i nervi.

Sono talmente immersa nei miei pensieri che non mi sono neanche resa conto di essere arrivata in un parco, entro e mi siedo sulla prima panchina di legno libera che c'é.

"Una ragazza bella come te non dorebbe starsene sola su una panchina di un parco quasi completamente deserto" dice qualcuno che si é appena seduto accanto a me "E perché non potrei starmene qui, sentiamo?" dico alzando la testa per guardare meglio il ragazzo
"Potresti trovare un maniaco o peggio un serial killer" dice sorridente, facendo creare delle piccole fossette.

Non é male, é abbastanza alto, ha gli occhi castani, delle labbra sottili e un pò di barba, che gli sta molto bene.

"Magari anche gli alieni!" scherzo "Anche!"

"Amy" dico porgendogli la mano "Tyler" ricambia stringendomi la mano.

Spazio autrice :

Ehy, dopo tanto ho aggiornato yepp.
Comunque vi faccio un piccolo spoiler...il prossimo capitolo sara sul "punto di vista" di Manuel.

Baci Lєss❤

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