P.o.v Manuel
"Vestiti e va via!" dico alla ragazza bionda di cui non ricordo il nome, che ora é nel mio letto, lanciandole i vestiti che erano sparsi per terra.
"Ma ti ho fatto qualcosa di male?" chide guardandomi interrogativa per la mia affermazione "Senti io ora vado a farmi una doccia, quando torno non voglio trovare nessuna traccia di te. Ok?" chiedo ormai al limite della pazienza, annuisce timidamente e comincia a vestirsi.
Entro in bagno, apro l'acqua e senza aspetare che diventi calda mi infilo sotto il getto.
Esco dalla doccia e mi avvolgo un asciugamano intorno alla vita. Pettino un pò i miei capelli all'indieto ed esco dal bagno, diretto nella mia camera.
Appena metto piede fuori dal bagno, sento una voce familiare che proviene dal piano di sotto.
Mi precipito giú di corsa ma purtoppo la ragazza dalla voce angelica é già andata via.
"Chi era?" chiedo alla bionda "Ha detto di essere la tua vicina" "Non ti ha detto perché é venuta qui?" chiedo curioso "No, veramente ha detto che non dovevo dirti che era passata" "Ok, perché non sei andata via?" sputo acido "Scusa ora vado, se avrai ancora bisogno di me non esitare a chiamarmi" dice con un sorriso provocante, cerco di mantenere calmi gli ormoni limitandomi ad aprirle la porta per farla uscire.
Il bello di fare il cameriere come secondo lavoro é che si rimorchia tantissimo.
Da quattro anni a questa parte, mi diverto ad illudere qualsiasi ragazza incontri nella mia vita, perché lo faccio? Perché sono uno stronzo ovviamente.
Mi rende fiero di me stesso vederle soffrire nello stesso modo in cui ho sofferto io, come una sorta di riscatto.
Anche se da quando mi sono trasferito qui a Londra, sento che qualcosa in me sta cambiando, dalla prima volta in cui mi sono scontrato con lei.
Lei é cosí diversa dalle altre, é l'unica che é riuscita a tenermi testa per la prima volta, l'unica che risponde alle mie provocazioni, l'unica che forse dopo tanto tempo é riuscita a farmi provare qualcosa, qualcosa che ancora non riesco a spiegarmi, un sentimento che non ho mai provato con nessun'altra.
Vorrei starle accanto, conoscerla meglio, ma ho sempre paura di farla soffrire e cosí mi decido di lasciarla in pace; peró piú le vorrei stare lontano e piú mi ritrovo a starle accanto.
Mi sento cosí stupido ora perché vorrei chiederle scusa ma non so come, dato che io non chiedo mai scusa a nessuno; cosí mi limito a mandarle un messaggio con scritto un pezzo della mia canzone preferita:
Idfc di Blackbear
Cause I have hella feelings for you
I act like I don't fucking care
Cause I'm so fucking scared
I'm only a fool for you
And maybe you're too good formePerché io ho dei dannati sentimenti per te
Mi comporto come se non me ne fregasse un cazzo
Perché sono cosí fottutamente spaventato
Sono un folle per te
E forse tu sei troppo buona con mePoche parole ma che per me significano molto.
Mentre aspetto con ansia una sua risposta mi vesto dato che sono ancora in asciugamano.
Il tempo passa ma di lei ancora nessuna notizia cosí mi faccio coraggio e mi dirigo a casa sua, suono un paio di volte il campanello prima di essere accolto dalla squillante voce della sua amica
"Ciao, ti serve qualcosa?" mi chiede "Cercavo Amy" "Non é in casa, ma perché é successo qualcosa?" "Nono dovevo dirle una cosa" dico vago "A dire la verità sono due ore che non la vedo, ma non é passata per casa tua?" "Si ma..lascia stare, quando torna le puoi dire che la sto cercando?" "Puoi dirglielo tu" dice indicando un punto con il capo.
Mi giro e vedo Amy con un ragazzo, le lancio un occhiataccia e vado via.
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Il Mio Nuovo Vicino Di Casa
RomanceAmy, é sempre stata costretta a rispettare le scelte dei suoi genitori anche controvoglia, per questo sta per andare a vivere da sola in una nuova casa. "Te ne pentirai quando ti accorgerai che cucire due stracci non ti daranno gli stessi soldi e l...