Complaint

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Il mio dolce riposo notturno viene interrotto dal trillo del mio cellulare.

Lo prendo e, con gli occhi ancora offuscati dal sonno noto un messaggio, lo apro e con sorpesa scopro che il mittente é 'l'umo sconosciuto'.

'Stai attenta, non tutte le persone che fanno parte della tua vita sono sincere, c'é qualcuno che ti sta nascondendo qualcosa, una cosa che scoprirai a breve e non ti farà affatto piacere' .

Non si é fatto sentire per parecchio tempo ed ora ritorna con questo messaggio che mi spaventa a morte.

'Non spaventarti, non ti farò del male, per adesso. Stai tranquilla, ma non troppo.' 

Ecco un altro messaggio. Ora la paura é raddoppiata.

Faccio un respiro profondo e decido di chiamare il mio ragazzo.

'Manuel, mi accompagni dalla polizia?' dico tutt'ad un fiato 'Certo, ma cos'é successo?' domanda preoccupato dall'altro capo del telefono 'Ti spiego tutto tra un pò' 'Ok'.

Stacco la telefonata e mi vesto.

Indosso una semplice pantalone di tuta grigia, una felpa nera ed un paio di converse.

Metto il giubotto ed esco di casa dove trovo il mio ragazzo che mi aspetta.

"Perché dobbiamo andare alla polizia?" domanda spaventato, non gli rispondo ma mi limito a dargli il mio cellulare con i messaggi arrivati poco fa.

"Oddio, Amy ma in questi giorni te ne sono arrivati altri?" "No, era parecchio che non mi contattava".

Detto ciò saliamo a bordo della sua auto e ci dirigiamo dalla polizia.

Arrivati a destinazione entriamo nell' enorme edificio.

"Salve, vorrei sporgere denuncia" dico ad un agente "Venga con me" dice questo portandomi in una stanza "Allora cosa deve denunciare?".

"É da un pò di tempo che ricevo messaggi e minacce da un numero" dico porgendogli il cellulare con tutti i messaggi.

"Prima di sporgere denuncia però dobbiamo scoprire a chi appartiene questo numero, ora ci metteremo a lavoro e appena avremo notizie la informeremo" mi avverte l'agente.

Finalmente mi sento sollevata, non vedo l'ora di scoprire chi é la persona che mi infastidisce. Ringrazio l'agente e raggiungo il mio ragazzo che é dovuto rimanere fuori dalla stanza.

"Allora?" chiede curioso "Nulla devono prima acoprire di chi é il numero" "Benissimo, cosa ti va di fare ora?" domanda "Andiamo al centro commerciale" annuncio battendo le mani come una bambina in un negozio di giocattoli.

Usciamo dall'edificio e vi trovo una persono a me molto familiare.

"Papà?!" dico sorpresa "Ehy, ciao Amy" mi saluta lui "Come mai da queste parti?" "Oh..emh nulla, lunga storia" dice distratto "Tu invece?" continua poi "Lunga stora anche la mia, ah papà lui é Manuel, il mio ragazzo".

"Piacere, Amy ti va se oggi pomeriggio passo a casa tua cosí parliamo un pò?"  domanda mio padre dopo aver stretto la mano del mio ragazzo.

"Certo, ti aspetto a casa" salutiamo mio padre e ci dirigiamo al centro commerciale.

******
"Bello quel vestito" dico indicando un vestito cortissimo nero con lo scollo a cuore "Ma dai é orribile" Ma che dici é stupendo!" lo ammonisco "Non uscirai mai con un vestito cosí corto!"  "Ma perché?!" "Perché no, saresti troppo svestita" "Gelosone" lo beffo.

"Ancora con questo nomignolo, e poi non sono geloso" "Si certo credici" "Pff" boffonchia.

Dopo avermi regalato un orsetto di peluche bianco con un cuore tra le zampette Manuel mi ha riaccompagnato a casa.

"Vuoi entrare?" gli chiedo "No, ho un impegno" mi avverte. Gli schicco un bacio sulle labbra ed entro in casa mia.

Mi preparo un bel piatto di pasta al pomodoro che poi mangio veloce.

Lavo le stoviglie e mi stendo sul divano a guardare uno stupido programma sulla cucina.

Come già annunciato mio padre é venuto a trovarmi nel pomeriggio.

"Accomodati" dico a mio padre.

"Ti va un caffé" domando gentilmente "No grazie, Amy la cosa di cui ti voglio parlare é molto seria" mi avverte mettendomi paura.

"Ohm..ok ti ascolto" "Stai lontana dalla mamma, sta tramando qualcosa, non so esattamente cosa ma lo scoprirò, tu stalle lontana" mi avverte con tono serio.

"Certo, Luke mi ha detto che state divorziando e che sei andato via di casa" "Si, sono andato a vivere in una piccola casa e a breve mi seguirà anche Luke" "Bene".

"Non c'é il tuo ragazzo?" domanda "No aveba da fare" "Peccato, volevo conoscerlo meglio. Sai Amy, sono consapevole che ti ho trattata male per parecchio tempo, spero mi darai la poasibilità di recuperare tutto il tempo perso in quesi anni." "Certo" gli sorrido per poi abbracciarlo.

"Allora per cominciare questa sera sia tu che il tuo ragazzo siete invitati a cen a casa mia, ora scappo, ho una riunione importante" dice per poi andare via.

Il Mio Nuovo Vicino Di Casa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora