16-flashback

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ALESSANDRO

-Qual è la destinazione capo?- iniziò Arika ironica.

-Te l'ho ripetuto già quattro volte oggi, datti una svegliata- ribattei annoiato.

-Ti lamenti per natura o lo fai solo con me?- chiese nuovamente lei.

-Stiamo andando al monte Olimpo, è lì che risiedono gli eternal, ricordi? La loro capitale, Olairon, è situata in cima- aggiunse Aaron, l'angelo della nuova arrivata in squadra. Era più alto di me, sul metro e novanta, indossava una camicia bianca, una giacca nera elegante, con decorazioni in oro sul colletto, dei pantaloni neri in abbinamento al resto del completo, e alle scarpe del medesimo colore. Inoltre indossava una cravatta rossa. I capelli erano biondi, tirati verso un lato, e gli occhi celeste chiaro.

-Menomale che ci sei tu che mi aiuti- ringrazia l'angelo.

-Quanto siete chiassosi- ci richiamò tutti Christina.

-Sei arrabbiata?- ribatté l'iniziatrice del discorso.

-No, perché dovrei esserlo? Sono accompagnata da te che hai baciato il mio ragazzo e lui che ha ricambiato- zitti tutti quanti con queste poche parole.

-Bene, ricominciamo a fare amicizia dall'inizio- rise Rianna, appoggiata da Ray.

Ben presto arrivammo a destinazione. Ci accampammo ai piedi dell'altura, se così può definire una così maestosa opera, la cui artefice è la natura stessa. Presto si fece notte.

-Come dovremmo scalare la montagna?- iniziò Aaron indifferente.

-Non saliremo su quella cosa vero?- ci supplicò terrorizzata Arika, cercando lo sguardo comprensivo di qualcuno, tra i presenti, che la assecondasse.

-Un ostacolo così elevato da toccare i seimila metri in altezza e talmente ampio da raggiungere i sessanta chilometri di diametro, una sfida interessante non trovi?- sorrisi io come nulla fosse.

-Qual'è il tuo piano?- ribatté Arianna, estremamente calma e risoluta.

-Innanzitutto la scalata di per sé stessa non è un problema, poiché come spiriti abbiamo condizioni fisiche decisamente superiori al necessario. Non sarà difficoltoso neppure procurarsi l'ossigeno, infatti saranno proprio gli eternal a fornircelo- conclusi piuttosto sommariamente la spiegazione.

-Perché mai dovrebbero permetterci di respirare di loro spontanea volontà? E poi come sarà possibile?- mi domandò Christina, abbastanza tesa. C'era qualcosa che non quadrava, non era da lei agitarsi per cose del genere.

-Saremo sottoposti a tre prove, le quali permetteranno ad ognuno di noi di continuare su uno dei crinali della montagna, in particolare dove sarà collocato il portone di accesso per la sezione successiva. Le sfide ci verranno presentate sul momento e dovranno essere disputate per l'appunto nel luogo in questione. La prima avverrà all'altitudine di duemila metri, e sarà di logica. Non so in cosa consista, poiché si dice che nessuno se non una stretta elité di persone sia riuscita a superarla. La seconda la affronteremo a quattromila metri, e sarà la prova di nobiltà. Anche riguardo questa so ben poco, visto che viene raggiunta da ancor meno individui della precedente, e infine la terza prova sarà di forza. Non penso vi sia molto da aggiungere su quest'ultima, se non che l'avversario sarà una reliquia, la quale sfrutta la tecnologia degli eternal- conclusi cercando di essere il più esauriente possibile -Sono stato abbastanza chiaro?- aggiunsi poi, per verificare che tutti i presenti avessero compreso il discorso.

-Io non vengo comunque- si rifiutò Arika -non che abbia paura, ma non ho intenzione di affaticarmi tanto- sbuffò lei facendo finta di nulla.

Normalmente avrei preso la mia amica in giro, dandole della snob, ma stavo pensando ad altro.

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