ALESSANDRO
Quando mi risvegliai, dopo quel turbinio di luci, mi ritrovai nella foresta degli angeli, di fronte all'albero della vita. Era la prima volta che lo vedevo, finora avevo letto solo dei libri al riguardo, ma era veramente imponente, superano in dimensioni il più mastodontico dei giganti. Sotto la sua chioma si esibivano, in una coreografia studiata nei minimi dettagli, uno sciame degli insetti che incontrai la prima volta che giunsi a Zenit, che appresi chiamarsi sfavilli. Erano molto più simili a farfalle che a lucciole; insetto a cui le associai la prima volta. Le loro ali emavano un dolce e tenero bagliore; che si irradiava abbastanza da nascondere il loro corpo, e che si univa a quello degli altri. Quelle farfalle contenevano le anime dei neonati o dei bambini la cui vita non aveva ancora forgiato le persone che sarebbero diventate; chissà se angeli o demoni.
Mentre ammiravo, in tutto il suo splendore, l'ambiente che mi circondava, sentii dei passi alle mie spalle. Notai un'armatura blu e dorata venirmi incontro. L'angelo che la indossava era Ray, ma era diverso, era come ringiovanito.
-Non pensavo che le maschere per il viso fossero così efficaci- lo presi in giro, ma non ricevetti né una risposta né uno sguardo, così mi avvicinai per poggiare una mano sulla sua spalla, che tuttavia gli passò attraverso.
Sembrava che non potessi interagire con nessun essere vivente o oggetto. Potevo solamente limitarmi ad osservare il mondo che mi circondava.
-L'albero continua a giudicare la maggior parte di queste anime come demoniache?- abbassò lo sguardo Rianna, malinconica, quando un gracile insettino, che stentava nel riuscire a volare, le si posò su una mano. Non la vidi arrivare.
Improvvisamente si alzò un vento gelido, che sembrò gelarmi il sangue nelle vene; il cielo si inscurì come se fosse sopraggiunta la notte in un secondo.
-È ora del giudizio. Stiamo a vedere- Ray si sedette di fronte all'albero. Il tronco della pianta si squarciò, aprendosi come in un'enorme bocca, e incanalando al suo interno le raffiche di quel soffio impetuoso, portando con sé quell'oceano di stelle dorate in cui fui immerso qualche secondo prima.
Le acque si acquietarono. Un silenzio tombale si levò; poi, di nuovo, la tempesta. Centinaia, se non migliaia di proiettili scarlatti vennero sparati nel cielo da quel particolare giudice. La stessa volta celeste si tinse di rosso quella notte; sembrò quasi esserne rimasta macchiata.
Ancora una volta, l'albero aprì quelle che ormai ai miei occhi apparivano come le fauci di una bestia. Da quella spaccatura ne uscirono delle scie luminose, dorate, che anch'esse si diressero verso il firmamento.
-Da quando Aremial è scomparso il numero di demoni è drasticamente aumentato- osservò perplessa Rianna.
-Lo so, e come se non bastasse gli eternal si sono scissi da noi con l'arrivo di Byron- rifletté Ray, rimanendo estremamente pacato.
Un bagliore improvviso mi accecò. tutto scomparve.
Fui trasportato nella dimora di Khy.
-Anche questo è opera tua?- la interpellai.
-Dove mi trovo? E tu chi sei?- gridò impaurita una figura, che non distinsi, di fronte alla dea.
-Non ti piacerebbe diventare imperatore? Avere potere di vita o di morte su un'intera razza?- lei accennò una risata. Si stava palesemente contenendo.
-Davvero posso avere tutto questo?- balbettò speranzoso l'abbindolato.
-Certo, in cambio ti chiedo solo di rubare una cosa per me. Un libro. Si chiama Rashamdir. Accetti?- rise beffarda e compiaciuta.
![](https://img.wattpad.com/cover/55842401-288-k661430.jpg)
STAI LEGGENDO
Diventare leggenda...
FantasíaIl viaggio di un ragazzo, il quale verrà trascinato in un altro mondo, in un'altra realtà, del tutto nuovi, in cui dovrà trovare il proprio posto; che sia come imperatore degli angeli e generale del rispettivo esercito, da guidare contro i demoni, o...