ALESSANDRO
Di mattina presto, quando ancora il cielo era reso ambrato dai primi raggi del Sole, iniziammo, io, Christina e Mattia, la marcia verso la vetta del monte Olimpo. Vi era un silenzio tombale, nessuno parlava, forse per godersi quel bel venticello rinfrescante che solleticava il viso di tutti, o più banalmente nessuno aveva nulla da dire. Forse faccio pensieri fin troppo profondi a volte.
-Il primo cancello!- sentii urlare alle mie spalle. Ero stato talmente assorto nei pensieri da non essermi accorto prima dell'enorme portone rosso, decorato con due dragoni in stile cinese, o almeno è l'associazione più immediata che mi viene in mente come umano, avendo vissuto sulla terra. La cinta muraria che circondava la montagna seguiva gli stessi motivi, in aggiunta vi erano semplicemente dei contrafforti a dividere le diverse raffigurazioni. Infine ai lati dell'entrata vi erano due statue che ricordavano fin troppo dei leoni. C'era qualcosa di strano, troppi riferimenti al mio pianeta di origine.
Bastò poco per trovarci di fronte alle guardie. Erano in due. Avevano la testa di un uccello, con tanto di becco, e delle splendide piume argentee che li ricoprivano, le quali andavano a schiarirsi in corrispondenza delle ali, terminando con un candido e puro bianco. Indossavano delle armature, le quali, nonostante di metallo, estremamente lucente, apparivano molto leggere.
-Vi forniremo alcune informazioni per lo svolgimento corretto del gioco. Le regole sono semplici. Innanzitutto il contendente potrà essere scelto in qualsiasi momento, anche successivamente a l'enunciazione della sfida, inoltre verrà accetta una sola risposta da parte dell'individuo tra voi scelto. Spetterà a noi stabilire il completamento effettivo della prova- spiegò il soldato di destra.
Poi parlò l'altro -Se sono un furfante, allora due sommato a due fa cinque. La mia affermazione è vera o falsa? È questa la richiesta- terminò anch'esso con tono freddo e distaccato, senza neppure degnare il mio gruppo di uno sguardo.
-Accetto- feci subito un passo avanti per evitare che qualcun'altro dei presenti si proponesse al posto mio.
-Cosa? Ma non ne abbiamo neppure discusso, cosa hai intenzione di fare?-sbraitò subito Mattia con agitazione.
-Dovresti imparare a fidarti delle persone- ribattei senza mostrare la minima emozione e con calma assoluta, così mi sedetti a terra e iniziai la risoluzione dell'indovinello se così lo vogliamo chiamare.
-Se sei un furfante, e due più due fa cinque allora, di conseguenza, l'affermazione è veritiera, e lo è anche nel caso nessuna delle due proposizioni sia affermativa, invece nell'eventualità che una delle precedenti asserzioni non sia verificata allora l'intero enunciato sarà falso. È corretto?- terminai il mio discorso.
-Potete passare- intonarono in coro, e contemporaneamente, i due soldati. Nel frattempo la porta iniziò a muoversi lentamente, così si alzò un polverone particolarmente denso. Sembrava che il portale non fosse stato più aperto da diversi anni, senza tenere conto del rumore assordante derivante dalle pietre che venivano frantumate dalla struttura architettonica. Al termine dell'operazione comparse uno schermo azzurro, che appariva come uno sottile strato di gelatina.
-Continuate il viaggio aggiunsero infine le guardie.
La nostra marcia fu silenziosa come nel primo tratto, ma l'atmosfera era diversa, avevo l'impressione che i miei due accompagnatori volessero dirmi qualcosa, eppure non proferirono parola, così li invitai io a parlare.
-Dovete dirmi qualcosa?- iniziai il discorso.
-Che...- la voce di Christina fu subito sovrastata da quella più forte e profonda dell'altro presente.
-Che razza di risposta era quella?- chiese così, in modo piuttosto maleducato, lui.
-Era una tavola della verità molto semplice, era del tipo 'allora', quindi mi sono una fatto una piccola tabellina a terra per vedere quando la sua affermazione fosse vera o falsa- sorrisi compiaciuto e soddisfatto di me stesso.
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Diventare leggenda...
FantasyIl viaggio di un ragazzo, il quale verrà trascinato in un altro mondo, in un'altra realtà, del tutto nuovi, in cui dovrà trovare il proprio posto; che sia come imperatore degli angeli e generale del rispettivo esercito, da guidare contro i demoni, o...