•Capitolo 19•

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Sono le 18 e sono sdraiata con Ty nel divano a vedere Scooby-Doo, a quanto a pare lui ama questo cartone, e sono "lietamente" accompagnata dai suoi commenti riguardanti le azioni compiute dai personaggi. Sto morendo dalle risate e lui continua a dirmi di stare zitta sennò non capisce cosa accade.

Qualcuno suona al campanello, Ty sbuffa sonoramente e io rido ancora di più. Vado ad aprire ed è Jessica.

<<Ehi! Perché ridi?>>

<<Pe-perché hai i-interrotto la visione d-di Scooby-Doo a Ty, ed è piuttosto incazzato. Buona fortuna!>>

<<Mm, okay. Comunque, ora sono qui e quindi Ty deve andare da Kody a prepararsi.>>

<<Per cosa?>>

<<Sta sera si va in discoteca. Non accetto un no come risposta!>>, lo sa benissimo che non amo andare in discoteca.

Ty ci raggiunge e guarda Jess con sguardo omicida. 

<<Mi hai interrotto mentre vedevo Scooby- Doo.>>, le dice con tono piatto.

<<Ciao Ty. Ciao Jess, come stai? Bene grazie, e tu? Tutto bene anche io.>>, dice Jess simulando una conversazione. 

<<Mm.>>, fa Ty. Quando fa così sembra un bambino di 5 anni e mi fa ridere. 

<<Okay, okay. Ora basta. Ty devi andare da Kody a prepararti. Sta sera andiamo in discoteca.>>, intervengo io.

<<Ma io voglio vedermi Scooby-Doo!!>>, si lamenta come un bambino.

<<No. Ora vai da Kody, ti prepari e poi quando hai finito ti vedi Scooby-Doo.>>

<<Ma poi si finisce Scooby-Doo.>>

<<Allora non te lo vedi.>>

<<E se mi preparo qui mentre mi vedo Scooby-Doo?>>

<<No, non puoi qua ci siamo io e Jess."

<<Non so dove abita Kody, quindi non posso andarci. Devo stare qua!>>

<<Primo, dove "abitiamo", ti ricordo che vivi con lui.  Secondo, Starnight Street 129.>>

Gli do un bacio, prendo il suo giubbotto in pelle, glielo lancio e lo spingo fuori di casa. Sbuffando se ne va.

<<Okay, tu mi devi dire un po' di cose. Come, per esempio, da dove salta fuori quell'auto.>>, dice Jess prendendomi a braccetto e portandomi sul divano. 

<<Nick.>>

<<Okay, cosa ti ha chiesto? Quand'è la prossima missione?>>, dice diventando seria.

<<Che hai oggi con tutti questi "okay"?>>, cerco di sviare il discorso.

<<Non lo so, comunque non provare a cambiare discorso! Ora rispondi.>>

<<Va bene. Devo... devo infiltrarmi in una gang per poter arrestare il capo.>>

<<Mm, interessante. Quando inizi?>>

<<Ecco, vedi, a proposito di questo... questa volta, non ho due settimane di tempo per prepararmi, parto ehm...>>

<<Tra una settima? Dai, hai sempre abbastanza tempo per stare un po' con me.>>

<<No, ehm, neanche una settimana. Io... io parto do-dopodomani.>>

<<DOPODOMANI?>>, urla. 

Non riesco più a parlare quindi le annuisco solamente. 

<<Abbiamo solo domani e sta sera per stare assieme, e tu vorrai passare anche del tempo con Tyler...>>, adesso ha un tono basso e triste.
<<Lo so, e mi dispiace tantissimo. Ma Nick ha detto...>>
<<Nick ha detto, Nick ha detto! Sempre così va a finire! Tu non puoi rifiutare perché "Nick ha detto che solo io posso fare questa missione, perché sono la migliore e bla bla bla". Certo, così poi io resto a casa da sola per chissà quanto tempo, senza vederti e avere tue notizie, poi penso a cosa può accaderti e così mi viene l'ansia e sto male. Sei la mia migliore amica e io sono la tua, cazzo! Perché devi mettere l'organizzazione davanti a tutto? Perché qualche volta non posso avere io la priorità?>>, ora è arrabbiata, molto arrabbiata, direi di più incazzata. 

È spettacolare come riesce e a cambiare umore da un momento all'altro. 

<<Jess, mi dispiace. Ma devo partire, lo sai che non pos...>>

<<No, no, va bene. Parti, vai via. Me ne farò una ragione, lo accetterò. Come sempre d'altronde.>>, detto questo se ne va in camera sua lasciandomi in salotto in preda ai sensi di colpa.

Forse dovrei rifiutare questa volta, almeno Jess mi perdona e potrei anche stare con Ty senza nessun problema... ma come posso? Ho delle responsabilità nei confronti di Nick e dell'organizzazione. No, non posso rifiutare.

Vado in camera mia a cercare qualcosa da mettere sta sera, sempre se si va ancora in discoteca, e a prepararmi la borsa per la missione. Jess entra in camera senza bussare, con in mano un vestito verde acido di pizzo con un fiocco nero legato in vita. 

<<Vedo che stai preparando la borsa per partire. Comunque, tieni, ti avevo preso un vestito per sta sera. Perché io ci penso a te!>>

<<Jess, pure io penso a te.>>

<<Shh! Non trovare scuse, sono ancora arrabbiata con te!>>

<<Grazie per il vestito.>>

Esce e se ne va. Indosso l'abito che mi ha regalato e devo dire che mi sta davvero bene, mi arriva a metà coscia ed è attillato nel corpetto e morbido nei fianchi. Gli abbino un paio di tacchi neri, per il trucco metto un po' di eye-liner e un rossetto nero. Prendo una pochet e il telefono ed esco dalla stanza. Usciamo di casa e lei sale sull'auto di Kody, mente io vado verso la moto di Ty, salgo e sfreccia via.

Quei Maledetti Occhi Azzurri [in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora