•Capitolo 7•

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Tyler mi aiuta a scendere dalla moto, mi prende in braccio e mi porta fino in casa. Devo dire che non pensavo di prendere così bene la rottura con Edward, anzi mi sento quasi più felice di prima. Ho perso il mio ragazzo, però ho trovato un grande amico. Che mi riporta alla realtà.

<<Blue, allora, per i tuoi 19 anni che cosa vuoi fare?>>

Il sorriso che avevo sulle labbra svanisce di colpo, lasciando spazio ad un'espressione triste e arrabbiata.

<~Che succede? Ho detto qualcosa di male? Spiegami.>>, chiede rattristandosi pure lui.

Sono ancora in braccio a lui, quindi scendo e gli dico:

<<No, non è colpa tua. Non rattristarti.>>

<<Allora perché sei triste?>>

<<N-non mi va di parlarne.>>

Corro e mi chiudo in bagno.
Mi guardo allo specchio e rivedo quella ragazzina di 7 anni che si sente responsabile di ciò che è accaduto ai suoi genitori. Gli occhi mi si riempiono di lacrime. Voglio liberarmi dal senso di colpa che mi perseguita da anni, apro il getto d'acqua della doccia e mi siedo sotto questo, lasciando che l'acqua lavi via tutti i ricordi.

# # #

Dopo un'ora sono sotto l'acqua ghiacciata, ma mi sento ancora sporca.
Bussano per la decima volta alla porta, io resto in silenzio come le volte precedenti, aspettando che chiunque sia se ne vada.

Però, questa volta entra qualcuno, Jess. Mi sta venendo incontro, deve averla chiamata Tyler.

<<Mad, vieni alzati! Sei ghiacciata!>>

Non rispondo, continuo a fissare davanti a me con occhi assenti.

Dieci minuti dopo Jessica rinuncia a farmi alzare e torna in salotto da Tyler e Kody, presumo.

<<Non si vuole alzare, non parla, non fa niente! Cosa facciamo?>>, chiede disperata Jessica. <<Provo a chiamare Edward, forse lui riesce a farla ragionare.>>

<<Non mi sembra il caso.>>, risponde Tyler.

<<È perché no? È lui il suo ragazzo, mica tu!>>

<<Ecco appunto... si sono lasciati.>>

<<Come? Quando?>>

<<Sta mattina, ha scoperto che la tradiva con Sasha.>>

<<Bene, allora resterà lì in eterno.>>

<<Posso provare io.>>, propone Tyler.

<<Tu? Ne sei sicuro?>>

<<Si, io.>>

<<Non è una ragazza come le altre, sappilo...>>

<<Ecco, è per questo che mi piace! E voglio provare.>>

<<Va bene, vai allora.>>

Entra Tyler, chiude la porta del bagno e si siede accanto a me sotto l'acqua, inizia a parlare.

<<Ehi, piccola.>>

Ho sentito fin troppe volte quel 'ehi, piccola' detti da persone che mi hanno fatto solo soffrire, ma questo è diverso. C'è amore, vero amore.

<<Scusa, non dovevo insistere sul tuo compleanno. Dovevo capirlo che non volevi parlarne.>>, continua passandosi una mano nei capelli. Mi piace quando lo fa.

<<Il giorno del mio settimo compleanno mio padre è stato arrestato per aver violentato una ragazzina. Gli volevo molto bene, con me era sempre molto affettuoso. Da quel giorno mia madre ha iniziato a bere, dopo un mese si è ammalata gravemente e prima di morire mi ha addossato tutta le colpa. Sono andata ad abitare con Jessica e i suoi genitori. Dal quel giorno mi sento responsabile di ciò che è accaduto ai miei genitori.>>

Mi guarda stupito dalla confessione, non lo sa nessuno, a parte Jessica... e lui.

Mi abbraccia e io poggio la testa sul suo petto. Poco dopo mi bacia sui capelli a appoggia il capo sul mio.

Dopo una ventina di minuti, mi prende in braccio e mi porta in camera mia. Mi adagia sul letto e dice, avvolgendomi in una coperta:
<<Ora cambiati, e quando hai finito vieni a chiamarmi.>>

Mi bacia sulla fronte e se ne va.

Quei Maledetti Occhi Azzurri [in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora