Devo chiamare Nick al più presto, l'ultima volta non sono riuscita a dirgli che ero entrata nella gang e che ne faccio parte tutt'ora. Dovrei dirgli anche di T.J., ma non ne sono sicura... però, se glielo dico, forse, trova un modo per evitare di farlo arrestare. Boh, ci devo pensare.
Qualcuno interrompe i miei pensieri. <<Ehi Mal! Noi usciamo. Oggi T.J. ha un incontro, stiamo andando a vederlo. Tu che fai?>>, Cole.
<<Ehm, vengo con voi.>>
<<No, è rischioso. Ci potrebbero essere i Diablo e...>>
<<Cole, ne abbiamo già parlato. Quindi io vengo con voi, che ti piaccia o no!>>
<<Ma...>>
<<Niente ma. Ho detto. Che vengo. Con voi. Chiaro?>>
<<Va bene, allora andiamo.>>, usciamo di casa e saliamo tutti nel'auto di Cole.
Dopo un po' arriviamo davanti un locale chiamato "Under 21", già da fuori si sentono urla e puzza di alcool, non voglio immaginarmi come sia dentro...
Tanto non c'è ne bisogno, tra poco entri...
Vocinaa! Ben tornata! Perché non potevi stare per i cazzi tuoi ancora per un po'?
Antipatica, ora me ne vado!
Ecco, brava...
Il locale è stracolmo di persone, non c'è neanche lo spazio per muoversi, al centro della sala c'è umo spazio libero con al centro una sedia o uno sgabello - da questa distanza non lo vedo bene - . Un ragazzo, che avrà più o meno 20 anni, sale sulla sedia/sgabello e alza le mani per far zittire i presenti.
Nel frattempo noi riusciamo ad arrivare al limite tra la folla e lo spazio libero al centro della sala. Il ragazzo sulla sedia - ho appurato che è una sedia e non uno sgabello - mi guarda facendomi l'occhiolino, Cole mi stringe a se. <<Non ci provare Carlo, è mia.>>, dice al ragazzo sulla sedia, che a quanto pare si chiama Carlos.
<<Bella scelta, Steel.>>, risponde lui, poi con un microfono annuncia i nomi dei lottatori: T.J. è un certo Edward.
I ragazzi sono al centro dello spazio libero, che in realtà sarebbe una sottospecie di arena. Edward ha qualcosa di familiare... oh, no... no, no, no, no, no... ditemi che non è lui...
Gli occhi di Edward si incrociano con i miei, coperti dagli occhiali da sole, poi sussurra: <<Mad..>>, non deve riconoscermi, quindi mi giro facendo finta di non conoscerlo.
L'incontro inizia e la folla ri-esplode in urla di acclamazione e in fischi, urlo anche io: <<Vai T.J.! Fagli il culo!>>
L'incontro si finisce con la sconfitta di Edward e la vittoria di T.J.. Andiamo verso di lui per congratularci, io rimango più indietro ad osservare un altro gruppo di ragazzi che prendono il corpo privo di sensi di Edward, poi un tizio chiama Cole. <<Steel!>>, l'interessato si gira.
<<Richardson, che vuoi?>>
<<Ci dovete dare la nostra roba.>>, non capisco chi siano.
<<No, perché quella roba è nostra. Non dei Diablo.>>, okay, ora sono chi sono. Però, perché aiutano Edward?
<<Non è ver->>, ribatte il ragazzo, ma viene interrotto da me.
<<Lui fa parte dei Diablo?>>, dico indicando Edward.
<<Non interrompermi ragazzina!>>
STAI LEGGENDO
Quei Maledetti Occhi Azzurri [in fase di correzione]
Ficção AdolescenteLei: capelli e occhi di colore anormali. Lunghi capelli bianchi con ciocche azzurro chiarissimo e occhi blu quasi viola. Ha alle spalle un passato buio e di sensi di colpa. Si ritroverà a fare delle scelte difficili, che determineranno la strada del...