Do you trust me?||Cameron Dallas

#6

"Ehy tu la prossima volta cerca di parlarmi con un bel tono sennò vedi che ti succede"
Dopo aver detto questa frase il sangue mi ribolle nelle vene.
"Cosa mi succede? Vediamo?"
Dice alzandosi dal posto e buttando il suo zaino a terra. No, non adesso ti prego. Sono immobile, non so che fare.
"Te la stai cercando mister occhi azzurri?"
Dice avvicinandosi alla sua faccia. Mi alzo e cerco di mettermi in mezzo a loro due.
"Basta cazzo! Non qui, non adesso!"
Le persone ci guardano e le uniche voci che si sentono sono le nostre.
"Sempre in mezzo tu?"
Mi dice Cameron facendo qualche passo indietro.
"Si, sono sempre in mezzo. Ora andiamo, siamo arrivati"
Dico a Nash dandogli il suo zaino e prendendolo per un braccio fino a trascinarlo fuori.
"Ma cosa ti è saltato in mente Nash?!"
"Non riuscivo piú a sopportarlo."
"Ti poteva picchiare e chissà come sarebbe finita"
Non voglio neanche immaginare.
"Ti avrebbe steso" aggiungo.
"Credi che è più forte di me?"
Certo che lo penso, ne sono più che sicura.
"Si Nash, lo è"
"Perché lo credi? Se voglio lo posso anche uccidere"
"Finiscila"

Durante l'ora di inglese, la lezione viene come sempre interrotta dalla porta che si apre e per un momento pensavo che fosse di nuovo Cameron ma invece no. È il prof di chimica:
"Scusate se interrompo la lezione ma devo parlare un minuto con Jessy Bentley. Posso?"
Con me? Cosa ho fatto adesso?
"Certo" Risponde la prof di inglese mentre io mi alzo già diretta verso il prof. Sa di quello che è successo sull'autobus? Oppure Cameron Er dispetto gli ha detto che anche io ho partecipato allo scherzo?
Ci fermiamo nel corridoio e appena inizia a parlare ho paura di quello che sta per dire:
"Allora Jessy...entrambi sappiamo che tu sei molto brava in chimica...mi hai detto che avevi una B l'anno scorso e come primo voto hai preso il massimo dei voti.."
Dove vuole arrivare?
"Stavo pensando ad una cosa.....Cameron Dallas ha tutte insufficienze sulla pagella dell'anno scorso e le avrà anche quest'anno. Vogliamo farlo promosso così il prossimo anno va in quinta e poi c'è lo togliamo dai piedi. Tu saresti disposta ad aiutarlo nelle materie in cui sei brava?"
No, non posso credere che mi ha chiesto una cosa del genere. Così impossibile. Non posso dirgli di no.
"Non so se è una buona idea"
È l'unica cosa che riesco a dire.
"Lo so che è difficile parlare con lui e che è svogliato ma, si può provare. Per favore Jessy, tutti noi prof siamo stanchi dei suoi scherzetti"
Se gli racconto quello che è successo nell'autobus e il suo comportamento fuori da scuola credo che si rimangerebbe il favore che mi ha chiesto.
"Va bene"
Non potevo rifiutare.
So già che finirà male....malissimo.
"Oh grazie mille Jessy. Avrai un voto alto in pagella con me, te lo prometto. Oggi all'intervallo parlane con lui e poi vieni a dirmi cosa ne pensa. Mi trovi nell'aula di chimica"
Detto questo si allontana e mi lascia sola in corridoio con i miei pensieri. Perché ho accettato? Non potevo dire semplicemente di no?

La campana dell'intervallo suona è il mio incubo sta per iniziare.
Vado diretta verso il gruppetto da cui si alzano delle nuvole grigie di chissà che cosa. Il cuore batte talmente veloce che da un momento all'altro esce dal petto. Appena sono vicina a loro, il discorso che mi ero preparata prima è scomparso ed è rimasto il vuoto. Gli occhi di tutti sono puntati su di mee vorrei scomparire.
"D-dov'e Cameron?"
Tutti scoppiano a ridere:
"Cam la tua amichetta vuole parlarti"
Resta in silenzio e ho paura che da un momento all'altro inizi ad insultarmi.
"Che cosa vuoi?"
Mi dice secco mentre gli altri continuano a ridere.
"Devo parlarti...."
Mi sento così stupida.
"Perchè? Cosa cazzo vuoi?"
Cosa faccio? Cosa rispondo?
Come una bambina a cui non è stato comprato un giocattolo, giro le spalle e me ne vado.
"Sfigata" sento pronunciare da qualcuno. Quando sono abbastanza lontana, sento dei passi dietro di me:
"Jessy!"
È Cameron.
Mi fermo,anche se da come mi ha risposto dovrei solo dargli un bello schiaffo.
"Lascia stare è inutile parlare con te da quello che ho capito"
"Che devi dirmi?"
Dice calmo, così calmo che resto stupita.
"Il prof di chimica mi ha chiesto di darti ripetizioni."
"Cosa?!" Scoppia a ridere "non fa sul serio. Vero?"
"Si invece."
Ride scuotendo la testa:
"Non se ne parla nemmeno."
Torna indietro e mi sento come qualcuna che è stata appena scaricata da un ragazzo.