Do you trust me?||Cameron Dallas

#77

Capitolo 77: contro tutto

Spazio autrice:
Allora allora...Non sono molto brava a scrivere questo genere di capitoli,leggete e capirete di cosa sto parlando hahahaha. Siamo già a 12.8k e ogni giorno sale di più! Grazie❤ ricordatevi di votare e di commentare...
Buona lettura⭐

Inutile dire che per tutto il viaggio in macchina,verso casa,mio padre ha continuato a ripetermi di non vederlo più dopo questa notte.
Apro l'acqua della doccia e mi butto sotto il getto caldo. L'acqua scorre su tutto il mio corpo freddo,riscaldandomi. Realizzo ció che è successo questa sera e non mi sembra vero di essere ancora qui,quando Benjiamin é andato a sbattere contro quel muro,ho temuto il peggio. Chissá come sta lui. Non dovrei neanche chiedermelo. In un secondo mi sono passati tanti pensieri per la mente e il primo fa tutti è stato sempre Cameron. Ho pensato a tutto,qualsiasi cosa. Poi ho sentito un forte dolore alla testa e poi tutto nero.
Passo la spugna gialla,impregnata di sapone al cocco,dappertutto. Mi accorgo dei lividi violacei sulle gambe e sulle braccia. Infine mi lavo i capelli,con il solito shampo alla vaniglia,non è mai cambiato negli anni.
Resto ancora un po' sotto il getto caldo a pensare. Tutti i muscoli si rilassano e il vapore si sparge per tutto il bagno,appannando lo specchio e la finestre.

Sono le tre del mattino,continuo a girarmi nel letto,in cerca di una posizione comoda per dormire. Non riesco a prendere sonno. Forse per quel che è successo prima.
Tutto tace e la stanza è tutta buia,l'unica luce è quella della sveglia che segna l'orario e la luce fuori dalla finestra. Ad un tratto,un rumore mi fa balzare in aria. Sento un rumore provenire dalla finestra ma non ho il coraggio di alzarmi a andare a guardare. Mi convinco che è il vento e cerco di dormire. Il rumore continua,come se qualcuno stesse bussando contro il vetro.
Mi faccio coraggio e vado a vedere:
Cameron?
Apro la finestra cercando di non fare rumore.
"Cosa ci fai qui?" Dico bisbigliando.
"Avevo voglia di vederti ancora" dice mordendosi il labbro inferiore.
Lo lascio entrare,dicendogli di non fare rumore per non svegliare i miei. Richiudo la finestra e una volta dentro,mi prende delicatamente per i fianchi e mi appoggia al mio armadio,vicino al letto.
"Che fai?" Dico ridendo,quando appoggia le labbra sul mio collo,provocandomi un brivido. Lascia un serie di baci prima di rispondermi:
"Non parlare" risponde dolcemente. Mi spinge verso il letto e ci cadiamo sopra. Prende la maglietta verso la fine e inizia a tirarla su,mentre continua a baciarmi il collo e le clavicole. La alza sempre di più,fino a tirarla via. A quel punto, si stacca e mi guarda:
"È buono questo odore di vaniglia" sussurra e ricomincia a baciarmi. Cerca il gancetto del reggiseno e ci gioca,fino a slacciarlo e lanciarlo ai piedi del letto. Inizia a baciarmi ancora più sotto,fino a scendere verso la pancia. Si toglie la maglietta e la pancia sul pavimento. Sento le guancie avvampare e un fuoco si accende dentro me.
"Ho avuto paura di perderti questa notte. Ho provato a pensare se fosse andata così e ho realizzato che avrei avuto ancora tante cose da dirti"
Dice tra un bacio e l'altro e riesce a confortarmi e a strapparmi un sorriso. Improvvisamente,smetto di sentire freddo quando si toglie anche i jeans. Mi prende le mani e le intreccia alle sue,portandomele ai lati della mia testa. Mi sfila via anche i pantaloni larghi del piggiama e l'ansia si fa spazio in me. Anche se l'abbiamo giá fatto una volta,ho ancora un po' di paura. Non la chiamerei proprio paura,ma agitazione. Prende qualcosa dalla tasca dei suoi jeans e l'ansia continua a salire. Torna a baciarmi,più intensamente. Afferra l'elastico degli slip e in un attimo sfila via anche quelli. Adesso sono senza niente e l'unica cosa che ci separa sono i suoi boxer. Con coraggio glielo tiro via io.
"Aspetta un attimo.."
Si stacca da me e si gira dall'altra parte,aprendo la piccola bustina colorata. Ritorna a baciarmi il collo e subito dopo le labbra.
"Pronta?" Sussurra all'orecchio. Annuisco e gli metto le gambe intorno alla vita.