#66

3.9K 296 112
                                    

Capitolo 66: tutto a pezzi.

Spazio autrice:
Scusate tanto per l'assenza! Come già ho detto non sono stata molto bene moralmente e non me la sentivo di postare. Ma ora....ECCOMII. Vi chiedo scusa se ci sono alcuni errori e detto questo....buona lettura!❤

Resto ad ascoltare un altro pezzo della sua storia,a orecchie aperte,e con quest'altra versione,mi è sorto il dubbio che mi nasconda ancora dell'altro in un modo o nell'altro. Potrei anche passarci sopra,come faccio ogni giorno con i piccoli problemi quotidiani o quelli che sorgono tra di noi avvolte e non far cambiare niente. Restare indifferente dopo che mi ha detto questo. Ma se mi nasconde altro? Come posso sapere se non mi mente ancora? Aveva detto di avermi giá raccontato tutto,che mi aveva già detto tutta la verità e poi,scopro questo. Non so cosa pensare.
"ti prego dimmi qualcosa" mi supplica con lo sguardo di chi si pente,sedendosi davanti a me e stringendomi le mani fredde,diventate ormai rosse sulle dita. L'aria intorno a noi odora tanto di rabbia e tristezza. La rabbia di Cameron e la tristezza di entrambi. Ma se perdono sempre,le persone poi si abitueranno a raccontarmi bugie e poi a chiedermi scusa per averlo fatto.
"perchè me l'hai tenuto nascosto?" gli chiedo spostano lo sguardo da un'altra parte,per trattenere le lacrime e per non lasciarmi convincere dai suoi occhi supplichevoli.
"perchè avevo paura Jessy. Quando ti abitui a vedere andar via le persone dopo che hanno saputo la verità,hai paura. Hai tanta paura."
Non so a chi si stia riferendo perchè da quel che mi ha detto l'unica persona che sapeva la sua vita era Abbie. Colei che gli ha sconvolto l'adolescenza e ha alimentato la sua rabbia,come se non bastasse l'orribile passato che il destino gli aveva riservato. La sua seconda perdita dopo suo padre,l'essere che forse l'ha reso il ragazzo che è oggi. Il ragazzo potente,stronzo con chi vuole e dolce solo con pochi. Il ragazzo dalla doppia faccia. Il ragazzo che prenderebbe a pugni chiunque pur di vedere le persone che ama felici,anche se sono poche. Il ragazzo che si sforza di non piangere davanti alla disperazione e che guarda in faccia la realtà, prendendola a pugni. Il ragazzo di cui i miei occhi di sono innamorati follemente. Qualche mese fa questo suo comportamento lo avrei trovato ridicolo da parte di uno come lui. Uno che all'apparenza fa paura a chiunque sul marciapiede gli passi accanto. Uno che fa il grande con chi vuole lui e non pensa alle conseguenze. Un tipo che si gode la vita senza pensare alle conseguenze. E questa cosa io l'ho imparata da lui. A vivere ogni minuto come fosse l'ultimo e che non importa se ogni cosa che fai comporta a delle conseguenze. L'importante è quando la fai e se sei felice mentre la fai. Perché se sei felice in quel momento,hai vinto tutto e le conseguenze non importano.
"Non dovevi venire a saperlo cosí Jessy e vorrei spaccare la faccia a tuo padre perché racconta le cose solo come le vede lui!"
Si avvicina con rabbia alla lampada sul comodino,vicino al divano, e la scaraventa contro il muro. Lo stesso fa con una statuetta di ceramica bianca. Il cuore mi cade a terra quando vedo la ceramica in mille pezzi sul pavimento,realizzando che quella era la statuina che mi aveva regalato Annie prima di andarsene.
"Jessy...tutto okay?"
Quella statuetta così importante per me,finita in mille pezzi per una questione che si poteva risolvere. Viene verso di me,spaventato e mi prende una mano.
"Sai cosa hai appena rotto?"
Gli chiedo con le lacrime agli occhi. Incosciente di ció che ha fatto,guarda i cocci a terra e poi guarda ancora me. Si passa una mano tra i capelli e scuotendo la testa mi dice: "era tua...vero?"
Annuisco e gli stampo uno schiaffo sulla guancia destra.
Non mi aveva prestato attenzione quando l'avevo posata lì,il giorno in cui siamo arrivati qui.
"Ci vediamo Cameron."
Esco dalla porta,sbattendola violentemente e scendo le scale in fretta,piangendo.

Do you trust me?||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora