#46

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Capitolo 46: non so come finirà.

Proviamo ad usare la gentilezza,quella che ho usato per anni con lui e ha sempre portato ad ottimi risultati.
"Dammi solo una spiegazione buona papà,una sola. Non significa che se hai litigato con suo padre devi litigare anche con lui. Perché lo odi così tanto?  Cosa ti ha fatto di male?"
Cerco di parlare con tutta la calma possibile. Ero venuta qui per parlare con Nash e invece mi sono ritrovata a parlare con mio padre. Odio questa situazione. Odio lui,odio tutto questo casino. Non posso vivere una semplice storia d'amore con il ragazzo che mi piace come tutte le ragazze sulla faccia del pianeta? Oltre al mio futuro pretende di scegliere anche con chi devo stare? No,questo non glielo permetto.
"Forse il tuo Cameron non ti ha raccontato l'altra parte della storia"
Il mio sguardo passa dalla faccia di mio padre a quella di Cameron,che abbassa la testa e guarda il pavimento. Cos'altro devo sapere? Mi sembrava di sapere già tutto.
"Q-quale altra parte della storia?" Dico balbettando. Non sono sicura che voglio saperla. Ho paura.
"Vuoi raccontarla tu Cameron?" Gli chiede mio padre. Ma lui resta in silezio con gli occhi pieni di rabbia. "Bene lo faccio io...dopo che è successo quel che è successo con suo padre,Cameron che aveva sette anni,ha deciso di rendermi la vita impossibile per aver mandato suo padre in prigione. Sai come? Ogni giorno succedeva qualcosa per colpa sua e anadava in giro raccontando cazzate sulla nostra famiglia. Diceva che avevo picchiato a sangue suo padre che,picchiavo te che spendevo tutto il mio stipendio in giochi da tavolo. Voleva rovinare i rapporti nella nostra famiglia solo per metterla al pari con la sua. Ma ovviamente non ci è riuscito perché nessuno ha mai creduto neanche a una parola."
Perché io non ero venuta a conoscenza di niente quando è successo tutto questo? Quando Cameron aveva sette anni io ne avevo cinque e con me c'era ancora Annie,la mia tata. Ma ora che ci penso,Annie era misteriosa quando gli chiedevo perché tornava a casa arrabbiato. Non mi ha mai detto il vero perché. Mi raccontava sempre che aveva avuto una brutta giornata a lavoro. Perché Cameron non mi ha detto questa parte?
"Ero arrabbiato per quello che avevi fatto a mio padre! Un bambino di sette anni si è ritrovato senza un padre e voleva solo avere una vita felice come tutti gli altri! Ma poi,sei arrivato tu e tua moglie e avete rovinato tutto!"
Sta per perdere la pazienza.
Spero che non tiri fuori la storia di suo padre e mia madre. Mio padre sa solo che suo padre provava dei sentimenti per mia madre é basta. É questo il motivo per cui é scoppiata la rissa. Non sa dei loro rapporti. E spero proprio che non tiri fuori questo argomento;rovinerebbe quel poco di pace che è rimasta. Mio padre evita le parole di Cameron e continua a spiegare le motivazioni per cui lo odia: "poi suo padre se lo meritava. Ci ha provato con mia moglie! Tua madre!"
Ci siamo,so che succederà,dirá tutto e mio padre si infurierá ancora di più.
"Allora tua moglie? Così tanto innocente? Non sai cosa ha fatto con mio padre?"
No,ti prego. Lo supplico con lo sguardo ma cambia direzione. È davvero arrabbiato e non ascolta neanche me.
"Sentiamo l'ennesima cazzata." Dice mio padre sedendosi sul divano incrociando le braccia.
"Non sai che andava sempre a letto con mio padre? Non lo sapevi questo? Bene ora lo sai."
Cameron si appoggia al muro,con un sorrisetto sulla faccia. Mio padre invece, ride. Non ci crederà mai e da un lato ne sono felice.
"Smettila di dire cazzate per difenderti!" Sbotta.
"Non sono cazzate! Chiama,chiama tua moglie e chiediglielo! Secondo te cosa facevano ore e ore chiusi nell'ufficio? Fatti due domande."
Cameron ha difeso suo padre solo perché odiava quello che il mio gli aveva fatto. Ma in fondo odia il suo stesso padre,per aver fatto soffrire sua madre. Prova odio per tutti quello che gli stanno intorno. Tranne le uniche persone speciali che gli sono rimaste: sua madre,sua sorella e..me. Io sono speciale per lui. Sono speciale per una persona che nella sua vita ha avuto poche persone speciali.
"Non ti credo Cameron,non ho mai creduto ad una singola parola."
Viene verso di me e senza notare il mio sguardo supplichevole mi dice:
"Chiama tua madre Jessy."
Scuoto la testa e sotto voce,in modo che solo lui possa sentirmi,gli dico: "Cameron,per favore,non complicare le cose"
Con lo stesso toco con cui ha pronunciato tutte le altre frasi,mi risponde: "no Jessy,se vuoi davvero risolvere le cose e stare con me,deve sapere. Deve sapere tutto. Deve sapere quanto tu sei innamorata di me e quanto lo odio. Tutto."
Digito il numero di mia madre,senza sapere quello che sto facendo. Gli passo il telefono e lui mette il vivavoce. Ad ogni squillo il mio cuore Inizia a battere sempre più forte.
Quando risponde,la sua voce contribuisce a far salire la mia ansia.

Do you trust me?||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora