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Capitolo 34: non puoi continuare a vederlo!

Quando torno a casa sono già le otto di sera e prego che i miei genitori non siano già arrivati. Non voglio subire un'altro interrogatorio dell'FBI. Far ragionare Nash è abbastanza facile ma,far ragionare i miei, è qualcosa di impossbile e non ci proverò. Spero che sta sera a tavola Nash non tiri fuori la discussione che abbiamo avuto oggi. O saranno guai per lui. Per fortuna,non trovo nessuno in casa e ne approfitto per apparecchiare la tavola e preparare un insalata accompagnata da una cotoletta. Almeno saranno soddisfatti e non si lamenteranno. Milly continua ad abbaiare e mi rendo conto di non averle messo da mangiare. Ultimamente non passo molto tempo a casa con lei.
"Si scusa Milly,domani passerò dal tempo anche con te"
Gli dico mentre la accarezzo. Magari domani dopo scuola potremo venire qui da me e trovare quacosa da fare se Cameron non ha già in mente qualcosa. Il campanella suona e facendo un grande sospiro vado ad aprire.
"Ciao cara" mi saluta Elizabeth dandomi il suo solito bacio sulla guancia. Nash compare subito dopo. Adesso mi sento un po' in imbarazzo a stare sola con lui,nella mia camera,come abbiamo sempre fatto.
"Oh brava...hai già apparecchiato e preparato" mi dice mia madre guardando la tavola.
"Ciao" saluto Nash abbracciandolo e lui ricambia. Devo far finta come se non fosse successo niente.
"Ciao Jessy" il gesto lo fa sorridere. "tutto...bene?"
Annuisco. "non potrei stare meglio." faccio un falso sorriso e mi siedo a tavola.
"Cosa avete fatto oggi?" Ci chiede mio padre a me e a Nash mentre mette in bocca dell'insalata. Ormai sa che io conosco la vera verità e,non esiterà a chiedermelo in privato questa sera stessa e sono un po' in ansia. Non gli diró quello che ha fatto mia mamma con il padre di Cameron. Lui sa solo che provava qualcosa per lei ma,non tutto il resto; che qualche volta sono anche andati a letto insieme e non ho intenzione di rovinare i rapporti in famiglia per poi aumentare l'odio di mio padre verso Cameron. Non posso credere che mia madre,la cortese e gentile Anna Benson,abbia fatto una cosa disgustosa come questa in passato. Gli racconterò solo la parte del loro litigio,come sono andati davvero i fatti e lui starà ad ascoltarmi facendo finta di non sapere niente e che quello che mi ha raccontato lui sia vero.
"Jessy...sei tra noi?" mi chiede mia madre sventolandomi una mano davati alla faccia .
"Niente di che...abbiamo guardato un film" internviere Nash.
"si scusa..stavo solo pensando al..compito di domani." con tutto questo casino mi sono dimenticata di aprire il libro e sono sicura che,se prenderò un brutto voto si arrabbieranno parecchio. Dopo cena credo proprio che mi metterò a studiare.
"oh mi raccomando,voglio un bel voto. Da tutti e due" ci avverte Elizabeth.
Quando tutti vanno via,corro in camera mia,sperando che mio padre non mi fermi.
"Jessy posso parlarti un attimo?"
Mia madre entra nella loro camera confusa. Credo proprio che restrà ad origliare tutto il tempo dietro la porta.
"dimmi tutto"
"cosa sai?" mi chiede a bassa voce.
"tutto. So anche che tu e la mamma siete dei bugiardi perchè non mi avete detto la verità solo perchè volete che io odi Cameron e la sua famiglia quanto la odiate voi. Ma sappi che non sarà mai così"
Non ho intenzione di dirgli che esco con Cameron ma,se mi chiederà qualcosa su di lui non esiterò a dirgli quello che penso.
"chi ti avrebbe detto la verità che tu credi vera? Quel bugiardo di Cameron che è bravo a prendersi gioco delle persone innocenti come te?"
Odio quando si parla così male di lui senza che sanno la sua storia. Ma,spiegarla a un tipo come mio padre sarebbe tempo perso e non si commuoverebbe come mi sono commossa io quel giorno. Non proverebbe compassione ma riuscirebbe a trovare un lato negativo e cattivo anche in questo suo lato gentile e ferito.
"esatto...proprio lui. Mi ha detto che avete litigato perchè hai scoperto cosa provava suo padre per la mamma. Hai perso la pazienza e hai iniziato ad urlargli contro sapendo benissimo che il suo è un carattere forte."
Rimane come immobile sentendo queste parole.
"tutte cavolate" dice saccente.
"fa male sapere la verità vero? Pensa quado ho scoperto che i miei due genitori mi hanno mentito solo perchè volevano che provavo odio per lui e la sua famiglia. Mi avete sempre condizionato in tutto. Devo sempre fare come volete voi e seguire le vostre scelte. Mi hai raccontato un mucchio di bugie solo per non abbassare la tua autostima che adesso si trova sotto la suola della tua scarpa"
Mi piace parlare a mio padre in questo modo. Sento di comandare io per una volta. Mi sento piú forte di lui. La porta della sua camera si apre e mamma esce terrorizzata e dice: "cosa sai Jessy? cosa ti ha raccontato ancora"
Teme che mi abbia raccontato quello che ha fatto anche lei. Non lo dirò davanti a mio padre. Magari le parlerò in privato qualche giorno di questi e mi farò spiegare il perché. Sento di avere bisogno di molte risposte ancora.
"tutto mamma,tutto il contrario di quello che mi avete raccontato voi due...perchèvolete continuare a deciere voi sulla mia vita? Lasciatemi fare quello che voglio."
"ti diciamo solo le cose giuste da fare per il tuo futuro" dice mio padre pieno di rabbia e con la voglia di tirarmi uno schiaffo. Ma non l'ha mia fatto e mai lo farà.
"cosa c'entra questa storia con il mio futuro?".
Frequentare Cameron non ha niente a che fare con il mio futuro. Farò sempre quello che ho intenzione di fare. O meglio,quello che hanno avuto loro intenzione di farmi fare.
"Tu non devi frequentarlo hai capito Jessy?! è una persona pericolosa e non sai niente di tutto il resto niente. Perchè non provi a chiederli se c'è altro che devi sapere dato che credi più a un estraneo che alla tua famiglia?" Alza la voce mio padre e io faccio lo stesso: "sennò? se lo frequento che succede?" lo provoco.
Non mi impedirà di vederlo. Non li ascolterò,troverò un modo per vederci ancora.
"ti impediremmo di farlo Jessy! Anche con la forza! "

Do you trust me?||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora