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capitolo 97: quei sogni infranti

Ricordo quando fantasticava sul suo "principe azzurro", che doveva essere gentile, capirla,saperla prendere e non perdere. Ricordo bene quella parte sognatrice di Lory che in un certo senso, anche adesso é rimasta. Ma in realtà resta sempre una piccola parte infantile di noi,una parte ancora sognatrice che crede ancora in qualcosa nonostante tutto. 
Ricordo quando diceva che voleva un ragazzo come Edward Cullen magari, o come Leonardo Di Caprio in Titanic.
Ricordo bene quei pomeriggi.
So che una parte di Lory non crederá più nell'amore, nelle persone dolci e pazienti, nei ragazzi dalle dolci parole. Odio Marc con tutta me stessa per questo,che oltre ad aver calpestato i suoi diritti ha preso i suoi sogni e li ha bruciati davanti ai suoi occhi.
"Ma perchè ci stai ancora insieme Lory? Ora non voglio di nuovo romperti le palle e dirti di lasciarlo, se ti rende felice, anche se a me non sembra, allora quel che vuoi. Ma se continua a trattarti come fossi niente, perché non lo mandi a fanculo?"
A cosa sta pensando? Cosa le passa per la testa in questo momento?
Cosa la ostacola dal grande passo?
"Non ci credo più ormai Jessy...non credo più in ció che credevo, e non credo più in nessun tipo di amore. Come potrei fidarmi? Dimmi, come faccio? Tu come faresti? O meglio, ci riusciresti a fidarti di nuovo di un'altra persona? Donargli di nuovo il tuo cuore con la paura che possa buttarlo via ancora una volta? Tu daresti ancora fiducia in un altro amore con la speranza che sia diverso?
Lo faresti?"
Lo farei?
Comincio a pensarci, senza trovare una risposta.
"Credo che, certe volte non si possa fare altro. Certe volte bisogna riprovarci due, tre, quattro volte, finché non ci riesci. Alla fine ci riuscirai, troverai chi davvero ti merita, non puoi lasciare che le tue insicurezze ti divorino. E Lory, abbiamo ancora una vita davanti a noi: dobbiamo ancora compiere i diciott'anni, avere una famiglia, una vera famiglia, magari cercare di essere i genitori perfetti,quelli che nessuno dei due ha avuto; dobbiamo ancora alzarci le maniche e andare a lavorare, faticare per poter mandare avanti la nostra piccola famiglia; dobbiamo ancora avere un figlio o una figlia, vederli crescere; dobbiamo ancora arrivare a ottant'anni con il nostro vero amore ancora accanto, l'amore della tua vita Lory. Sarà così cara Lory: troverai chi saprà guardarti dentro e salvarti da tutto,rassicuranti e dirti che lui, se tu non vorrai, non se ne andrà mai. Troverai la persona giusta, magari quella che sia io che te da "piccole" sognavamo. E a quel punto, penserai, ti guarderai indietro e capirai che forse, tutta quella fiducia data a persone sbagliate é servita a qualcosa".
Lo vedo, vedo il suo sorriso, di nuovo, dopo tanto tempo.
Se le servirá il mio aiuto, questa volta glielo daró, non mi metterò più contro di lei a ricordarle cosa ha sbagliato, ma se ce n'è sará bisogno le prenderó la mano e la rassicureró dicendole che questa volta, la scelta é solo sua. Questa volta la tiro fuori dalle macerie che ha nel cuore.
"Ho bisogno del tuo aiuto questa volta".

Con non molta voglia e paura, torniamo da Marc e Cameron. Percorriamo la lunga strada isolata che porta direttamente al locale e il rumore delle onde che si infrangono contro gli scogli viene sostituito, purtroppo, dalla musica Tecno di Benjiamin.
Cameron e Marc sono ancora fuori, con un bicchiere in mano che ridono rumorosamente. Spero non siano ubriachi.
"Ma quanto ci avete messo?!" dice Marc continuando a ridere e abbracciando Lory, che lancia uno sguardo verso di me.
Guardo Cameron, e come se mi avesse letto nel pensiero dice:
"Tranquilla, io non sono ubriaco" e subito dopo mi stampa un bacio sulla guancia.
Mi accorgo come Cameron nell'ultimo periodo ha smesso di incazzarsi, di essere scorbutico con me e ha smesso di picchiare la gente per la sua rabbia. Ammetto che quella sua parte protettiva nei miei confronti mi piace, e anche molto. Mi rassicura, mi fa stare calma e senza pensieri. Mi piace questo suo cambiamento, questo suo modo particolare e diverso di essere dolce.
"É da un po' che non abbiamo discussioni o che non uccidi qualcuno" ci scherzo su, con il timore che cambi umore proprio adesso.
"Sei tu".
"Sono io?"
"Sei tu che mi cambi, che mi hai cambiato, con la tua semplicità, il tuo non farti mettere i piedi in testa, la tua stranezza, il tuo modo di essere diversa dalle altre. Mi hai cambiato, anche se una parte di me resterà sempre incazzata con il mondo intero"
Dice scherzando anche lui e facendo una pausa per lasciare spazio a una risata. 
Resterà sempre quella parte in lui, quel bisogno di sfogarsi picchiando qualcuno e prendendo a calci e a pugni qualcosa. Ma ognuno ha il suo metodo, no?
C'è chi piange, chi si convince di essere abbastanza forte da non versare lacrime e chi ha bisogno di tiare pugni contro a un muro fino a far sanguinare le nocche. Queste ultime due categorie si riferiscono a lui, si. Ma va bene così, lui è così, ognuno ha il suo modo di essere e non posso togliergli ciò.
"Che ne dici se li invitiamo a casa nostra?"
A quelle parole, rivolte a noi, spalanco gli occhi e mi volto di scatto verso di loro, ancora abbracciati, mostrando il loro amore palesemente finto. 
Non so se essere stupita per il fatto che ci ha invitati  a casa loro, oppure per il fatto che forse, avevano in mente di farsi anche una vera vita insieme, con dei figli magari.
Guardo la faccia poco convinta di Lory che però annuisce lo stesso.
Ribellati, ribellati, fallo, dí quel che pensi cazzo.
Dico tra me e me, con la speranza che dal mio sguardo si capisca cosa voglio dire.

//parere sulla storia fino a questo punto? cosa pensate che succederà?

allora volevo dire anche che ho scaricato " tap " ( non so se si chiami così ma vabbe) e se anche voi lo avete ( dato che wattpad continua a mandare la "pubblicita") cercatemi perché sto "scrivendo" una "storia" sempre su Cameron anche li:
MrsD4llas. 🌸

Do you trust me?||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora