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"Si, sono pronto" Squittì Louis sorridente, sistemandosi la camicia.

"Sei bellissimo"

Si voltò verso di Harry, che indossava un completo bianco a fiori.

"Bell'outfit" Commentò prendendo il telefono prima di seguirlo fuori dalla camera.

"Non so, forse è troppo strano" Disse battendo gli stivaletti marroni sul pavimento.

Louis scosse la testa e "Dove andiamo?" Chiese impaziente.

In effetti aveva fame, e moriva dalla voglia di provare la cucina francese!
Harry non rispose, ma chiamò l'ascensore e raggiunsero il primo piano, passando poi in una porta che portava ad un terrazzo enorme, con un piccolo tavolo al centro, una rosa e due sedie. Il terrazzo era dallo stesso lato della loro camera, quindi dava sulla tour eiffel.
Si fecero portare il cibo dai camerieri, poi iniziarono a mangiare, parlando del più e del meno.

"Allora, Parigi è come te l'aspettavi?" Chiese il riccio prima di aprire il vino e riempirsi il bicchiere. Il liscio avvicinò il suo e Harry lo guardò divertito, prima di riempirlo.

"Anche meglio" Rise Louis.

"Ti porterò sulla tour Eiffel uno di questi giorni" Promise il riccio, con il bicchiere di vino in mano "Per ora guarda, non è bellissimo?"
Si voltò, indicando la torre che si vedeva dal terrazzo.

Harry rise, alzando il bicchiere brindando con Louis.

Il liscio sorrise e "Si, il panorama è fantastico" Disse riferendosi al ragazzo davanti a lui, che beveva con gli occhi puntati su di lui.

"Ho mangiato così tanto, penso di scoppiare" Borbottò Louis una volta finito, con i bottoni della camicia che minacciavano di staccarsi.

"Hai fatto bene, non capita tutti i giorni di mangiare delle escargot tipiche a Parigi" Rise Harry.

"Escar-cosa? Quelle erano lumache?" Chiese Louis facendo una smorfia disgustata.

Il riccio annuì, un po' brillo per colpa del vino. Se l'era fatto riportare più e più volte, e Louis lo aveva lasciato fare per due motivi: uno, Harry era così carino con le guance rosse mentre diceva cose a caso, due, anche lui era un po' brillo.

I due arrivarono con l'ascensore al loro piano, e Harry prese il più piccolo per i fianchi facendolo danzare lungo il corridoio. Ballavano male, Louis specialmente, ma che importava? Non se lo sarebbero neanche ricordato il giorno dopo.
Louis fece una giravolta e Harry sorrise, avvicinandolo al suo viso per baciarlo. Continuarono a ballare sconnessi e a ridere fin quando non arrivò una coppia di anziani vestiti elegantemente, che "Questi giovani pensano di stare in uno sporco motel? Che comportamento incivile" Disse la signora, guardandoli sprezzante.

"Sono un gruppo di giovani inglesi, li ho visti stamattina. Ignorali Marilù, non so neanche come abbiano fatto a trovare i soldi per alloggiare qui" Ridacchiò quello che doveva essere il marito, allontanandosi poi.

Louis alzò lo sguardo verso Harry, le mani ancora strette sulle sue spalle e quelle del maggiore sui suoi fianchi morbidi. "Che hanno detto?" Chiese, viste le sue scarse conoscenze della lingua.

"Che sei adorabile"

"Non ci credo!"

"Te lo giuro, hanno detto che sei il ragazzo più adorabile che abbiano mai visto in vita loro"

And I say
Do you wanna dance, do you wanna dance, do you wanna dance
In the bar at the back of the hall?
And I say
Do you wanna dance, do you wanna dance, do you wanna dance
Dance in the back of the hall?
It takes a bit more
yeah it takes a bit more than you

Una volta tornati in camera, Louis rimase sorpreso nel vedere cosa era successo. Era pieno di petali rossi e bianchi ovunque, sul pavimento, sul letto. Su quest'ultimo formavano un grande cuore rosso, e alcuni intorno ne formavano altri piccoli e bianchi. C'erano piccole candele rosse sui comodini e la luce era debole.

"Chi è stato?" Chiese il liscio, curioso.
Harry rise, prendendolo in braccio e baciandolo dolcemente, prima di "Mi stavo dimenticando..."

Louis lo guardò curioso, quando Harry lo lasciò andare e raggiunse il bagno, tirando fuori una gabbietta rosa che appoggiò ai piedi del letto.

Si piegò curioso, intravedendo una piccola palla di pelo bianca all'interno. La aprí un po' titubante, e un gattino fece capolino dalla porta.

Okay, Dio, Louis stava per svenire. Harry gli aveva regalato un gattino? Non poteva essere vero. Lo prese tra le braccia emozionato, mentre il più grande guardava la scena da lontano, sorridendo.

"Non puoi averlo fatto..."

Il riccio rise. "Dans mon coeur il n'y a que toi"

Ship ✩ l.s. [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora