capitolo 14

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Pov. Nicola

Dopo quindici anni passati al buio, legato con delle catene di argento, posso finalmente uscire e vedere la luce del sole... Anche se non come speravo io. Lucas mi tiene in pugno, sa che non mi ribellerò per amore dei miei fratelli... In questo caso, per amore di Stefano.

<<Non faró mai  ciò che mi chiedi >> dissi a Lucas, non era una cosa che avrei fatto, non con tanta facilità. Stefano è ancora privo di sensi dopo le scosse di questa mattina, queste maledette catene possono pure darci la scossa. <<Bene vediamo se farai ciò che dico se mettiamo in mezzo il tuo fratellino>> rispose lui andando verso mio fratello... Liberò Stefano che cadde a terra, non capii cosa voleva fare finchè non tirò fuori dalla tasca un coltellino con il quale ferì mio fratello... Un enorme taglio che partiva dalla spalla destra fino al fianco sinistro, una smorfia di dolore si dipinse sul suo viso... Non poteva resistere per molto... Stava perdendo troppo sangue viste le condizioni in cui "viviamo". <<Conosci fin troppo bene questa stanza, sai che non viene mai pulita e di conseguenza la ferita del tuo caro fratellino potrebbe infettarsi... Fai ciò che ti ho chiesto e lo curerò>>disse lui andando nella stanza di fianco alla nostra per liberarmi dalle catene... Seguirlo al piano di sopra era l'unica cosa che potevo fare se volevo che mio fratello sopravvivesse.

Dopo essere uscito da quella casa, dalla mia casa, ed essermi addentrato nel bosco prima che qualcuno mi vedesse, mi fermai un attimo... Erano anni che non sentivo il vento sulla mia pelle, il sole che riscaldava tutto, il rumore della foresta... Era come se quell'incubo fosse finito e potevo realmente godermi la vita... Ma non era così... Quell'incubo era appena ricominciato e io non volevo più viverci dentro... Avevo bisogno di aiuto ma non sapevo da chi andare... Mi permisi di fare una cosa che non facevo da anni, da quando diventai Alpha... Piansi per la prima volta dopo anni... Piansi perché non potevo stare con la mia famiglia, piansi per ciò che ero costretto a subire assieme a Stefano, piansi perché non ho potuto proteggere Andrea da quel bastardo... Ma piansi soprattutto per ciò che ero costretto a fare. Non potevo andare avanti per molto con la consapevolezza che la vita di Andrea e di Stefano erano nelle mie mani... E che ne avrei salvato solo uno... Ma non volevo arrendermi, così ripensai a tutte le conversazioni sentite di sfuggita, a ciò di cui Lucas si lamentava costantemente... Mi ricordai di quella ragazza, arrivata sette anni fa che, secondo Lucas, adesso era solo un peso da eliminare... Se l'avessi convinta ad aiutarmi, se l'avessi convinta che la minaccia era reale... Forse sarei riuscito a salvare entrambi i miei fratelli... Dovevo andare da lei, dovevo trovare Bianca.

È stato difficile trovarla, non sapevo che aspetto avesse... Le mie capacità si sono affievolite restando chiuso in quello scantinato per anni... Non conoscevo il suo aspetto, non conoscevo il suo odore... Sapevo solo che aveva una sorella e che Andrea stava sempre con lei... Ma a questo punto non ero più sicuro che avrei riconosciuto il mio fratellino se me lo fossi ritrovato davanti... E non ero sicuro che lui riconoscesse me... Era troppo piccolo quando ci hanno allontanati ed è stato manipolato per anni da Lucas... Iniziai a seguire il limitare del bosco, cercando tra la folla di gente la ragazza che mi interessava... Ma era troppo difficile conoscendone solo il nome. Salii su un albero e aspettai... Prima o poi sarebbe passata da li, magari avrei riconosciuto mio fratello o magari il mio istinto si sarebbe fatto sentire dopo anni... Non sapevo cosa stavo facendo, finché non sentii chiaramente un ragazzo chiamarla per nome. Mi girai di scatto verso quella direzione e li vidi... Vidi mio fratello che stava facendo uno scherzo ad una ragazza bionda, vidi che con loro c'era un altro ragazzo e una ragazzina dai capelli castani... Riconobbi subito mio fratello, il legame della famiglia si fece sentire non appena sentii la sua voce... Era cresciuto, era un Alpha adesso... Ma si comportava ancora come un ragazzino, forse per alleggerire il peso che aveva sulle spalle... O forse per confrontarsi con i demoni del passato... Sapevo solo che dovevo seguirli, dovevo avvicinarmi a Bianca che sembrava essere la bionda. Continuai a seguirli per un po', ma vidi mio fratello che si guardava intorno, agitato... Era come se riconoscesse il mio odore dopo tutti questi anni... Come se si ricordasse ancora di me... Sperai con tutto il cuore che non fosse così, che il piano di Lucas non funzionasse... Avrebbe significato portarlo alla gogna, lo avrebbero esiliato nel migliore dei casi. Passai ore intere a seguirli, a osservare cosa faceva mio fratello, di come parlava... E mi accorsi anche dello sguardo che riservava solo alla bionda... Era lo stesso che io riservavo alla mia compagna, ma lui, negli occhi, aveva una tristezza infinita... Non le aveva ancora detto niente, non le avrebbe mai detto niente... Lei non è un licantropo e Lucas è molto rigido nel far applicare le regole, così come lo sono stati i membri della nostra famiglia in passato... La sua vita è stata un inferno fin ora, ma da adesso andrà anche peggio se la allontanerà, ma secondo le nostre tradizioni dovrà farlo... Lui si perderà, non sentirà più niente... Nella migliore delle ipotesi, inizierà a farsi del male da solo per non impazzire dal dolore della loro lontananza. Dovetti aspettare ancora qualche ora prima che la ragazza rimanesse finalmente da sola. Mi avvicinai di soppiatto e la bloccai contro il mio corpo, tappandole la bocca... Se avesse urlato, mio fratello sarebbe corso da lei e avrei mandato a monte tutto. <<Stai tranquilla e non urlare... Ho bisogno del tuo aiuto... Si tratta di Andrea... Se mi prometti di non urlare ti lascio andare e ti spiego tutto>> dissi velocemente, non avevo molto tempo.

Pov. Bianca

Andrea aveva fatto vedere gran parte dei territori del branco a Giovanni, ma del paese conosceva ben poco... Decidemmo di andare a farci un giro per negozi visto che Giovanni aveva bisogno di vestiti... Restammo nella piazza per un po' a giocare e a parlare, poi mia sorella si trascinò Giovanni nei negozi e io e Andrea restammo soli... Lo vidi agitarsi, vidi che si guardava intorno come per captare qualcosa... Ma quando gli chiedevo quale fosse il problema non mi rispondeva... Alla fine decise di riaccompagnarmi a casa tagliando dal bosco. Ma la situazione andava peggiorando... Era sempre più guardingo, era teso come una molla e pensavo potesse scattare da un momento all'altro... Poi notai i suoi occhi... Erano lucidi, qualcosa non andava. così feci per l'ennesima volta la stessa domanda ma, questa volta, decise di rispondermi. <<Non lo so... E' tutto il pomeriggio che sento in giro l'odore di uno dei miei fratelli... Vorrei sbagliarmi... E' lui, lo riconosco, ma sono sicuro che sia morto>> rispose lui passandosi una mano tra i capelli. <<Come fai a ricordarti il loro odore? Sono passati anni>> chiesi io. <<Ho conservato delle felpe... Le uso spesso, soprattutto per dormire... Nonostante siano passati anni, hanno conservato il loro odore>> mi rispose lui cercando di trattenersi... Gli misi una mano sulla spalla, sperando che gli desse conforto. <<Perché non vai a parlare con Lucas... Magari fatti raccontare di nuovo cosa accadde... Forse ci sono alcuni particolari che ti sono sfuggiti fin ora>> proposi io cercando di farlo stare meglio. <<Riesci ad arrivare a casa senza fare casini?>> mi chiese lui... Avrebbe seguito il mio consiglio, ne sono sicura... Non mi avrebbe chiesto di continuare da sola. Io annuii, consapevole di ciò che significava per lui andare adesso da Lucas... Lui mi disse in fretta un grazie e poi sparì velocemente nel bosco.

Continuai a camminare per un po' ma venni bloccata da qualcuno... Mi teneva intrappolata al suo corpo e mi teneva la bocca con una mano per non farmi urlare. <<Stai tranquilla e non urlare... Ho bisogno del tuo aiuto.. Si tratta di Andrea... Se mi prometti di non urlare ti lascio andare e ti spiego tutto>> disse velocemente... Sembrava fosse più agitato di me... Dalla voce sembra un uomo. Annuii e lui mi liberò la bocca, come promesso... <<Mi chiamo Nicola... Sono il fratello maggiore di Andrea>> disse con voce tremante. Ecco cosa sentiva Andrea... Non era una persona che si spacciava per lui... Era proprio suo fratello. <<Allora dobbiamo dirlo ad Andrea... Sará felicissimo di sapere che non sei morto e->> dissi ma venni interrotta subito. << No è questo il punto... Andrea non deve sapere niente scatenerebbe il finimondo se ha conservato il caratterino che aveva da piccolo >>rispose con un sorriso nostalgico. Nicola ha gli stessi occhi verdi di Andrea, ma suoi capelli sono castani mentre Andrea li ha neri... Ora che lo guardo meglio sembra... <<Da quanto non mangi?>> chiesi preoccupata. Sembrava sorpreso della domanda ma non seppi dirlo con certezza visto che cambiò subito espressione. <<Una settimana circa... Tutta la mia situazione è un casino... Devi dire ad Andrea di guardarsi le spalle, le persone a cui sta affidando la sua vita sono solo dei falsi... Digli anche che il suo ruolo di Alpha non è ben visto, ma non dirgli che sono stato io a darti queste informazioni. Digli che una persona ti ha dato questa busta e che l' hai letta perchè pensavi fosse per te>> dice di fretta lui consegnandomi  una busta. <<Aspetta... Posso sapere cosa ti sta  succedendo?>> chiesi. << Una persona che conoscete fin troppo bene sta tenendo me e mio fratello Stefano in una prigione costruita per noi... Mangiamo una o due volte a settimana... Tre se la settimana è stata proficua per lui... Per la maggior parte delle volte faccio mangiare a mio fratello anche la mia parte... Adesso sta iniziando a ferirlo per costringermi a far impazzire Andrea... Non lo farei se non fosse che la stanza in cui siamo rinchiusi è sporchissima e nonostante noi possiamo guarire velocemente, le ferite infette sono le più pericolose... La ferita si chiude ma l' infezione rimane. Comunque lascia perdere queste sciocchezze, cerca di far capire ad Andrea chi é questa persona prima che sia tardi... Io non posso dirti chi sia perchè è alleato con i vampiri e il branco non sopravviverebbe ad un altro attacco da parte di quei bastardi... Sappi anche che tu sarai una delle prime vittime... Da quello che ho capito, sei un ostacolo ai piani di questa persona... Se ti facessero fuori, avrebbero il pieno controllo su mio fratello che sarebbe distrutto dal dolore... Ti chiedo solo una cosa... Cerca di non farti uccidere... Se un lupo perde la sua compagna... Ti auguro di non dover mai vedere gli effetti di questa particolare depressione... E mi auguro di non doverli vedere su mio fratello... Quindi cerca di restare in vita... Almeno per lui... Devo andare adesso>> disse tutto d'un fiato. Detto questo sparí nel bosco lasciandomi con tante domande a cui dare risposta, ma una sola che continuava a tornarmi in testa costantemente... Quando un lupo perde la sua compagna? Cosa c'entra questo con Andrea?

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