capitolo 26

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Nella foto Tobias

Pov. Bianca

Iniziammo gli allenamenti subito dopo colazione... Iniziarono con il farci correre, secondo loro dovevamo sviluppare resistenza e velocità. Poi Giovanni iniziò a farci fare una sorta di meditazione per sviluppare udito e olfatto... Passarono giornate intere a fare questi due esercizi, senza mai iniziare veramente ad allenarci... Preferivano farci entrare in contatto con il nostro lupo, prima di fare qualsiasi altra cosa. A me andava bene così... Iniziavo a sviluppare l'olfatto, sentivo odori che prima non avrei mai notato... Sophia sviluppò immediatamente l'udito... Lei era più propensa di me alla trasformazione secondo mio padre... Andrea continuava a ripetermi che il suo potere era inferiore al mio, ogni Alpha e beta fatica a lasciarsi andare alla natura bestiale quando il potere è troppo per essere gestito da una persona con poca forza... Mi aveva appena dato della debole, ma accettai comunque il complimento di avere un lupo molto forte dentro di me.

Passò la prima settimana e ancora faticavo a usare l'udito... Ormai individuavo tutti gli odori, non avevo problemi a distinguerli e a separarli... Anche la mia vista iniziava a migliorare, segno che il mio lupo stava lentamente passando alla mia parte umana i suoi poteri... Ma l'udito era qualcosa che continuava a darmi problemi... Così come la trasformazione. Ci fecero fermare, dovevamo visualizzare il nostro lupo, avvicinarci a lui... Ottenere la sua fiducia e poi trasformarci... Dopo solo una settimana di quella meditazione, mia sorella riuscì ad avvicinarsi al suo lupo, ad avere abbastanza fiducia da poter cambiare il colore dei suoi occhi... Quando li riaprì frustrata per la trasformazione mancata, i suoi occhi erano di un giallo intenso e non riusciva a farli tornare normali... Secondo Andrea, il suo lupo era incuriosito da lei... Non le dava grande fiducia per la trasformazione, ma il suo modo di essere lo incuriosiva a tal punto da arrivare sottopelle e guardare lui stesso cosa faceva Sophia. Io non ricevetti tale fiducia dal mio lupo... Sempre se ne avevo uno. Secondo mio padre, non tutti gli ibridi posseggono un lupo... Spesso possono svilupparne i poteri senza mai avere un contatto vero e proprio con il lupo. Nel mio caso, quando cercavo di visualizzarlo vedevo solo una macchia bianca... Un alone sfocato che si aggirava dentro di me, ma non sapevo dire se fossi mai stata in grado di raggiungerlo. Finii la prima settimana di allenamento con un sospiro di frustrazione... Per l'ennesima volta non ero riuscita ad avvicinarmi a quella macchia bianca. Se ci fosse stato mio fratello non avrebbe perso tempo a ridicolizzarmi davanti a tutti... Non credo che lui mi abbia mai voluto bene e per questo ha sempre colto ogni occasione buona per ridicolizzarmi, qualsiasi cosa facessi.

Passò una seconda settimana, poi una terza... Sophia era anche riuscita a trasformarsi e aveva iniziato il combattimento corpo a corpo... Io, invece, mi dividevo ancora tra la corsa e la meditazione... Ogni tanto mi facevano combattere... Ma solo quando vedevano che ero troppo demoralizzata per continuare a fare le solite cose. Forse mio fratello ha sempre avuto ragione, forse sono veramente inutile come dice lui... Abbandonai la meditazione e andai a prendere dell'acqua... Avevo bisogno di staccare da tutto. Adesso riuscivo a vedere bene il lupo, lo sentivo ringhiare, ululare, respirare... Ma non si avvicinava mai a me... Non si fidava ancora di me... Mi misi seduta all'ombra, a bere e a guardare mia sorella mentre pestava Giovanni meglio che poteva. Feci un sorriso stanco... Era evidente che avrebbero sempre avuto me come peso morto... Era evidente che non avevo modo di far uscire allo scoperto il mio lupo prima della battaglia... Andrea avrebbe combattuto distratto da me, dal fatto che non posso difendermi da sola. Abbassai la testa e permisi alle lacrime di uscire fuori... Piansi senza fare rumore, in modo che nessuno mi vedesse come una nullità... Ma mi dimenticai del legame con Andrea... Si girò verso di me nell'esatto momento in cui iniziai a piangere e mi raggiunse. <<Tutto bene?>> mi chiese sedendosi vicino a me. <<Secondo te? Mia sorella è già riuscita a trasformarsi, la state facendo allenare in qualsiasi modo possibile... Io sono ancora bloccata alla meditazione, non riesco ad avvicinarmi al lupo e, se lo faccio, mi ringhia contro intimandomi di non avvicinarmi mai più a lui... E' inutile continuare... Sarò sempre un peso per voi... Dovrete sempre proteggermi se continuo così>> ammisi piangendo... Cercai di non parlare troppo forte per non farmi sentire dagli altri, ma mio padre mi guardò con la coda dell'occhio e lo vidi bloccare un movimento... Sophia era troppo impegnata a pestare Giovanni e lui era troppo occupato a cercare di non farsi male vista la furia di mia sorella per sentire ciò che avevo detto. <<Non lo dire neanche per scherzo... Io ho passato tre anni a cercare di entrare in contatto con il mio lupo... Tu sei stata decisamente più veloce di me a visualizzarlo... Il fatto che tu ci sia riuscita indica che hai un grande potere dentro di te, ma non sai come usarlo... Devi continuare la meditazione per controllare quel potere e permettere al tuo lupo di fidarsi>> disse lui cercando di consolarmi. <<Io non ho tre anni... Potrebbero attaccarci da un momento all'altro e io non saprei come difendermi... Non potrei mai perdonarmi il fatto che possono farti del male se avessero me come ostaggio>> dissi io guardandolo in faccia. Lui tirò un sospiro, sapeva che avevo ragione, mi asciugò le lacrime e si alzò... Mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi... Poi mi fece cenno di seguirlo verso una borsa che aveva portato quella mattina. <<Immaginavo che avresti avuto difficoltà, soprattutto viste le tre settimane passate a cercare di avvicinare il tuo lupo... Così ho pensato ad un piano B... Apri la borsa>> disse lui. Lo guardai confusa, ma alla fine aprii la borsa... Era piena di pugnali e coltelli... Lo guardai stupita. <<La scorsa settimana mi sono intrufolato a casa di Lucas... La mia casa, in realtà... Ho preso l'intera collezione di pugnali di mio padre... Ti insegnerò ad usarli, almeno potrai difenderti>> disse lui prendendone in mano uno e fissandolo intensamente... Si vede che gli manca la sua famiglia... Ogni oggetto gli ricorda qualcosa e non può farci niente.

Mentre Andrea mi spiegava come usare i pugnali, come assumere una posizione corretta per usarli senza farmi male, sentii dei rumori di rami spezzati... Il mio rapimento era iniziato proprio così... Girai Andrea verso la fonte del rumore e mi nascosi dietro la sua schiena, facendo uscire da dietro il suo braccio uno dei pugnali che avevo in mano. Da uno dei cespugli uscì un ragazzo castano, occhi azzurri, tendenti al verde, muscoloso... <<Tobias... Ti avevo detto di nasconderti... Non dovresti essere qui>> lo rimproverò mio padre. Appoggiai la testa alla schiena di Andrea... Un gesto dettato dall'esasperazione... Era l'ultima persona che volevo vedere in questo momento. <<Sono passate settimane e tu non ti sei più fatto vivo... Pensavo fosse più facile addestrare le mie sorelle... Qual'è il problema se vi aiuto anche io?>> chiese mio fratello avvicinandosi a noi. <<Ciao sorellina>> mi disse sfacciato quando mi vide nascosta dietro la schiena del mio compagno. <<Sophia sta iniziando da poco il corpo a corpo>> disse mio padre... Aveva capito che c'era qualcosa che non andava. <<E lei?>> chiese Tobias indicandomi. <<Fatica ad avvicinarsi al suo lupo... E' come se il potere che possiede sia troppo forte per ottenere la completa fiducia del lupo>> spiegò mio padre, cercando di farmi sembrare più forte di quello che ero. <<In poche parole la più piccola è un genio della trasformazione e la più grande è inutile come non mai... Perfetto direi>> commentò mio fratello. Chiusi gli occhi cercando di trattenere le lacrime... Non dovevo mostrarmi debole. <<Non parlarle così... E' tua sorella>> lo rimproverò mio padre. <<E tu non hai il diritto di rimproverarmi... Se non sbaglio sei tu quello che ci ha abbandonati>> disse lui sfrontato... Era una situazione impossibile. <<Io direi che per oggi abbiamo finito>> disse Andrea attirando l'attenzione di tutti. <<E tu chi saresti?>> chiese mio fratello fissandolo... Giovanni si posizionò subito al suo fianco. <<E' l'attuale Alpha... Quello che sto cercando di salvare da una strage>> ammise mio padre posizionandosi dall'altro lato rispetto a Giovanni... Adesso Andrea era coperto da entrambi i lati. Mio fratello fece un leggero ringhio e poi alzò le spalle, chiedendoci di indicargli la strada di casa.

Tornati a casa, a turno ci lavammo tutti... Io aspettai Andrea prima di uscire dalla mia stanza... Avevo bisogno del suo supporto per affrontare la mia famiglia quasi al completo. Quando uscì dal bagno, lo vidi stupito nel vedermi li ad aspettarlo... O almeno credevo fosse quello. Capii perché aveva quell'espressione in viso quando mi chiese perché stessi piangendo... <<Ogni maledetta volta che faccio qualcosa, lui non fa altro che ridicolizzarmi... Mi deride ad ogni occasione, non importa cosa io abbia fatto... Lui è li, pronto ad attaccarmi... Sono stanca di questa situazione ma so che non finirà mai... Tobias è fatto così e niente lo cambierà>> dissi io nervosa... Non volevo che restasse in casa mia, ma avevamo bisogno di aiuto. <<La sua è una dimostrazione di potere... Dobbiamo ripagarlo con la stessa moneta... Devi dimostrare di avere più potere di lui>> disse iniziando a vestirsi. <<E come dovrei fare? Sono l'unica che ancora non si è trasformata>> chiesi esasperata. <<Ma sei l'unica ad essere la compagna di un Alpha... Aggrappati al mio potere e reggimi il gioco>> rispose lui avvicinandosi alla porta e tendendomi la mano per chiedermi se ero pronta ad affrontarlo. Io gli strinsi la mano, alzandomi finalmente dal mio letto, e uscimmo dalla mia stanza. <<Finalmente sei uscita dalla tua tana... Hai finito di piangere?>> chiese mio fratello vedendoci uscire. <<Non credo siano affari tuoi ciò che facciamo nel privato>> rispose Andrea per me... Non era esattamente la risposta alla domanda di mio fratello, ma fu abbastanza da lasciarlo a bocca aperta... Non capiva a cosa si stesse riferendo... Poi Andrea mi circondò le spalle con un braccio... Capii cosa intendeva quando mi chiese di reggergli il gioco... Appoggiai la testa al suo petto e guardai mio fratello per vedere la sua reazione... Si irrigidì immediatamente... Aveva appena capito cosa aveva fatto... Aveva insultato la compagna dell'Alpha. <<Immagino che anche lui resterà qui... Ma siamo in troppi... Dobbiamo andarcene prima che ci scoprano... Andremo nella casa in cui sono nato. Ormai dovrebbe essere un rudere e nessuno ci cercherà li... Saremo nascosti e avremo lo spazio necessario per allenarci. Avete un' ora per raccogliere le vostre cose... Ci spostiamo subito> disse Andrea guardando con aria di sfida mio fratello.

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