Pov. Andrea
Federico decise di andare da solo verso casa... Iniziò a correre, più di quanto sarebbe riuscito a fare dovendoci aspettare continuamente... Se ne andò dicendo che, andando da solo, sarebbe arrivato prima di noi Bianca avrebbe ricevuto prima le cure. Nessuno gli disse niente... Sapevamo che aveva ragione... Ma ciò significava restare da solo con tutti quanti... E gli si leggeva in faccia che avevano troppe domande da farmi... Decisi così di togliermi subito questo fastidio. <<Su iniziate... Lo so che avete delle domande>> dissi alla fine... Rallentai il passo, ero troppo stanco per continuare a correre... Era evidente che non mi ero ancora ripreso. <<Come stai?>> chiese Chris preoccupata... Fui felice che fosse stata lei ad iniziare... Se avesse fatto la prima domanda Nicola, probabilmente avrei dato di matto. <<Come devo stare secondo te? Non ho idea di quando la puzza di quel vampiro se ne andrà via... Sempre se accadrà>> commentai io... Domanda stupida effettivamente. <<Hai intenzione di allontanarla?>> chiese Giovanni. Mi stupii del fatto che non l'avesse fatta mio fratello questa domanda. <<No... Non è colpa sua... Lei è solo una vittima di tutta questa situazione, ne sono consapevole... Ma ho bisogno di tempo>> spiegai io... Dovevo abituarmi all'idea che quel bastardo l'avesse toccata prima di me, che le avesse fatto del male. <<Quanto tempo? Perché, quando si sveglierà, lei avrà bisogno di te... Dovrai starle vicino... Ma sembra che tu stia facendo fatica ad avvicinarti a lei>> disse Stefano... Temevo il momento in cui avrei visto Tobias... Aveva iniziato a trattarla meglio e non dubito che la difenderà. <<Non lo so quanto tempo... Ma, quando si sveglierà, farò in modo di rassicurarla il più possibile... Anche se il mio lupo mi dirà di allontanarla... Devo ignorare l'istinto>> risposi io. <<Non è facile>> mi ammonì mio fratello. <<Devo riuscirci... Non ho scelta... Lei non ha colpa>> risposi girandomi a guardarlo. <<Ti fa onore il fatto che vuoi ignorare l'istinto per starle vicino... Ma anche tu avrai bisogno di aiuto>> disse Chris con un sorriso triste. <<E' stata anche morsa da uno di quei bastardi, è appurato... Quindi dovranno toglierle le tossine... E resterà qualche giorno priva di sensi, come è successo a te... In quei giorni ti aiuteremo ad avvicinarti a lei, dovrai riuscire a toccarla senza mai ritrarre la mano>> aggiunse lei. <<Cosa le faranno? Per togliere le tossine, intendo>> chiesi io... Ero preoccupato per lei. <<L'ho già detto a lei una volta... Adesso lo dico a te... E' meglio non sapere cosa siamo costretti a fare in questi casi>> disse lei triste. Non feci altre domande, forse era meglio non sapere. <<Sei pronto agli sguardi preoccupati degli altri?>> chiese Nicola... Mi ero dimenticato che, arrivando prima di noi, tutti sentiranno l'odore del vampiro su di lei. <<Non lo so... Non ho le forze di affrontarli>> ammisi. Nicola mi si parò davanti, bloccandomi la strada. <<Ascolta>> disse mettendomi le mani sulle spalle. <<So che mi sono comportato male con voi, cercando di dividervi>> ammise lui alla fine. <<Cosa ha fatto?>> chiese Giovanni, innervosito da questa storia... Stefano lo bloccò con una mano. <<Ma Stefano ha ragione... Non posso costringerti ad una vita da solo perché era il volere di nostro padre... Io non sono lui e ormai del branco resta ben poco... Dovremo ricostruirlo da capo e queste stupide regole non serviranno a niente... Cambiamo tutto... Cambierò anche io, te lo prometto... Non voglio perderti di nuovo>> disse lui... Feci fatica a trattenere le lacrime... Lo abbracciai, era l'unica cosa che avevo bisogno di sentire in quel momento. Sapere di avere l'appoggio di entrambi i miei fratelli era fondamentale per me. Tornammo a casa un'oretta dopo e, come avevamo previsto, tutti mi guardavano per capire la mia reazione... Avevano percepito tutto. Salii subito al piano di sopra, non volevo parlare con nessuno... I miei fratelli avevano campo libero su cosa rispondere. Aspettai ore prima che i medici del branco uscissero dalla stanza dei miei genitori... Ma io aspettai li, seduto davanti la porta. Quando finalmente uscirono, si bloccarono vedendomi... Alcuni bisbigliarono un mi dispiace e poi sparirono al piano di sotto. Solo uno rimase per parlarmi, ma era visibilmente imbarazzato. <<Come sta?>> chiesi alla fine... Ero stanco, volevo solo vederla. <<Stabile... Ma ha perso molto sangue tra il morso, la procedura per togliere le tossine e... Sai di cosa parlo>> disse grattandosi la nuca... Lo stupro... Non lo voleva dire. <<Lo stupro>> sospirai io. <<Già... Ha solo bisogno di riposo, noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo... E mi dispiace per quello che è successo>> disse lui velocemente. <<L'ho sentito fin troppe volte... Posso entrare?>> chiesi io alla fine... La mia voce era spenta... Ero stanco di dover lottare per tutto... Volevo solo un po' di tranquillità. <<Falle compagnia... Parlale ogni tanto... La aiuterà a non sentirsi sola e a superare tutto>> mi disse lui comprensivo... Poi andò via. Così entrai nella stanza, Bianca era pallida e tremava dal freddo... Ma non potevo trasformarmi e non avevo abbastanza autocontrollo per farlo senza impazzire... Così mi limitai a sedermi ai piedi del letto... Provai ad avvicinare la mano a lei, a toccarle la gamba... Ma la ritrassi a metà... Era maledettamente difficile... Ma avrei passato così i prossimi giorni se necessario... Dovevo superare questo ostacolo per poterla aiutare a superare il trauma.

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Amore Proibito
WerewolfBianca, una ragazza semplice che vive in un mondo che non la accetta. Il branco che la ospita non è ben disposto ad averla nel territorio ma lei ha un compito da quando vive con loro: tenere al sicuro il giovane Alpha che li guida. Andrea, diventato...