capitolo 18

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Nella foto Bianca

Pov. Bianca

Un'altra settimana è passata... Questa volta, però, avevo più consapevolezza di ciò che succedeva intorno a me... Sapevo quali erano i sentimenti di Andrea verso di me, sapevo cosa pensava e sapevo quali erano le sue paure... E' stata dura uscire alla luce del sole e non poterlo stringere a me... E' stata dura fingere di non provare niente l'uno per l'altra davanti agli altri... E' stata dura vedere le ragazze che ci provavano con lui, che provavano ad attirare la sua attenzione, e non fare niente per impedirlo... Sapevo che lui le avrebbe rifiutate tutte, sapevo che non mi avrebbe mai fatto questo torto... Ma era gelosia, la mia... Loro potevano provarci spudoratamente mentre io dovevo aspettare di diventare qualcuno all'interno del branco anche solo per poter considerare l'idea di una nostra unione. In compenso, a casa mia, passavamo tutto il tempo insieme... Non c'era niente che non facessi con lui, eccetto andarci a letto... Se avessero sentito il suo odore persistente su di me avrebbero capito tutto... E lui non voleva saperne... Passammo le giornate a parlare... Mi raccontò dei suoi genitori... Del fatto che non abbia mai conosciuto suo padre perché è stato ucciso poco prima che lui nascesse... Mi raccontò di Nicola e Stefano, di quel poco che ricordava... E dovetti resistere all'impulso di dirgli tutta la verità... Non era ancora il momento e lui non aveva alcun seguito. Era da un po' che mi chiedeva della mia famiglia e, dopo tanto tempo, decisi di rispondere alla domanda che mi faceva spesso.<<Te la senti di parlare della tua famiglia?>> mi chiese lui distraendomi dai miei pensieri... Era arrivato il momento che temevo... Quello in cui vuotavo il sacco e raccontavo tutto di me... E la paura che non mi accettasse era sempre più reale.<<Che dire... Quando io e mio fratello siamo nati i nostri genitori stavano ancora insieme anche se mio padre non dormiva mai a casa con noi... Non so bene il motivo... Si volevano bene e ne volevano a noi... Poi non ricordo di preciso cosa successe, ma litigarono pesantemente... Probabilmente perchè mio zio doveva venire a vivere da noi e mio padre non voleva... Non appena mio zio si trasferì a casa nostra mi ricordo che mio padre non venne più a trovarci e mia madre scoprì di aspettare Sophia... Ma era chiaro anche a me e a mio fratello che non era una gravidanza che avevano progettato... Che volevano realmente... Quando mia sorella nacque mia madre iniziò ad allontanarsi da noi... Non passava molto tempo in casa e noi stavamo con mio zio tutto il giorno. Dopo due mesi dalla nascita di mia sorella, mia madre e mio zio litigarono e lui uscì di casa con mia sorella per una passeggiata per calmarsi... In casa restammo io, Toby e mia madre. Ad un certo punto sentii un' esplosione e poi il vuoto... Quando mi svegliai stava bruciando tutto... Ero sola e sentivo fuoco e calore ovunque... Non so con quale forza mi alzai per cercare mio fratello e mia madre, solo che ero troppo debole e caddi dopo poco. Quando i soccorsi arrivarono pensavo di essere rimasta sola... Non aprii bocca, pensavo di aver perso tutti... Mi portarono in ospedale dove c' erano anche mio fratello, intubato in uno dei letti, e mio zio con mia sorella in braccio. Io e Toby eravamo messi malissimo, se siamo ancora vivi è un miracolo... Mia sorella si è salvata solo perché non era in quella casa. Non appena si svegliò anche mio fratello, ci dissero che nostra madre era morta... Mio padre, invece, non lo vidi mai più. L' unica cosa che ci è rimasta è un foto dei nostri genitori che mio zio custodiva gelosamente >> dissi piangendo al ricordo di ciò che accadde.. Era la prima volta che parlavo di mia madre a qualcuno... Mentre parlavo mi sono appoggiata al suo petto e lui iniziò a stringermi di più a se, come se quel contatto potesse proteggermi dai ricordi... Ma lo apprezzai tantissimo.

Pov. Andrea
Mentre mi raccontava della sua famiglia, mi sentivo impotente... I ricordi erano dolorosi quanto i miei, se non peggio... Lei era in quella casa durante l'esplosione... Lei rischiava di non vedere più la luce del sole... Invece ha combattuto... Ha combattuto per la sua famiglia, per cercarli... Lei è una guerriera, anche se non lo sa... Lei è una delle persone più forti che abbia mai conosciuto. Continuò a piangere per diverso tempo dopo aver finito di raccontare il suo passato... Io non la disturbai... Non so da quanto non parlasse dei suoi genitori, dell'accaduto... Non so da quanto si tiene tutto dentro... So solo che aveva bisogno di sfogarsi, aveva bisogno di qualcuno che la sorreggesse durante quel suo momento di fragilità... E io ero quel qualcuno... O almeno credo di esserlo stato. Alla fine si addormentò tra le mie braccia, mentre la coccolavo per farla smettere di piangere... La portai nella sua stanza e la misi a letto... Uscii chiudendo la porta alle mie spalle, aveva bisogno di riposare.

<<Tutto bene?>> mi chiese Giovanni seduto al tavolo della cucina... Annuii... Faticavo a formulare una frase dopo averla vista crollare in quel modo. <<Abbiamo sentito qualcuno piangere>> aggiunse subito dopo. <<Tu hai sentito qualcuno piangere... Io mi sono affidata al tuo udito>> rispose stizzita Sophia. <<Bianca... Mi ha raccontato dei suoi genitori... Mi ha raccontato di come avete perso vostra madre>> risposi io, vedendo che non mi avrebbero lasciato in pace. <<Adesso come sta?>> chiese lei, preoccupata per la sorella.<<Adesso sta dormendo... Non disturbiamola>>dissi allontanandomi dalla porta della sua stanza. <<Almeno lei ha qualche ricordo di nostra madre... Sa chi deve piangere... Io non l'ho mai conosciuta, ero troppo piccola per ricordare... L'unica cosa che ho è una foto che ci ha lasciato nostro zio quando siamo arrivate qui>> disse Soph, seccata del fatto che non la conoscesse. <<Ne ha parlato anche Bianca... Qual è la foto in questione?>> chiesi curioso... Soph andò nella sua stanza a prendere un porta foto e me lo mostrò... Non riuscivo a credere ai miei occhi... <<Sophia... Chi è lui? >> chiesi io... Non sapevo dire cosa provassi a rivedere quel volto... <<Nostro zio ci ha detto che è nostro padre... Perchè?>> rispose lei. <<Andre tutto bene? Sei pallido>> disse Giovanni, preoccupato... <<Non può essere vero... Lui->> dissi indicando la foto <<Era uno dei beta di mio padre>>.

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