Nella foto Federico
Pov. Giovanni
Ci aggirammo intorno alla casa di Lucas evitando di essere notati e alla fine decidemmo di entrare dalla finestra... Secondo Andrea, se fossimo entrati dalla porta Marta ci avrebbe bloccati subito... Quella donna sembra essere succube del volere del marito. Entrati nello studio, iniziai a guardarmi intorno... Era come se volesse ostentare il potere a tutti i costi. Andrea mi portò subito dove aveva visto la porta, ma era coperta da un quadro... Iniziammo a spostarlo evitando di fare troppo rumore. Una volta liberato il passaggio, cercammo di aprirla... Ma era chiusa a chiave... Andrea tirò un sospiro di frustrazione e si passò una mano nei capelli. <<E adesso cosa facciamo?>> chiese lui in un sussurro. <<Portami una forcina per capelli>> dissi io sicuro. Non ricevendo risposta da lui, mi girai a guardarlo... Mi stava fissando confuso, come se avessi detto la cosa più stupida del mondo... <<Quando ero nel branco di mio padre, capitava spesso che rimanessi chiuso in uno sgabuzzino... In realtà ci vivevo li dentro... Avevo una forcina per capelli e imparai ad usarla per aprire la porta>> dissi io alzando gli occhi al cielo e ritornando a guardare la porta. <<Non commento>> disse lui allontanandosi e uscendo dallo studio.
Ritornò dopo qualche minuto con la forcina in mano... E uno sguardo dubbioso stampato in volto... <<Ti capisco... Anche io pensavo non avrebbe funzionato la prima volta>> dissi ridendo. Mentre mi stavo avvicinando alla porta per aprirla, sentimmo la voce squillante di Marta dare il bentornato a Lucas... Guardai Andrea preoccupato che si avvicinò immediatamente al quadro e iniziò a spostarlo. Io lo seguii a ruota e alla fine coprimmo nuovamente la porta e ci fiondammo fuori dalla finestra... Non dovevamo farci scoprire e così è stato. <<Ritorneremo questa notte, quando tutti staranno dormendo>> dissi nascondendomi insieme al mio Alpha dietro dei cespugli. Lui annuì con sguardo vuoto. E' evidente che sperava di poterla riabbracciare subito.
Pov. Bianca
Lucas è tornato più volte durante la giornata a portare del cibo, o almeno qualcosa di pseudo-commestibile, a Nicola e Stefano... Penso lo facesse per farmi patire la fame visto che i due fratelli mi avevano confidato di non aver mai visto tutto questo cibo in così poco tempo. Mentre stavano finendo di mangiare, entrambi si bloccarono... Nicola iniziò a fiutare l'aria e Stefano strinse i pugni. <<Andrea ti sta cercando... Presto sarai libera>> disse Nicola con una punta di stizza nella voce.<<Come lo sai? >> chiesi con voce stanca... Avevo passato gran parte della giornata a cercare di liberarmi dalla corda... Il risultato era stato una fame pazzesca, una stanchezza mai provata prima e polsi e caviglie ferite dalla corda... Ottimi risultati, insomma. <<Sento il suo odore provenire da sopra... Sono sicuro che sta cercando te anche se ancora non sa che sei qui>> disse lui ricominciando a mangiare. <<Come fa a non sapere che sono qui? Voi non avete un olfatto fuori dal comune?>>chiesi stanca e irritata di tutta questa situazione. <<Semplicemente per ora non sente il tuo odore perché troppo è debole... Tu sei troppo debole... Se diventerai un lupo si rinforzerá ma fino ad allora potrai stare ad aspettare... Noi, invece, siamo troppo deboli per essere percepiti da lui>> disse Stefano con un odio nella voce che non mi sarei mai aspettata, nonostante i nostri battibecchi. A quel punto mi zittii, era ovvio che la mia presenza non fosse gradita qui. <<Lascialo stare... E' nervoso... Devi capire che noi siamo rinchiusi qui da quindici anni e queste catene non si aprono neanche a pagarle... C' è un macchinario che le apre e noi non sappiamo dov' è... Il fatto che Andrea stia cercando te e non noi lo fa infuriare>> disse Nicola, cercando di giustificare il comportamento del fratello... Mi dispiace per loro e infondo hanno ragione, se dovessi essere nella loro stessa situazione anche io sarei arrabbiata... L'unica cosa che posso fare è sperare che arrivino presto e che ci salvino tutti e tre.
Pov. Andrea
Tornammo a casa di Bianca ad aspettare che scendesse la notte... Era evidente che ero nervoso, continuavo a girare per casa torturandomi le mani e pensando a qualsiasi cosa potesse andare storta... Ero sicuro che fosse in quel seminterrato... Non so perché ne fossi sicuro, ma era come se fosse una delle mie maggiori certezze... Che sia questo il legame di cui tutti parlano? Non lo so... Ma spero che questo mio sesto senso abbia ragione e non mi faccia girare come uno scemo mentre Bianca è in pericolo. <<Calmati... Siediti... Respira>> disse Giovanni tirandomi verso il tavolo e costringendomi a sedermi... Dovevo averlo innervosito con il mio continuo girare. <<Scusa... E' che temo che le abbiano fatto del male>> ammisi io passandomi una mano nei capelli... O almeno ci provai visto che venni bloccato. <<No... E' un tic nervoso che mi irrita particolarmente>> disse il mio beta. <<E sta tranquillo... Andrà tutto bene... Lei starà bene>> aggiunse cercando di tranquillizzarmi. Continuò a dirmi ciò che avevo bisogno di sentire... Forse per calmarmi o forse per distrarmi... Ma funzionò... Almeno finché non sentimmo suonare il campanello. Sophia si fiondò ad aprire senza neanche controllare chi fosse alla porta... Prima che potessi anche solo sgridarla per questa sua negligenza, mi accorsi chi era che aveva suonato... E mi bloccai, proprio come fece lei. <<Si può sapere chi è alla porta?>> chiese Giovanni avvicinandosi a noi... Quando lo vide restò scioccato anche lui... Ma penso che ne io ne Sophia saremmo riusciti a riprenderci tanto facilmente... Lui era li, davanti la porta ad aspettare che lo facessimo entrare.

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Amore Proibito
LobisomemBianca, una ragazza semplice che vive in un mondo che non la accetta. Il branco che la ospita non è ben disposto ad averla nel territorio ma lei ha un compito da quando vive con loro: tenere al sicuro il giovane Alpha che li guida. Andrea, diventato...