Scendiamo dall'auto e con molta audacia le prendo la mano invitandola a seguirmi in casa. Per prima cosa mi appresto ad accendere le luci per evitare di inciampare su qualcosa e farci male, perché mi capita spesso di lasciare varie cose sparse per casa e poi di dimenticarmene completamente. Dopo esserci tolte le giacche entrambe, dico ad Eva di sedersi sul divano, intanto io vado in cucina e prendo due calici e una bottiglia di vino rosso. Anche se è tardi e abbiamo già bevuto abbastanza durante la cena, decido comunque che è una buona idea anche perché l'alcool ha la capacità di farmi rilassare e in questo momento ne ho decisamente bisogno. Torno da Eva con il vino e la porgo un calice. È evidente che non se lo aspettasse perché mi guarda con un'espressione sbigottita. "Tesoro non posso bere altro vino, devo guidare" mi dice con tono dispiaciuto. "Dai, solo un sorso, non farmi bere da sola" le chiedo con la faccia da cucciolo. "Perché non riesco mai a dirti di no?" Chiede più a se stessa che a me. Rido compiacendomi del potere di persuasione che ho su di lei. Verso del vino nel suo bicchiere e faccio lo stesso nel mio. Brindiamo facendo tintinnare i calici ma ad un certo punto mi vengono in mente le parole che mi ha detto poco fa in macchina. "Ti posso chiedere una cosa?" Le chiedo anche per spezzare il silenzio che si era creato. "Certo" mi risponde lei. "Prima in macchina hai detto che nonostante la differenza d'età, hai deciso di darci una possibilità". "Si" afferma lei. "Con darci una possibilità intendi che continueremo a frequentarci come già facciamo o che potremmo essere qualcosa di più?" Finisco di fare la domanda e lei beve un altro sorso di vino. Evidentemente non si aspettava che le chiedessi una cosa del genere. Ad un tratto la sento chiedermi: "Tu cosa vorresti?" "Così non vale!" Ribatto scherzando e mettendo il broncio. "Te l'ho chiesto prima io". Eva mi guarda per un attimo che sembra interminabile e poi succede tutto troppo velocemente. Lei posa il bicchiere sul tavolino, prende anche il mio e lo mette accanto al suo. Un secondo dopo sento le sue labbra premere contro le mie e la sua lingua chiedere accesso nella mia bocca. Non glielo nego e così le nostre lingue si scontrano in una danza senza fine. Ad un tratto si stacca dalle mie labbra e inizia a lasciarmi dei morsi sul collo per poi leccarli. Io ansimo sotto ogni suo tocco, non riesco a trattenermi. La voglio ora, qui. Cerco di invertire i ruoli ma mi ritrovo ancora più sottomessa a lei, infatti mi blocca facendomi stendere sul divano e mantenendomi i polsi con una mano. Si ferma per un attimo e mi guarda negli occhi dicendomi: "Io voglio questo, e tu?" "Anche io". E dopo esserci scambiate un sorriso complice, si avventa di nuovo sul mio collo facendomi emettere dei gemiti incontrollati. Mi sfila la maglia e inizia a lasciarmi una scia di baci dal collo fino all'orlo del reggiseno. Succhia, lecca e bacia ogni centimetro della mia pelle e io vado a fuoco sotto il suo tocco. La voglio adesso. Mi abbassa lentamente le spalline del reggiseno e mi bacia le spalle, scendendo piano con le mani fini a cingermi i fianchi; risale altrettanto lentamente e mi sbottona il ferretto del reggiseno, lanciandolo via. Divento quasi viola dalla vergogna e tento di coprirmi con le mani, ma lei prontamente me le blocca. Con la mano libera traccia il contorno dei miei seni e poi comincia a torturare con due dita un capezzolo. Non riesco a trattenere i gemiti di piacere che la incitano ad aumentare il ritmo di questa crudele danza. Mi lascia andare le mani e avvicina le sue labbra al capezzolo libero continuando però a torturare l'altro. Sussulto al contatto delle sue labbra sulla mia pelle e mi viene la pelle d'oca per il piacere. Non ho mai provato delle sensazioni così forti prima d'ora. Dopo vari minuti, abbandona i miei capezzoli e inizia a tracciare un percorso con la lingua fino al bordo dei miei jeans, lì si ferma e mi guarda degli occhi quasi a chiedermi il consenso. Le faccio cenno di continuare e così mi sfila prima le scarpe e poi i pantaloni. Mi fissa l'intimità e mi dice:"Vedo che le mie attenzioni ti fanno piacere, sei completamente bagnata" e mi rivolge un sorriso molto compiaciuto. Mi copro la faccia con le mani per la vergogna ma Eva me le sposta e ribatte:"Tesoro non devi vergognarti, mi fa molto piacere sapere che ti faccio questo effetto. È una cosa molto positiva". Le sorrido timidamente e lei mi allarga le gambe e ci si pone in mezzo. Gioca con i miei slip e di tanto in tanto mi sfiora la pelle con le dita facendomi tremare sotto il suo tocco. Lentamente si abbassa tra le mie gambe, fino a che riesco a sentire il suo respiro sulla mia intimità. Una sensazione di forte piacere e calore mi si diffonde nel bassoventre e mi scappa un gemito. Il mio respiro è sempre più affannato mentre lei non stacca i suoi occhi dai miei e mi bacia l'intimità da sopra gli slip. "Hai un odore fantastico, mi fai venire voglia di mangiarti tutta" mi dice e inizia a leccare i miei slip in corrispondenza del clitoride. Gemo in modo incontrollato e immergo le mie mani nei suoi capelli. Sembra molto compiaciuta dalla reazione che ho avuto e infatti alza il volto per un attimo dicendomi:"Sei pronta per godere come mai prima d'ora?"
![](https://img.wattpad.com/cover/68981213-288-k642504.jpg)
STAI LEGGENDO
Passion
RomanceMarina, 19 anni, è una normale adolescente che frequenta l'ultimo anno del liceo. Eva, 35 anni, primario di ortopedia. Le loro vite verranno completamente scombussolate dopo il loro primo incontro. Come lo affronteranno? [ATTENZIONE: CONTENUTI FOR...