CAPITOLO DODICESIMO

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La villa di Howard era immensa, con candele e luci nell'atrio ornati Di pietre preziose, che risplendevano come fossero stelle.

Andreas mi guidò verso un uomo sulla quarantina con gli occhi verdi infossati e i capelli diradati da una precoce alopecia.

"Howard amico mio, lascia che ti presenti una mia amica"
L'uomo mi guardò accigliato e gli porsi la mano, che lui come un perfetto galant'uomo, baciò.

"È un piacere" feci sorridendo.

"Anche per me" rispose allegramente

"È veramente una bella festa, Howard questa volta ti sei superato " si complimentò Andreas

" Sei il solito, sai perfettamente come compiacermi con i tuoi complimenti" rise Howard.

Non potei non fare una smorfia, quando vidi che il padrone di casa aveva tre denti d'oro in bocca al posto di quelli naturali.

Con la coda dell'occhio scorsi gli invitati radunarsi nella stanza adiacente.

"È il momento di ballare" avvertì l'uomo, scostandosi per farci procedere.

Andreas non mi aveva ancora presentato nessuno in grado di aiutarmi con Lucas ed ero preoccupata.

Lui come avesse percepito il mio pensiero, mi sussurrò:

"Sta tranquilla dopo parlerò con Howard, mi deve dei favori e sono sicuro che ti aiuterà in qualche modo"

Sospirai sollevata.

Quando entrammo nella sala da ballo, rimasi incantata; pareti color oro, un parquet lucente che rifletteva la luce dell'enorme candelabro sopra le nostre teste.
E un palco, dove una cantante con la sua band stava per iniziare a cantare.

"Vuoi ballare?" Chiese Andreas sorridendo.

"Certo, però che sono una frana, ti avviso" mi coprì la bocca con la mano, imbarazzata.

Molte coppie li vicino chiacchieravano animatamente, e casualmente Jason e Joanne erano proprio alla nostra sinistra.

Notai come lui la guardava e il modo in cui la sua mano scorreva sulla sua schiena.

Quella troia, è andata a letto pure con lui, pensai.

Perché ero arrabbiata? Jason per me non era nulla, constatai confusa .

La donna iniziò a cantare le prime note di - Hallo di Adele-
Cinsi il collo di Andreas con le braccia e lui mi accarezzò la vita.

Era come un sogno trovarsi li, in quel momento fra le braccia di un uomo bellissimo e con una canzone così bella a fare da sfondo.

"Stai andando bene" sussurrò al mio orecchio.

In quel momento però qualcuno ci urtò.

Erano Jason e la poco di buono.
Si avvicinarono

" Ci scambiamo le ballerine? "

La mia bocca era aperta a O.
Andreas mi guardó come a cercare una risposta nel mio sguardo.

Jason non attese, e mi prese per il braccio, mentre con l'altra mano scostó Joanne verso Andras.

E così in men che non si dica ero fra le braccia dell'uomo che odiavo.

Lo guardai di traverso, e lui mi sorrise.
"Non guardarmi così!" Esclamò con noncuranza.

"E come dovrei guardarti, visto che appena poche ore fa mi hai minacciata?" Risposi mesta.

"Ci sono poche persone in grado di farmi perdere la pazienza cara Lois, e tu sei una di queste"

"Hai sempre detto che ti dovevo stare lontano, e come mai hai voluto ballare con me?"

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