CAPITOLO TRENTADUEESIMO

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"Ho tentato di celare l'oscurità che traspare dai miei occhi,  quella che a prima vista sembra dolcezza non è altro che crudeltà.
Una piccola luce arancione che brilla sulle montagne scure e alte, 
una candela accesa in una coltre di tenebre che mi ricorda che ho qualcosa di umano.
Flebile speranza che sta svanendo,
si fa sempre più opaca,
fino a scomparire nel nulla. 
Sento freddo.
Male gioioso e vivo che si insinua nel cuore,  
che tenta e inganna, 
Ti volto le spalle, 
Non puoi nutrirti del mio dolore, 
Quella luce mi basta per risalire,  non mi sottovalutare,
la tua voce silenziosa e convincente,
sinuosa come un serpente. 
Mi ha indotto al male, 
spacciandolo per bene,  
ho ricommesso molti sbagli
ma come vedi, 
io torno sempre sui miei passi,
finché la luce brilla. 

Il filo che unisce la vita e la morte è sottile,  basta un niente che lo può spezzare. 
Un'anima oscura di sofferenza ,
la prende,
la divora nel suo intento di liberarsi,  aumentando il suo male.
Lui vuole
Lui pretende
Non ti prometto niente,  
nessuna strada da seguire, 
nessun orma da confrontare,
niente voci rivelatrici .

Solo io e la Luce.

La voce dell' anima si ribella,  la mente tace.

Annaspo nella neve che si intrufola vendicatrice nelle mie ossa,  contemplo il mio respiro nel freddo.
Gelo nel mio Gelo. 
Piango tra le mie Lacrime. 
Faccio del Male per il mio Male!
Chissà se sei vero, 
lassù ora mentre guardi tutto il mondo, 
E mi degni di un'occhiata. 
La puoi sentire la mia sofferenza?  Vorresti prendere tra le mani quello che rimane del mio essere trucidato e renderti conto che cosi non posso andare avanti? ?
Sono solo una donna."

"Vi siete svegliate finalmente"

Nicolas.

"Maledetto! Tu e Jason cosa avete in mente?" Dissi digrignando i denti

Una fragorosa risata echeggiò in quelle pareti metalliche.

"Be' se volete proprio saperlo, entrambe non sopravviverete"
Il suo tono era calmo e asciutto.

Il gelo mi penetrò fino all'anima.

"Ma io ti spacco la faccia!"
Brenda si dimenò frenetica, senza tregua.

Dal rumore dei passi compresi che  gli si stava avvicinando.

"Solo il tuo corpo vivrà, la tua anima invece sarà data in pasto alle bestie dell'inferno, perciò non ti agitare conserva le energie!" Sentii Brenda deglutire rumorosamente.

"Che razza di malati siete? Lasciateci andare!" Urlai alzando la testa del letto di marmo dove mi avevano legata.

Nicolas rise di nuovo e mi si fece vicino.

"Povera Lois, tu invece morirai"

Percepi la sua mano sulla mia guancia e istintivamente gli sputai in faccia.

Subito dopo mi colpì un violento ceffone che mi fece girare il capo.

"Stupida sgualdrina"

Immediatamente un forte dolore alla testa mi coprì e il sapore metallico del sangue mi pizzicò la punta della lingua.

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