capitolo dieci

9.6K 295 6
                                    

CAPITOLO DIECI

FRANCESCA

Avevo lo stomaco in subbuglio, e non solo per la gravidanza. Rabbrividii a quel pensiero. Non ci avevo ancora fatto l'abitudine e pensarlo era ancora troppo dolorosa. Era ancora troppo dolorosa la verità e ogni volta che ci pensavo mi sembrava di ricevere una pentolata in faccia.

Alzai lo sguardo e il mio cuore si fermò. Era in ritardo e avevo iniziato a pensare di essermi comportata di nuovo da stupida, di essermi illusa.

Ma lui era venuto, e questo gli faceva guadagnare parecchi punti. Più di quanti fossi intenzionata a dargliene.

" Ehi" salutò impacciato avvicinandosi e sedendosi davanti a me, passandosi nervosamente una mano fra i capelli.

" Ehi" sussurrai posando la tazza di te ancora troppo bollente.

Continuammo a fissarci per imbarazzanti minuti, io troppo confusa e impaurita per parlare e lui... non lo so, ma credo che i sentimenti fossero gli stessi.

Presi coraggio. " Grazie per essere venuto"

" Volevo"

E altri secondi imbarazzanti....

" E così... ne sei sicura?"

Sospirai e annuii, tirando fuori dalla borsa il secondo test per  passandoglielo. Questa mattina ne avevo provato a fare un altro, per assicurarmi che non avesse sbagliato quello della sera prima. Ma purtroppo ero decisamente incinta.

Manuel continuò a fissare il test e alla fine me lo ripassò.

" Hai... hai intenzione di.. abortire?" domandò scettico e sentii le budella contorcersi.

Come poteva solo pensare che potessi uccidere una vita, anche se era ancora un microbo, dai calcoli ero solo alla terza settimana.

" No" ero scandalizzata e Manuel se ne accorse, cercando di blaterare qualcosa che non capii.

"Ok... e... cosa vuoi fare?"

Mi passai una mano sui capelli e mi trattenni dal rispondere in maniera brusca. Sentivo la tensione e la paura e se uno dei due si innervosiva anche l'altro lo avrebbe fatto. Dovevo mantenere la calma.

" Non lo so" ammisi, alzai gli occhi per incontrare i suoi, di un perfetto azzurro in quel momento. Cambiavano colore in base alla luce, magari era per quello che mi piacevano tanto. " Ho paura Manu"

" Anche io. Ma ti do la mia parola che non ti lascio sola"

Sorrisi istintivamente e gli stinsi la mano. " Ti ringrazio"

" Il casino l'ho fatto anche io. Devo assumermi le mie responsabilità"

" Da quando sei così maturo? E il non voglio relazioni serie che fine a fatto?"

E poi eccola la frase che cambiò la mia giornata. "Per una come te potrei cambiare idea"

Sgranai gli occhi e rimasi a bocca aperta. Dovevo rimanere incinta per avere una relazione seria con Manuel?

Bastava dirmelo!

Si sporse verso di me e mi baciò delicatamente sulle labbra per poi passare a qualcosa di più intenso.

" Chi altro lo sa?" mi chiese staccandosi e lasciandosi un senso di vuoto.

Sospirai e bevvi un sorso di te. " Tu e Noemi. E non voglio che nessuno a scuola lo scopra"

Manuel mi guardò torvo. " Sai che prima o poi lo verranno a sapere, ciò la..."

" Diventerò grassa e cicciona. La mia pancia entrerà prima di me!" sbottai infine, già orripilata all'idea. Non ero mai stata una fissata con la linea, ma la mia mi piaceva e questa gravidanza non le avrebbe di certo giovato.

L'errore Più Bello Della Mia VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora