capitolo trenta

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Capitolo 30

Manuel

Non avrei mai pensato che mi sarebbe piaciuto tanto essere papà. Era la cosa migliore che mi fosse mai capitata. 

Mi faceva pensare che infondo non ero un buono a nulla e che qualcosa di buono ero in grado di farlo. 
Francesca era sempre esausta, ma cercavo di non fargliela pesare troppo. 

Quando Patrizia, a metà estate, mi aveva scritto mi ero sorpreso: voleva incontrare me e Francesca e conoscere nostro figlio. 

Francesca aveva iniziato ad urlare appena glielo avevo detto, dando non so di quanti "quella troia" rivolti a Patrizia, ma alla fine aveva accettato. 

Non era andato bene, ma nessuno aveva ucciso nessuno. Bhe, Francesca lo stava per fare quando aveva preso in braccio Nicolò, ma vi assicuro che lei è ancora viva e vegeta.

Francesca mi costringeva a leggere ogni sera a Nicolò mentre lei cucinava, ma non mi lamentavo molto, mi piaceva. 

Aveva detto che voleva fargli amare i libri, non so se ci sarebbe riuscita, ma avevo scoperto che i libri piacevano a me!

Wow! Quella ragazza sapeva veramente tirare fuori il meglio di me!

Era riuscita anche a farmi comprare un abito e a fare shopping con lei!

La amavo, non c'era nessun dubbio in merito. Sapevo che avevo trovato l'amore, e sapevo che non avrei permesso a nessuno, me stesso per primo, di fare in modo che a noi due succedesse quello che era successo ai miei genitori. 

Bhe, riguardo mio padre. Viola stava divorziando da lui. 

Si erano separati, si sarebbero visti solo per crescere Davide, e, indovinate cos'ho scoperto? Mio padre ha tradito Viola durante la gravidanza!

Mi dispiace per lei, mi stava veramente simpatica, ma mia madre ha definitivamente mandato a cagare mio padre e ha detto a Viola di andare a vivere con lei mentre cerca una casa. 

E, in base al contratto prematrimoniale, Viola avrà metà dei beni di mio padre (compresa l'eredità!). Ben gli sta a quel bastardo. 

*

Era agosto quando divenni fratello maggiore.

Ci chiamò mia madre dall'ospedale in cui aveva portato Viola, e di cui di mia padre non c'era traccia. Non mi sorpresi per nulla, e mi chiesi se alla mia di nascita ci fosse stato. Ma non volevo indagare, sarei rimasto sicuramente deluso. 

Davide era bellissimo, non quanto Nicolò, ma per sua fortuna non aveva preso nulla da mio padre. Era tutto Viola. 

Dai, tirate le somme ed escluso quel coglione di mio padre, potevo dire di essere felice della mia vita. 

L'errore Più Bello Della Mia VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora