capitolo trentadue

7K 260 3
                                    

è il gran giorno. E sono in ansia. 

Mai stata più in ansia di così, e allo stesso più felice. 

Sposare Manuel, mi sembrava così surreale. Noemi aveva pensato di invitare Patrizia per farle rodere lo stomaco mentre io e Manuel pronunciavamo il si, ma avevo pensato che anche per lei era troppo. 

La faccia che aveva fatto quando aveva scoperto tutto era più che sufficiente, anche se un pochino mi dispiaceva per lei. 

Noemi entrò nella saletta della chiesa dove mi stavo preparando, mentre gli invitati finivano di sistemarsi. " Allora, Nico è con tua madre, lo sta cambiando, mentre Davide si è rigurgitato sula maglietta e allora ti porterà le fedi con i pantaloni eleganti e la canottiera con Winnie the Poo"

Sorrisi leggermente, ma non ero per niente agitata. Sapevo dentro di me che sarebbe andato tutto bene.

" E comunque... wow, sei bellissima!" esclamò abbracciandomi da lontano, o avrebbe stropicciato entrambi i nostri vestiti. 

Lei aveva messo un abito rosso con uno scollo a cuore e una gonna cortissima. Non mi sarei meravigliata se lei e Simone fossero spariti dalla cerimonia per un po. 

La porta si aprì ed   entrò la mamma con un abito verde più lungo dietro e con Nicolò in braccio, che giocava con i suoi occhiali da sole. 

Le andai incontro e presi Nicolò in braccio. Era così difficile stare lontana da lui. Gli stampai un bacio in fronte. " Ciao amore! Oggi mamma e papà si sposano!"

Naturalmente sapevo che era troppo piccolo per capire.

Mamma mi accarezzò le spalle. " Amore, sono venuti a mandarmi a dirti che la sposa deve fare il suo ingresso!"

Annuii e feci un respiro profondo, prendendo il bouquet e dando altri tre bacio al mio bimbo. Per il momento era identico al suo papà,  e questa era una cosa positiva. 

" Ok, inizia ad andare Noemi" esordì mia madre, poi guardò me. " Tuo padre e Carlo sono fuori dalla porta che ti aspettano"

Annuii e uscii, trascinando dietro di me lo strascico. Quando li vidi e mi accorsi che mio padre aveva gli occhi lucidi lo abbracciai. " Ti voglio bene papà"

Lui mi abbracciò forte e mi prese sotto braccio. 

Andai ad abbracciare anche Carlo. " Sappi che se ti ferisce non esito un secondo ad ucciderlo"

Sorrisi dolcemente prima di fare un lungo respiro. 

La musica aveva già iniziato a suonare e quando percorsi la navata si erano alzati tutti. Ero così elettrizzata! 

Alzai gli occhi su Manuel... e miseria quanto era bello! 

Papà mise la mia mano in quella di Manuel, lanciandogli uno sguardo di avvertimento, e poi andò a sedersi accanto alla mamma e a Giulia.

Non volevamo che fosse una cerimonia lunga, con due neonati non puoi rischiare di farla durare un'ora, ma avevamo optato per una mezzoretta, e il momento di dire il "Si" era arrivato. 

Il prete fece il solito "Vuoi tu" 

ed entrambi, senza la minima esitazione, rispondemmo di si. 

" E ora puoi baciare la sposa"

Manuel mi attirò a se e mi baciò come il giorno in cui era nato Nicolò.

Appena firmammo i documenti percorremmo insieme la navata, e quando uscimmo dalla chiesa venimmo inondati dal riso!

Quello, è di sicuro il mio secondo giorno preferito. Il primo rimane ancora la nascita di mio figlio. 

L'errore Più Bello Della Mia VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora