capitolo trentuno

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Quel giorno mi alzai alle cinque per via di Nicolò, e poi non riuscii più ad addormentarmi.
Nicolò aveva sempre bisogno di attenzione e se non ci fosse stata mia madre probabilmente sarei impazzita.
Il lato positivo di quella facce do?  Non avevo mai avuto il seno più grande,  e quel giorno avevo la prova dell'abito, prima del grande giorno.
Wow. Stavo realmente per sposarmi!  A 18 anni ero madre e futura sposa!
E quando avrei re iniziato la scuola, anche se ero leggermente titubante, avrei fatto l'esame di quinta e sarei andata all'università.
Lasciare Nicolò sarebbe stato difficile, già quelle poche ore dove uscivo per i preparativi delle nozze o con Noemi era una cosa orribile.  Contavo ogni secondo che mi separava dal rivederlo,  e una volta che lo riprenderò in braccio non riuscivo più a separarsi da lui per ore.
Anche Noemi aveva lo stesso problema.  "È un amore. Voglio anche io un figlio! "Esclamava ogni volta che Nicolò gli faceva un sorriso o la guardava. 
Io cercavo di dissuaderla in ogni modo, ma per fortuna anche Simone pensava fosse ancora troppo presto.
E per questo litigavano. E poi facevano pace. Vi lascio immaginare in quale modo!

Con Noemi andavo a correre ogni sera, mentre mia madre teneva Nicolò. Dovevo perdere i chili del parto o non sarei mai entrata nel vestito dei miei sogni. 

*

" è il momento della verità!" sospirai, spingendo la carrozzina dentro il negozio di abiti da sposa. 

Mi avevano accompagnato Noemi, mia madre e Giulia, doveva venire anche Carlo ma lui e Rebecca avevano litigato il giorno prima, e ora stavano facendo pace. 

" Dai, sei magra quasi quanto prima!"

Sbuffai e mi indicai la ciccia. " Questo non è il mio fisico!"

" C'è il corpetto, sembrerai magra!" replicò mentre andavamo verso una delle commesse. 

Noemi prese la carrozzina mentre io entravo nel camerino con mia madre e la commessa. 

Avevano allargato leggermente l'abito, anche sul seno ( quello ne avevo) e quando lo indossai dovetti dare ragione a mamma: mi stava veramente bene. 

Il pizzo del corpetto creava un disegno bellissimo, e mi nascondeva la ciccia. 

La gonna era morbida e bellissima come la ricordavo, e i ricami erano stupendi. 

Si, era decisamente il mio abito ( mi sembra di essere su quel programma di real time!)

Avevamo preso un abito anche per Nico, un piccolo smoking, e anche Davide ne avrebbe indossato uno simile. 

Loro due, naturalmente in braccio, avrebbero portato le nostre fedi. 

Sarà il giorno perfetto. Me lo sento. 

Spero di riuscire a pubblicare gli ultimi capitoli entro questa sera! ; )

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Spero di riuscire a pubblicare gli ultimi capitoli entro questa sera!
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