capitolo otto

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CAPITOLO OTTO.

FRANCESCA

Noemi mi abbracciò senza dire una parola e la ringraziai per questo, anche se non lo dissi.

Le volevo così tanto bene e le ero grata di essere la mia migliore amica, e di essersi seduta, quel giorno di tanti anni fa, accanto a me il primo giorno di elementari.

Mi sembrava passato così tanto tempo...

" Hai già fatto il test?"

Scossi la testa in preda ai singhiozzi. Avevo fatto talmente tanta fatica anche ammettere a me stessa il dubbio che non avevo nemmeno pensato di fare il test. La verità era troppo dolorosa da accettare in questo momento, troppe verità dolorose tutte assieme.

" Vuoi farlo?" mi chiese dopo qualche secondo di silenzio.

Bella domanda. Volevo fare il test? Volevo scoprire la verità?

Quanto odiavo quel giorno. Non si poteva far scomparire tutto o re iniziare da capo? Certo, non sarebbe cambiato molto ma almeno avrei evitato Patrizia e la scena voltastomaco di poco fa.

" Fra, devi esserne certa"

" Lo so" borbottai staccandomi da lei e asciugandomi le lacrime, non osando nemmeno a provare a immaginare il mio aspetto, o la matita colata.

" E se fosse positivo? Come potrei dirlo a Manuel? Cosa gli dico? Ehi, guarda che la ragazza con cui hai fatto sesso una volta è rimasta incinta! Ma tu non preoccuparti, Patrizia ti sta aspettando in bagno per farti un servizietto!"

" Può essere anche negativo!" continuò lei e le lanciai un'occhiataccia. Anche se non avevo fatto il test il ciclo mi era ritardo di una settimana e passa. Non mi era mai successo. Mai.

" Ma non avevate usato il preservativo?" continuò.

Alzai le spalle. " Si sarà rotto! Non lo so Noe'!"

Noemi iniziò ad accarezzarmi una spalla. " Senti, questa sera chiedi ai tuoi di venire da me, farai il test"

" E dove diavolo lo prendiamo un test di gravidanza? Mia madre è amica della farmacista! Veronica l'avvertirebbe subito!" replicai passandomi una mano fra i capelli e camminando nervosamente.

" Franci, stai tranquilla. Prendiamo il pullman e scendiamo alla farmacia più lontana, quella con fuori il distributore di preservativi. Ce n'è uno anche di test. Costano di più, ma nessuno ci vedrà"

Feci per protestare, per dire che non avevo nessuna voglia di fare il test, ma rimasi zitta e annuii, seguendo silenziosamente e cercando di calmare i singhiozzi.

" Non so se posso venire da te questa sera. Ho inviato un messaggio a mia madre e a mio padre"

" Sei a venti metri di distanza! In caso vieni la sera e ti fermi a dormire. Ma il test lo fai, non voglio scuse!"

Sospirai rassegnata e cercai in tutti i modi di pensare positivo, ciò che io non ero incinta, che il ciclo mi sarebbe arrivato a breve e che tutta quella storia sarebbe finita con una grossa risata.

Eppure dentro di me c'era un peso insopportabile, proprio sopra la bocca dello stomaco.

Scendemmo davanti alla farmacia e quando fu il momento di comprare il test per poco non diedi di stomaco.

" Non sono incinta" sussurrai a me stessa per l'ennesima volta.

Noemi mi prese la mano e mi girò verso di lei. " Fra, hai avuto altri sintomi oltre il ciclo mancato?"

" Un po' di nausea la mattina e mal di testa" ammisi, senza starci molto a riflettere " Oltre al fatto che mi è aumentato leggermente il seno, ma non so se è collegato!"

L'errore Più Bello Della Mia VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora