capitolo 62

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*4 mesi dopo*

Sono passati quattro mesi dal giorno del mio compleanno e finalmente domani mi sposo.
Dopo averne discusso molto, io e Daniel abbiamo deciso di prenderci una casa tutta per noi in città vicino a quella di Dave.
Ora siamo a Miami e i ragazzi sono tutti a casa dei miei nonni materni, invece noi ragazze a casa dei miei nonni paterni.
I miei genitori si sono conosciuti qui a Miami perché le loro famiglie sono di qui, ma poi si sono trasferiti a Cleveland dopo il matrimonio non andato a buon fine.
Thomas stamattina mi ha detto che stasera faranno l'addio al celibato per Daniel, mentre le ragazze vogliono fare l'addio al nubilato per me... ma io non ho molta voglia in quanto Emily, sì abbiamo scoperto che sarà una bambina, sta diventando sempre più grossa e a me fanno male le gambe e la schiena.
«Dai amore, alzati un po' e andiamo a divertirci!» mi dice Summer entrando nella stanza.
«Non ho molta voglia, cioè guardami non voglio mica rovinarvi la serata!» dico.
«Rovinarci la serata?!» chiede Zoey.
Io rido e indico la mia pancia e le mie gambe con sopra del ghiaccio.
«Ragazze se non vuole venire allora okay, deve riposare.» dice Arabella entrando.
«Okay... però allora ci guardiamo un film!» dice Carly.
Tutti annuiamo e si mettono di fianco a me sul letto.

<POV'S DANIEL>
Non ci posso credere che domani mi sposo con la donna della mia vita, e che fra pochi mesi nascerà la nostra Emily.
Sono in camera a prepararmi per uscire con i ragazzi quando mi suona il telefono:
«Ei Mason, e così domani ti sposi!» dice un uomo ridendo.
«Chi sei?»
«Mi conoscerai presto. Avete scoperto il sesso del bambino?»
«Non ti azzardare a toccare la mia futura moglie e il mio bambino! A te non interessa il sesso!»
«Dovevi pensarci prima di fare quello che hai fatto.»
«Cosa intendi?»
Ma ha già attaccato.
Questa sarà la ventesima volta che mi chiama quest'uomo e mi dice delle cose del genere.
Ho paura che possano fare del male alla mia famiglia...
«Fra muoviti!» mi dice Matt entrando nella stanza.
«Sì eccomi...»
«È successo qualcosa?»
«No, tranquillo.»
Da quello che mi hanno detto stiamo andando in un locale sulla spiaggia, mentre ci incamminiamo chiamo Alexis:
D: «Piccola come stai?»
A: «Io bene e tu?»
D: «Anche io, noi stiamo andando nel locale.»
A: «Attento a quello che fai eh, noi siamo rimaste a casa a guardarci un film.»
D: «Okay, buonanotte piccola. A domani.»
A: «Buonanotte principe mio.»
Al locale c'erano molte ragazzine ubriache che ci provavano con noi, ma io dico... come cazzo fanno i genitori a fare venire in un locale del genere le proprie figlie e farle ubriacare?!
Quando la mia Emily sarà un'adolescente non la farò mai venire in uno di questi locali... Non voglio che lei si rovini la vita come la maggior parte delle adolescenti di oggi!
Siamo stati un paio d'ore dentro a questo locale seduti su un tavolino, però ad un certo punto siamo usciti perché faceva troppo caldo.
«Ragazzi io sono stanco, torniamo a casa?» chiedo.
Loro annuiscono e ci dirigiamo verso la casa dei nonni di Alexis e Jake.
Dopo essere andato a letto guardo il soffitto e penso a lei e alla mia piccola Emily e al nostro futuro insieme.

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