capitolo 59

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Domani è il mio compleanno e oggi abbiamo scelto di passare una giornata tra ragazze, anche con mamma, Caroline, Jade e le nonne perché ognuna mi vuole comprare un regalo.
Ci alziamo verso le 9AM e, dopo aver fatto colazione, ci dirigiamo verso il centro commerciale.
Passiamo davanti ad un negozio di vestiti da sposa appena aperto e quindi ci fermiamo.
«Ma perché ci fermiamo?» chiedo.
«Ti devi sposare e sai, ti servirà un vestito da sposa!» dice Carly prendendomi un po' in giro.
«Questo lo so, ma mancano ancora alcuni mesi.» dico io.
«Intanto provane qualcuno.» dice la mamma.
Entriamo e iniziamo a guardarne qualcuno. Ognuna e dico OGNUNA, mi passa un vestito che le piace. Io sinceramente non ne trovo neanche uno che mi possa piacere quindi corro in camerino e ne provo uno ad uno.
Io ho sempre amato quelli tipo "principessa" quindi scarto senza neanche provare gli altri e provo subito quelli.
Avevano scelto tutte quelli a "principessa", tranne Zoey, Summer e Jade.
Li provai uno ad uno e quando uscì tutte mi facevano segno di no fino a quando misi quello di Chelsey.
«Oh mio dio, ti sta benissimo!» dice Carly.
A me scendono un po' di lacrime a guardarmi allo specchio con quel vestito.
«Amore, sei un incanto però non lo puoi prendere adesso. Ti crescerà la pancia e non ti entrerà!» dice la mamma.
Una commessa sente e dice che c'erano misure ancora più grandi e che potevamo tornare quando volevamo a prenderlo.
Usciamo e ci dirigiamo verso il centro commerciale.
Visitiamo per lo più negozi di abbigliamento, di scarpe e di libri.
Ognuna mi prende qualcosa anche se io non volevo e all'ora di pranzo ci fermiamo in una pizzeria a mangiare.
Ce la siamo presi comoda e quindi siamo rimasti lì fino verso le 3PM quando decidiamo di andare a fare una passeggiata. Questa passeggiata dura un'oretta e poi torniamo a casa.
«Mi sei mancata piccola.» dice Daniel venendo verso di me e dandomi un bacio.
«A chi lo dici...» dico io e lo stringo forte.
Tutta la sera stiamo a casa a parlare e guardare la tivù.
Andiamo a dormire verso le 10.30PM.
Nella notte si sente un rumore molto forte e così sia io che Daniel ci svegliamo.
Io mi avvicinai di più a lui e lo strinsi stringendo anche la pancia che conteneva nostro figlio.
Mentre eravamo lì sul letto entrarono due uomini con un passamontagna e delle pistole.
«Oh oh oh, eccolo qua il nostro Daniel Mason.» disse uno dei due.
«Markus, sei tu?» disse Daniel.
«Oh no no no.» disse quell'uomo e poi si girò verso di me e disse: «E qui chi abbiamo?! La futura signora Mason? E anche il piccolino?»
«Fatti i cazzi tuoi e sparisci perché giuro che chiamo il 911.» dice Daniel.
Appena sentirono delle sirene scapparono, ma prima l'uomo che aveva parlato fino adesso disse: «Ci rivedremo presto Mason.»
Io avevo le lacrime agli occhi.
«Ei piccola no non piangere.» dice accarezzandomi le guancia e asciugandomele per il pianto, ma io non riesco a smettere di farlo.
Subito dopo entrarono tutti in camera a chiedere cosa era successo e con loro anche la polizia che era stata chiamata da Edward e Janelle.
«Che volevano da voi quelli?» chiese Anthony.
«Ce l'avevamo con me, ma non so chi siano...» risponde Daniel.
«Va bene signori, domani torneremo per farvi altre domande. Ora riposatevi.» dice uno dei due poliziotti.
Dopo che i poliziotti sono usciti io ancora non riesco a smettere di piangere, tutti sono ancora nella nostra stanza e io mi alzo di colpo, prendo il mio telefono e vado in bagno.

Io: Edward ti prego vieni qui...
Edward🖤: Corro subito piccola.

Poco dopo sento che bussa e lo faccio entrare.
«Ei piccola, che succede?» mi chiede abbracciandomi ma io non riesco a parlare.
«Ssh... va tutto bene... ssh... ci sono io qui...» dice accarezzandomi la schiena.
«Ho paura.» riesco a dire dopo un po'.
«Finché ci siamo noi nessuno ti farà del male, capito?!» e io annuisco.
«Vuoi tornare a letto?» mi chiede.
«Resto un attimo qui sola, grazie mille Ed... ti voglio tanto bene.» gli dico e lo abbraccio dopo di che lui esce.
Poi mi sono seduta per terra ad accarezzare la mia pancia e pochi minuti dopo sono tornata a letto. Non ho detto nulla a Daniel e mi sono addormentata con le lacrime a gli occhi.

Uno splendido disastro. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora