capitolo 64

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*5 mesi dopo*

Sono passati cinque mesi dal matrimonio mio e di Daniel, siamo stati in Italia poco più di una settimana e ci siamo divertiti un sacco. L'Italia è bellissima e spero di tornarci presto per visitarla.
Da quando siamo tornati dal viaggio di nozze abitiamo in una casa tutta nostra in città.
Circa due settimane fa è nato Aaron, il figlio di Lizzie e Jake, e ora ci troviamo in ospedale per la mia piccola Emily.
Mi si sono rotte le acque ieri sera e ora sto attendendo. Qui con me c'è Daniel che non si è mai allontanato.

<POV'S DANIEL>
Non vedo l'ora che la mia Emily nasca, ormai sto aspettando da nove mesi.
Continuo a ricevere quelle minacce da un numero sconosciuto e spero che non succeda niente alla mia famiglia. Fino ad ora mi dicevano di stare attento e dicevano che tenevano d'occhio Alexis, spero che non succeda mai niente né a me, né ad Alexis, né ad Emily.
Fino ad ora non ho mai lasciato sola Alexis, ma ora sono uscito un attimo per dire ai parenti e agli amici che ancora non è nata.
Ci sono proprio tutti.
Sono andato a fumarmi una sigaretta quando squilla il mio cellulare: numero sconosciuto.
«Non vediamo l'ora di vedere la tua bambina.» dicono.
«Come? Chi sei? Chi siete?» chiedo.
«Oh Mason Mason, lo scoprirai molto presto. Cerca di stare il più vicino possibile alla tua nuova famiglia.» mi dicono.
«Cosa significa?» chiedo un po' spaventato, ma ha già attaccato.
Torno da Jocelin dove il dottore mi dice che è pronta.
«Okay tesoro, ora respira profondamente e spingi.» dice la dottoressa ad Alexis mentre io gli stringo la mano.
Dopo pochi minuti si sente una bambina piangere.
«È una bimba.» ci dice un'infermiera.
«Sì, lo sapevamo già.» risponde Alexis mentre gli scendono delle lacrime.
«Come si chiama?» chiede poi la stessa infermiera e dando in braccio la bambina ad Alexis.
«Emily, Emily Mason.» rispondo io accarezzando la piccola testolina.
Poi la prendo in braccio ed esco a farle conoscere tutta la nostra famiglia.
Quando torno in camera, dopo circa dieci minuti, la dottoressa viene a visitare sia Alexis che Emily e dice che stanno entrambe bene e che potranno uscire domani nel pomeriggio.
Comunque Emily è nata l'11 novembre alle 12.o1PM.
Dato che non dormivo da due giorni Edward mi ha accompagnato a casa e sono andato a riposarmi un po'.
Mi sveglio il giorno dopo verso le 8AM e prima di andare in ospedale dalla mia famiglia guardo la posta.
A parte le solite lettere ce n'è una strana, la apro e c'è scritto:

Caro Mason, ieri siamo stati all'ospedale e abbiamo visto la tua bambina e anche la tua cara mogliettina. Sono così belle. Ah ed è bella anche la tua nuova casa, spero che non ti dispiaccia se ho usato la cucina.
Comunque Mason, te ne pentirai molto presto di tutto.
A presto.

Non ci potevo credere, quelle persone che da mesi mi facevano solo minacce telefonicamente erano stati in casa mia e peggio, erano stati in ospedale...
Corro subito da mia moglie e da mia figlia e sono lì in camera insieme che mangiano.
«Ei buongiorno neo papà!» mi dice Alexis.
Io sorrido e vado a darle un bacio e anche ad Emily.
Siamo stati lì in quella stanza fino alle 4.20PM quando ci hanno dato le carte per uscire.
Alexis non lo sapeva ma a casa c'erano tutti, perché abbiamo organizzato una festa di benvenuto per la bambina e di bentornata ad Alexis.
Quando arriviamo nel vialetto di casa Alexis prende la borsa mentre io prendo Emily ed entriamo.
«BENVENUTA PICCOLA EMILY!» urlano tutti quando entriamo.
Abbiamo festeggiato fino alle 8.30PM circa e poi tutti se ne sono andati.
Emily già si era addormentata quindi siamo andati a letto tranquilli.
Per tutta la notte Emily piangeva perché aveva fame quindi io e Alexis facevamo i turni.

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SPAZIO AUTRICE
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Vi ringrazio molto per leggere il mio libro e rendermi ogni giorno più felice!
Vi voglio bene.💓

Uno splendido disastro. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora