"Caro Pietro,
non c'è giorno in cui la tua mancanza non sia insopportabile.
Non c'è secondo in cui io non mi senta in colpa per non essere stata con te in quel momento.
Avrei dovuto salvarti, avrei voluto salvarti.
Se fosse andata diversamente adesso saresti qui e io non sarei così terribilmente sola.
È per me dirlo ma saresti dovuto essere più veloce, più veloce di quanto tu non sia stato.
Hai salvato due vite ed io non potrei che essere più orgogliosa di te.
Era questo che volevi,
salvare il mondo.
Beh, ci sei riuscito.
Hai salvato il mondo ma a quale prezzo?
Hai pagato con la vita il tuo gesto e so che se potessi ora mi diresti con la tua solita spavalderia,
《Wanda tutto ha un prezzo.
Tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa per vincere.
Tutti dobbiamo perdere qualcuno per sopravvivere》
Lo so ed hai ragione, è così.
Ma il fatto è che io ti ho perso per sempre.
Ti ho perso per sempre e mi manchi.
Mi manchi ogni giorno di più e per quanto, ogni giorno più di quello precedente, vorrei esserci stata io al posto tuo, so con certezza che tu avresti voluto lo stesso.
Troverò un modo per riaverti fratello mio, lo prometto.
Con affetto,
Wanda"***
Bussarono alla porta e Wanda li invitò ad entrare.
"Wanda dobbiamo..."
"Si arrivo" rispose lei.
"Se non te la senti...puoi..."
"No Steve, voglio esserci.
Devo dirgli addio"
"Allora ti aspettiamo giù...
Lascio Visione qui fuori nel caso ti servisse qualcosa"
"Si, un secondo soltanto" rispose lei con tono abbattuto mentre si alzava.
Steve la guardò per un attimo prima di chiudere la porta e lasciarla sola.
Wanda che sentì la porta chiudersi alle sue spalle prese una giacca nera dall'armadio e mise la lettera nella borsetta.
Si guardò allo specchio per cercare di capire in che condizioni fosse ma in realtà la cosa non le importava più di tanto.
Lo faceva solo perché voleva essere decente per rispetto a ciò a cui doveva prendere parte.
Si affacciò alla finestra e li vide.
Li vide tutti guardare esattamente dove era lei.
Per un momento sorrise rendendosi conto che forse non era così sola come credeva.
Tony, Steve, Natasha, Thor, Clinton, Sam e James erano sulla strada mentre Visione era fuori alla porta della sua stanza.
Le venne da piangere quando vide dietro di loro una macchina nera ma cercò di trattenersi.
Sapeva che in quella vettura c'era suo fratello e che lui non avrebbe voluto vederla piangere.
《Non è ironico?
Non vuoi vedermi piangere ma entrambi sappiamo che lo farò》pensò.
"Wanda...dobbiamo andare..."
Visione aprì la porta.
La ragazza guardò ancora una volta gli altri che avevano gli occhi puntati su di lei e si girò.
Voltandosi vide Visione porgerle il braccio così gentilmente lo prese ed insieme uscirono dalla stanza.
Era certa che da lì a poco il suo peggiore incubo si sarebbe realizzato e per questo non riusciva a darsi pace.
Non riusciva a darsi pace perché era sicura sicura di non essere ancora pronta a dirgli addio.
Prese un respiro profondo e continuò a camminare senza fermarsi.
Seppellendo Pietro inevitabilmente avrebbero seppellito anche parte di lei e chiuso per sempre il suo cuore in quella bara.Spazio autrice:
Questa storia è stata pubblicata anni fa ma mai completata anzi è stata sospesa per qualche tempo.
Avevo addirittura pensato di cancellarla...
Adesso però, forse per nostalgia (?), sento il bisogno di completarla.
Spero che la mia scelta possa farvi piacere e mi auguro che la nuova "versione" possa appassionarvi ancora di più rispetto alla precedente.
Buona lettura❤
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Romanoff Sisters | Pietro Maximoff
FanfictionWanda non riesce a superare il fatto che Pietro, suo fratello, sia morto a Sokovia. Da quando sono rimasti soli Wanda è stata la famiglia di Pietro così come lui quella di lei. Entrambi avrebbero protetto l'altro a qualunque costo. I gemelli Maximof...