College - H.S.

CAPITOLO:1

Mi alzo di malavoglia dal letto mentre con la mano spengo la sveglia che era posto sul comodino, mi avvio verso il bagno e una volta entrata chiudo la porta alle mie spalle. Mezz'ora dopo esco dal bagno con un asciugamano intorno al corpo mentre tra le mani prendo le prime cose che capitano ovvero: jeans e una maglietta nera con su scritto "I love you". Dopo aver indossato tutto scendo le scale avviandomi in salotto e prendo lo zaino e esco di casa. L'aria di New York oggi è molto scura e non ho neanche l'ombrello, sospiro sfregando le mani per farle riscaldare, una volta arrivata al college né rimango affascinata, non è né molto grande né troppo piccolo. Entro nell'edificio e mi avvio in segreteria dove una donna sui cinquant'anni era seduta scrivendo qualcosa sul computer.

"B-Buongiorno" balbetto imbarazzata mentre noto la donna alzare lo sguardo dal computer al mio viso,

"Lei è?" domanda squadrandomi dalla testa ai piedi, inizio a guardare i miei piedi trovandoli molto interessanti

"Sono Denise Smith" mormoro continuando a guardare le mie scarpe

"Sei la nuova vero?" annuisco e scrive qualcosa sul computer dove poi estrae delle chiavi dove sarei andata a dormire e quelli dell'armadietto, una volta che me le ha date esco dalla segreteria e cerco la mia camera.

***

"Diamine, ora che faccio?" mormoro guardandomi intorno, è da più di un ora che giro e non so dove sono finita, sento dei mormorì e capisco che c'è qualcuno e istintivamente indietreggio mentre le risate iniziano a sentirsi più forti. Vedo alcuni ragazzi che si fermano verso di me con uno sguardo serio in faccia, abbasso, istintivamente, lo sguardo e noto che sono in asciugamano.

"I-io mi sono persa, sono nuova e mi servirebbe sapere dove posso trovare la stanza 158" dico guardandoli, non so neanche io con che coraggio lo abbia fatto, ma okay.

"Questi sono i bagni dei maschi e noi non aiutiamo nessuna vattela a cercare" mi dice un ragazzo con lo sguardo serio in volto, mi mordicchio il labbro inferiore tra i denti sentendomi estremamente a disagio vedendo quattro ragazzi con solo un asciugamano intorno alla vita.

"Okay" dico solamente prendendo di nuovo la valigia tra le mani e correndo via. Alla fine la troverò questa diamine di stanza che mi ha solo rovinato la vita.