College - H.S.

CAPITOLO:28

POV'S HARRY.
Sono passati già due giorni e ora sono a Manhattan. Poggio le valigie per terra mentre mi guardo attorno aspettando che un taxi si fermi. Guardo l'orologio che tengo sul polso e noto che sono solo le 4:00pm. Sospiro mordendomi il labbro inferiore, e faccio avanti e indietro per tutto il marciapiede.
"Hey, ti serve un passaggio?" alzo lo sguardo verso la ragazza che mi ha parlato, e rimango per un attimo a fissarla incantato.
"Harry?" domanda guardandomi, annuisco facendo un cenno con la testa e lei sorride.
"Vieni dai" apre la portiera e mi fa cenno di sedermi.
"Grazie" la ringrazio anche se non so chi sia ma da qualche parte lo vista. Ma non ricordo dove.
"Allora, come mai qua? Manhattan non è poi così bella" dice guardandomi,
"Continuerò gli studi qua" mormoro guardando dal finestrino.
"C'è qualcosa che non va?"
"V-va tutto bene" mento, lei sorride dolcemente e continua a guidare mentre, a volte, si ferma perché c'era un semaforo rosso.
"Sono contenta che tu sia vivo" mormora sorridendo e stringendo tra le mani il volante.
"G-grazie" balbetto
"Non mi ricordavo che fossi così timido" ridacchia prendendo la mia mano nella sua e intrecciando le nostre dita. Rimaniamo per un paio di minuti in silenzio mentre il rumore della macchina rimbombava nelle mie orecchie.
"Mi sei mancato" sussurra girando velocemente la testa per guardarmi. Volevo dire qualcosa, ma dalle mie labbra non ne usciva niente poiché ero imbarazzato, e il fatto che lei non sappia nulla che abbia perso la memoria mi fa stare un po'meglio. Per quanto non la ricordassi so che, molto probabilmente, lei è stata molto importante per me in quel periodo.
"A che pensi?" alzo lo sguardo verso di lei rimanendo incantato a fissare le sue iridi marroni.
"Nulla" scrollo le spalle e continuo a guardarla, i suoi capelli biondi le ricadono sulla spalla delicatamente era perfetta. Aveva dei jeans e una maglietta azzurra e ai piedi aveva degli stivali neri. Era praticamente perfetta.