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Silenzio dentro e fuori di me,
Crescono i pensieri che rimangono bloccati
Cercando una via di fuga,
Ricordi appannati di una serata,
Le sue mani, le mie mani,
Un corpo che non dovevano toccare,
Labbra che non si dovevano sfiorare,
Ci ripenso adesso che sono inerme,
In attesa di riprendere conoscenza,
I suoi occhi...un liquido al veleno,
I miei occhi che rimangono celati, avvertendo un vuoto al loro interno.

Pov.James

Fermai la macchina davanti casa di Kevin, non avevo tempo per trovare il parcheggio, non m'interessava se sarei stato multato, il mio cuore già lo era stato.
Come aveva permesso di accadere tutto ciò?

Suonai attaccandomi al campanello come un forsennato, aspettando una voce che potesse riecheggiare dal citofono.

"Chi è?" La voce fievole di Katy arrivò al mio udito.
"James" risposi con la mascella contratta.

Sentii lo scatto del portone e mi ci fiondai dentro, salendo a due gradini alla volta, non aspettavo tempo, non lo perdevo, era prezioso ogni minuto, ogni singola parola ed ogni gesto.

Spalancai la porta socchiusa, richiudendola alle mie spalle.

Vidi Katy e Kevin appoggiati al muro davanti camera di Cindy, che parlavano tra loro, quando spostarono contemporaneamente lo sguardo verso di me.

"Lei dov'è?" Domandai aspettando imminente una risposta. Si scambiarono un'occhiata annuendo, abbassando piano la maniglia senza far rumore, facendomi un cenno con la testa di entrare. Katy portò un dito alle labbra per indicarmi di fare silenzio.

Era distesa sul letto, con una pezza umida sulla fronte, pura solo come una perla come lei poteva essere.

Mi avvicinai cauto, attento a fare un qualsiasi passo.

"Che gli è successo?" Chiesi a Katy, vedendola avvicinarsi.

"L'ho trovata così ieri sera, non mi fidavo a lasciarla da sola con Rudy, ma evidentemente eravamo arrivati troppo tardi, barcollava reggendosi rasente al muro, quando è svenuta" disse melensa guardando Cindy, portandosi una mano al cuore.

"Come facevi a sapere che era svenuta?" Mi chiese incuriosita, scrutando il mio volto.

Scossi la testa, la rabbia non cessava e non mi abbandonava neanche un secondo.
"Rudy mi ha portato un CD dove si baciavano, sono venuto qui per chiedergli delle spiegazioni, cazzo...non ce la faccio" dissi digrignando i denti, non potevo ancora crederci, non me ne facevo una ragione credendo fosse una mia pura fantasia o un'allucinazione.

"Credo l'abbia drogata anche questa volta per fartela pagare, il motivo non lo so, ma sono certo sia così" intervenne Kevin pieno d'astio, passandosi una mano sulla fronte madida.

La ragione sapevo quale fosse, prendere ciò che era mio, come aveva sempre fatto, con Richard, con il locale, Linda ed ora la cosa più preziosa, la mia salvezza.

Mi alzai piano, quando un mugolio strascicato mi paralizzò sul posto.

La vidi contorcersi con la testa, rimanendo ferma con gli altri arti, in me crebbe l'ansia, non sapevo cosa fare, avrei voluto scuoterla, ma sarebbe stato peggio.

"Nooo...aah...Ru...no" pronunciò parole senza senso compiuto, ripercorreva le scene della serata nella mente ne ero sicuro, sarei rimasto lì in attesa che si svegliasse, non mi sarei mosso.

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