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Ancora non potevo crederci che ero cascata nella trappola di Rudy, nulla mi avrebbe allontanato da James, i nostri cuori erano legati da un filo invisibile e saldo.

Era rimasto tutta la notte da Katy, dormendo di fianco a me. Lo guardai, era così bello e rilassato mentre dormiva e sognava.
Gli accarezzai la fronte, lasciandogli un lieve bacio.

Stavo per alzarmi quando il suo braccio mi cinse la vita attirandomi verso di lui, sentendo il membro duro contro le natiche.

"Buongiorno perla" sussurrò con voce roca, alitando sul mio collo.

"Buongiorno" dissi di rimando, poggiando la testa sulla sua spalla, chiudendo gli occhi.
Stavo un po' meglio e con lui lì ancora di più. Era come se il mondo fuori non esisteva, era solo una chiazza, ma non era così.

Con la mano percorse il mio corpo, infilando una mano sotto la maglietta, prendendo il seno massaggiandolo, mi abbassò i pantaloncini e le mutande premendo il suo membro delicatamente, per non farmi provare dolore.

"Dimmi che sei solo mia, dimmelo o rischio d'impazzire" sussurrò con voce intensa e colma di desiderio che accecava anche me.

"Solo tua, lo giuro" dissi presa da brividi che mi fecero accapponare la pelle, volendolo sentire come non mai.

Mi distese a pancia in giù, mettendosi in ginocchio, afferrandomi per i fianchi tirandomi su. Lo infilò piano, fino ad affondarlo con un colpo preciso facendomi sussultare.

Si muoveva dentro di me ed era la cosa più bella del mondo, era una magia che potevamo combinare solo insieme. M'infilò un dito nella mia intimità mentre continuava a penetrarmi, portandomi all'estasi. Mi morsi il labbro per non urlare in preda ad emozioni più grandi di me, presa dalla foga del momento, mi piegai ancora di più, poggiando la guancia sul materasso, sentendolo fino in fondo, lo sentivo respirare forte, trattenendo i gemiti, stringendomi i fianchi, portandomi verso di lui.

Scese a baciarmi la schiena mentre continuava il suo dolce assalto, sul mio corpo libero da ogni pensiero. Lo sentì venire, riempiendomi dei suoi umori e del suo sapore, prima di lasciare il mio corpo ancora accaldato, alzandosi in piedi.

"Katy ci ha portato la colazione" rivelò mostrandomi il piatto sul comò.
"Pancake bruciati...lo sa vero di non essere una grande cuoca?" Aggiunse facendomi ridere, inarcando con il suo modo sensuale il sopracciglio.

Mi avvicinai a lui ancora vogliosa.
"Credo di sì...ma guai a dirglielo" ironizzai, quando prese in mano il flacone di miele, girandosi verso di me con sguardo malizioso.

"Beh io ho fame, i pancake sono bruciati, ma abbiamo il miele" si avvicinò a me, facendomi arretrare sul letto, mettendosi sopra di me.

"Che intenzioni hai?" Chiesi sentendomi bruciare dalla voglia, fremendo dentro.

"Lascia che te lo mostri, la mia idea di colazione" lo vidi tirare su il tappo, quando rovesciò il flacone, sentendo il miele scendere sul mio ventre lentamente, chiusi gli occhi avvertendo il suo alito vicino, fino a sentire la sua lingua morbida raccogliere il miele sparso su di me, accrescendo la mia voglia.

Seguii il percorso dei miei seni, leccandomi i capezzoli lentamente. Distesi le braccia ai lati della mia testa, volendo di più, sentivo il suo respiro sempre più in basso, fin quando sentii la sua lingua giocare con il clitoride, facendomi perdere il controllo.

Apri gli occhi che ero sicura brillassero come i suoi.
Si tirò su accostandosi al mio orecchio.
"Questa era la mia idea di colazione" girai il volto per incrociare i suoi occhi, ridendo divertito.

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