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Alle 18.30 sento bussare alla porta. Mi alzo e vado ad aprire. Mentre passo davanti allo specchio a metà del piccolo corridoio, evito di guardarmi, perché so già che le condizioni del mio vuso sono pietose. Apro la porta tenendo lo sguardo a terra
-Ehi Agata...c'è Niall?- mi chiede Louis
-No- rispondo secca con la voce ancora arrochita dal pianto
-Tutto bene?- fa un passo verso di me
-Hai bisogno di altro?- rispondo alla sua domanda con un altra domanda, so di essere sgarbata, ma ora come ora non mi interessa.
Louis mi mette due dita sotto il mento e mi alza il viso. Come vede che ho pianto sul suo volto appare un espressione preoccupata.
-Che è successo?- mi chiede, ma il suo telefono inizia a suonare salvandomi dal rispondere.
-Dimmi!- risponde dopo aver preso il telefono dalla tasca postriori dei suoi jeans neri
-Ah!- dice mentre sposta lo sguardo alla finestra a me,dopo aver ascoltato chi gli sta parlando al telefono
-Sì...- fa una pausa e cammina avanti e indietro sulla soglia della porta
-Già.....mmmmm- mi spinge nella stanza ed entra chiudendo la porta dietro di sé.
-Fai pure eh. Come se fosse camera tua, tranquillo!- gli dico incrociando le braccia
-Grazie! Mi sento sempre a casa con te- mi risponde. Cioè, io sono incazzata nera...e lui ci fa dello spirito sopra?!
-Va bene...- chiude la chiamata e si mette il cellulare in tasca. Senza dire niente si avvia alla porta e la apre
-Sì saluta almeno...- gli mormoro dietro. La sfortuna vuole che lui mi senta -Non vado via tesoro...sto solo aprendo la porta a-
-Eccomi- Harry appare sulla porta
-Dai entra che chiudo...- si lamenta Louis
-Da uno a dieci quanto hai pianto?- mi chiede Harry avvicinandosi
-Ma sei cretino?!- Louis lo spinge sulla spalla -Basta guardarla per capire che siamo ben oltre il dieci...direi ad un bel quindici!- Harry lo guarda senza capire
-Lou...ma cosa stai dicendo?!-
-Guardala...basta vedere gli occhi arrossati per capire quanto a pianto. Per non parlare delle occhiaie...-
-Ragazzi ma sapete che sono cui nella stanza....vero?- chiedo
-Sì- mi risponde Harry
-Voi lo sapevate...vero?- quando pongo questa domanda entrambi tacciono -Lo prendo per un si!-
Mi siedo sul letto dando le spalle alla porta -Ashton mi hai chiamato poco fa, mi ha raccontato tutto...- dice Harry
-Chi era?- chiedo io
-Beh ecco....- la porta della stanza si apre, bruscamente producendo un tonfo quando sbatte contro il muro
-Posso sapere cosa cazzo ci facevi per mano con Ashton in giro per Sydney?!- Niall sembra furioso
Harry e Louis stanno zitti e si girano a guardare me in attesa
-Stavamo scappando dai giornalisti...-spiego
-Ah, e anche quando ti abbracciava scappavate dai giornalisti?!- sento dei passi che si avvicinano e improvvisamente il suo telefono mi compare sotto il naso con la foto di me e Ashton apparentemente abbracciati. In realtà è lui che mi abbraccia e mi "trascina" alla macchina. Io in quel momento ero gelata da quello che avevo appena visto.
Se fosse entrato un momento fa, gli avrei urlato contro. Ora però, sono calma, penso sia grazie ad Harry e Louis. Mi alzo sempre dandogli le spalle e vado a prendere il mio telefono sul comodino. Prima lo avevo acceso e cercato delle foto di lui con quella ragazza al bar; non avevo faticato a trovarle. Figurarsi se i giornalisti si lasciano sfuggire un occasione come quella. Sblocco lo schermo del telefono e subito appare la foto di Niall e la ragazza.
-È di questa che mi dici?- mi giro e gli metto il cellulare davanti alla faccia -Hai idea di cosa ho provato quando ho visto che lei ti accarezzava il viso?- gli chiedo -No! Quindi vedi di non prendertela tanto, e ringrazia Ashton di esserci stato. Perché senza di lui non so cosa avrei fatto. Chi è? È uno di quei famosi contratti di cui mi parlavate?-
Niall mormora un quasi in udibile -Sì-
-Me lo avresti detto?-
-Sì!-
-Quando?!-
-Adesso...io non volevo. Loro lo sanno- indica i ragazzi che sono intenti ad ascoltare -Era l'ultima...ho già avvertito il nostro manager che non se ne parla più! Mi sono sentito una merda mentre ero li-
Sì siede sul letto e si mette le mani tra i capelli. Harry attira la mia attenzione agitanto una mano e poimi fa segno che se ne vanno, si avviano per il corridoio e una volta fuori si chiudono la porta alle spalle.
-L'hai baciata?- chiedo
-Assolutamente no!- alza di scatto la testa e mi guarda, ha gli occhi leggermente arrossati.
Il mio cuore lo aveva già "perdonato" quando mi ha detto che si era sentito una merda, se c'era qualcosa da perdonare, perché a questo punto ho dei dubbi. Ma vederlo sull'orlo delle lacrime definisce tutto. Mi siedo sul letto affianco a lui e gli circondo le spalle con le braccia. Niall non per tempo, ricambia il mio abbraccio e in pochi istanti le sue labbra sono sulle mie. Mi bacia con passione, mi fa dimenticare il pianto e la sofferenza dell'ultima ora. Quando ci stacchiamo senza fiato mi dice -Scusa...avrei dovuto dirtelo prima. O meglio, non avrei dovuto farlo proprio-
-Siamo cui ora...no?!- chiedo guardandolo in meravigliosi occhi
-Già...-
-Allora basta. Questo è ciò che importa!- dico prima di anullare nuovamente le distanze tra le nostre labbra. Mi stendo sul letto tirando Niall sopra di me e continuando a baciarlo. Gli avvolgono le braccia intorno al collo e lo stringo forte. Qando prima sono rientrata in stanza ho avuto davvero paura che tutto potesse essere già finito.
-Hei ragazzi!!- la voce di Liam rovina il momento insieme a dei colpi forti sulla porta -Dal silenzio deduco che la pace è fatta...però noi abbiamo fame! Quindi vestitevi se siete nudi, e andiamo a mangiare!-
Niall appoggia la sua fronte sulla mia -È sempre così con loro...-
-Veramente ho fame anche io...- dico per poi moderni il labbro.
-Quindi preferisci il cibo a me?!- chiede
-Ovvio che no!-
-Ragazzi?! Ci siete?- chiede Liam battendo ancora sulla porta
-Magari si stanno lavando...- sento che dice Harry
Niall si alza esasperato e va ad aprire la porta bruscamente. Harry era con l'orecchio appoggiato contro, quindi quando Niall la apre lui perde l'equilibrio e va a sbattere la faccia sul suo petto.
-Cosa cavolo stavi facendo?!- chiede Niall
-Non è chiaro?- risponde Louis mentre Harry rivolto a Niall chiede
-E voi cosa facevate?-
-È meglio se lasci stare, o cui si fa notte..- si intromette Liam in quello scambio di domande
-Mi cambio...cinque minuti e andiamo- avvero i rgazzi, prendo veloce una paio di pantaloni e una maglia dalla valigia e mi dirigo in bagno per cambiarmi.

La mattina dopo Niall mi sveglia dolcemente con una serie di baci sul collo -Ti ho fatto portare la colazione...-
-Possibile che tu sia sempre sveglio prima di me?- mormoro ancora assonnata
-Metto la sveglia...-
-Anche oggi?- chiedo -come mai?-
-Abbiamo il concerto stasera, e oggi abbiamo le prove-
-Quindi resto un altro giorno da sola chiusa in stanza...-
-Veramente volevo sapere se ti andava di venire con noi...-
-Davvero?!- mi metto a sedere sul letto improvvisamente sveglia e attenta
-Sì...- mi fa uno dei suoi stupendi sorrisino.
-Ovvio che si!!- veloce scendo dal letto e mi vado a chiudere in bagno mi faccio una doccia e poi colazione. E quando sono pronta Niall mi tende la mano e insieme andiamo nella stanza di Liam, dove gli altri ci stanno aspettando.
Nel garage dell'albergo una macchina ci attende per andare sul luogo dove si terrà il concerto. Quando arriviamo, loro si vanno a cambiare e io vado a farmi un giro sul palco. È una sensazione stranissima stare li sopra, ti fa sentire piccolissimo. Non voglio sapere cosa si prova quando ci sono migliaia di ragazze che strillano per sotto. Mi siedo sul bordo del palco e osservo attentamente l'enorme struttura che mi circonda. Poi passo agli strumenti e amplificatori. Quando il mio sguardo si ferma su una chitarra elettrica il mio cuore si accende. Mi alzo, vado a prenderla e torno al mio posto sul bordo del palco. La posiziono sulle mie gambe e pizzico una corda per sentire e se è accesa.
-Vuoi che ti insegno?- Niall si siede al mio fianco
-No grazie...-
-Perché? È semplice...-
-Lo so...- rispondo prima di fare una veloce scaletta. È passato un po dall'ultima volta che ho suonato, ma quando tocco le corde l'emozione è sempre la stessa. Senza pensarci troppo provo due accordi. Mi lego i capelli in una coda alta perché incomincio ad avere caldo. Posiziono le dita nuovamente sulle corde a formare un Mi, conto fino a tre e poi incomincio a suonare Back in Black degli ACDC. Mi lasci trasportare dalla musica e ci metto tutta me stessa nella canzone. Chiudo gli occhi e assapora quello che da tempo non provavo più. Quando alla fine della canzone apro di nuovo gli occhi Niall mi sta fissando. -È così sai suonare la chitarra...- mi dice
-Già...- poso lo strumento al mio fianco e abbasso lo sguardo sui miei piedi.
-Bene bene...- si avvicina e mi bacia.

my new direction ||1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora