Andiamo tutti nella stanza di prima per recuperare alcune cose che gli avevano fatto lasciare li.
Harry ha capito subito come gira la situazione per me, e da quando siamo usciti dallo studio che parla continuamente con Louis e cerca di distrarmi. Liam invece mi tiene sotto braccio e mi accompagna alla macchina.
Incredibilmente riesco a non piangere per la durata del tragitto fino a casa. Niall guida al mio fianco e non solo spiccica una parola.
Ogni secondo che passa mi sento sempre peggio, il mio cuore si ghiaccia, lo stomaco mi si chiude e la nausea si fa sentire.
Come entriamo in casa corro su per le scale fino al bagno del piano di sopra e faccio appena in tempo a piegarmi sulla vasca che i primi conati fanno la loro comparsa.
Mentre mi tengo i capelli con la mano destra e aspetto che passi sento la porta chiudersi al mio fianco.
In un primo momento ho paura che sia Niall, e io lui non c'è lo voglio in bagno con me.
Voglio stare sola.
Poi pero dai pantalone della tuta capisco che è Ashton e mi tranquillizzo.
Si siede sul bordo della vasca al fianco della mia faccia e mi prende i capelli dalla mano dandomi la possibilità di tenermi duro al bordo.
Mi tremano le gambe e le braccia mentre altri conati mi sfiniscono ulteriormente.
Quando alcuni minuti dopo sembra che tutto sia passato, Ashton mi passa una salvietta bagnata con cui mi passo il viso e la bocca. Poi la butto nella vasca e mi stendo a terra.
Mentre ripenso all'intervista la porta si apre nuovamente, e Harry fa la sua comparsa nella stanza.
-Come sei?- mi chiede richiudendo la porta e venendo a sedersi vicino a me sul pavimento.
Non c'è una risposta precisa da dare oltre al "una merda" quindi, per buona educazione mi limito a rispondere con un alzata di spalle e continuando a fissare davanti a me.
Ashton alle mie spalle apre l'acqua della vasca e da una risciacquata, non che ci sia granché da pulire, erano più gli sforzi che quello che ho rimesso.
-Ti vogliamo bene, lo sai vero?- mi dice Harry
-Non doveva dire quelle cose...- Finalmente riesco a parlare -mi ha fatta sentire...una merdaccia!- le mie parole sono confuse dalle troppe lacrime che improvvisamente scorrono copiose sulle mie guance. Sembra che improvvisamente qualcuno mi abbia aperto i rubinetti.
-Ma no, cosa dici?!- mi rimprovera Harry - Sei importante per tutti noi, anche per lui. È solo che...sai, il nostro manager...-
-Si si lo so!- lo interrompo -E ti dirò di più! Non me ne frega un cazzo di lui!- quell'uomo proprio non lo sopporto -so solo che vorrei ci fosse Niall al vostro posto, ma lui non c'è, è chissà dove a fare chissà cosa! Poteva benissimo dire chetoni ero io la sua ragazza, quello ci stava e non me ne fregava niente. Ma non doveva dire che è single, perché non è vero. E poi non mi doveva definire una mascotte, perché non lo sono. Mi ha fatto sentire come se fossi una povera ragazza con niente da fare che per compassione portate con voi in giro per il mondo!- tiro un grosso sospiro e poi riprendo -e voi siete stati li e non avete obbiettato a niente. Siete tutti uguali!- mi alzo dal pavimento e vado in camera.
Niall è li, probabilmente ha sentito tutto.
Me ne frego di lui e vado a stendermi sul letto. Nessuno dei due si muove per diversi minuti...veramente c'è silenzio in tutta la casa.
-Ho un pranzo di lavoro adesso- dice piano lui alle mie spalle -Quando torno ne parliamo. Ok? Non è come hai capito..-
Io invece ho capito benissimo. Non è disposto ad andare contro al suo manager per me. Se non lo fa adesso non lo farà mai. Capisco che lo fa perché ha firmato un contratto, ma c'è un limite a tutto.

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my new direction ||1D
FanfictionAgata, una ragazza di 22 anni incontrerà per puro caso gli One Direction. Sono in Italia per una breve vacanza da tour, interviste e registrazioni. Lei non è una loro fan, o almeno non quando li incontra ma poi tra risate e divertimenti, canzoni e u...