Dopo aver chiuso skype mi sono messa sul letto a leggere un libro: dimmi tre segreti. Certo magari non è bellissimo, ma si lascia leggere senza problemi. Mi suona il telefono e io rispondo senza leggere il nome
-Pronto?- mio dio!! E così formale sta parola, fredda...e come se stessi dicendo a quello dalla parte opposta del telefono: attento! Allerta stronzi inserito. Se non mi vai a genio esco dal tuo telefono e ti magio. O almeno è questo quello che sembra quando lo dico io.
-Sei ancora arabbiata con me?- Marco! Devo aggiungere un punto sulla bacheca mantale, esattamente sotto la voce non accettare caramelle dagli sconosciuti: leggere prima di rispondere.
-Cosa vuoi?- rispondo acida
-Si...sei ancora arrabbiata-
-Vai al sodo- lo incito
-Voglio solo scusarmi-
-Quindi?-
-Scusa...-
-Ok...non accetto le tue scuse...ora ho altro da fare-
-Dai aspetta...- mi dice ancora- ho sbagliato, lo so..ma per favore, dammi una seconda possibilità. Ti prometto che sarò il tuo migliore amico e che non mi comportero più da stronzo-
-No!- rispondo secca
-Dai....per favore- insiste. Non so cosa fare. Se gli do una altra possibilità e la brucia? A perderci è lui...e io? Io ho sempre i ragazzi. Anche se sono lontani kilometri.
-Va bene...- dico presa da un momento di bontà -ma mettiamo in chiaro due cose, uno: sono ancora arrabbiata con te. E due: non ti do altre possibilità, dopo questa dopo questa puoi andare a fanculo-
-Grande!- esulta -Si si! Non ti deluderó! -
-Vedremo...ora vado- e senza aspettare risposta riattacco.
Scrivo a NiallIo: Marco mi ha chiesto scusa
Niall: e tu? Che hai fatto?
Io: Gli ho dato una seconda possibilità.
Niall: Non mi piace questa cosa
Io: geloso?
Niall: si!!
Io: invece a me piace questa cosa:)
Niall: :)
Niall: mi manchi:(
Io: anche a meBlocco il telefono e lo poso sul comodino. Poi mi alzo e vado in cucina da mia madre - posso chiederti una cosa?-
-certamente- risponde lei
-posso andare da Niall?-
-E perché me lo stai chiedendo scusa?-
-Non lo so...forse ho bisogno di incoraggiamento-
-E per cosa?- si viene a sedere sulla sedia vicino alla mia -Mi pare di averti già detto un milione e mezzo di volte di farti la tua vita. Devi rischiare, buttarti nelle cose, devi anche soffrire un po...non puoi stare ferma dove sei ora. Sotto questa campana di vetro lontano da tutto e da tutti- fa un momento di pausa poi riprende -Hai 22 anni! È ora che tu vada...- poi si alza e torna ai suoi lavori. Mi alzo e torno in camera. Mi butto sul letto e rimango li per una quantità di tempo non ben definita, a valutare se andare o no. Odio l'indecisione che si impossessa di me quando devo prendere una decisione. Una parte di me mi spinge sempre ad andare, ha rischiare e a fregarmene di tutto. Ma l'altra, si fa una domanda per ogni singola azione: è giusto? È sbagliato? Che rischi ci sono? E le conseguenze? E poi io come starò?
-Vieni che è pronto?- mi chiama mia madre dalla soglia della porta
-Arrivo- mi alzo e la seguo in cucina
-Hai deciso?- mi chiede mentre mette la pasta nei piatti
-Deciso cosa?- chiede mio padre entrando
-È indecisa se andare da Niall o no..- spiega mia madre
-Vai...tanto devi solo andare in Inghilterra-
-Veramente...lui nei prossimi giorni va in America mi sembra-
-Ah...allora cambiano un po le cose...- risponde mio padre. Dalla sua faccia so già quello che stà pensando: tu non ci vai.
-quanto vorresti stare la?- chiede mia madre
-Non lo so..-
-Pensaci...potresti semplicemente partire, e poi vedi...- propone lei
-E tornare?- chiedo
-Quando vuoi!-
-Non mi sembra una buona idea- dice mio padre
-E perché no? Smettila di fare il papà geloso! Ha 22 anni! È giusto che tu ti fai da parte e che la lasci vivere la sua vita!-Le parole di mia madre mi hanno perseguitata per tutta la notte. Non ho fatto altro che girarmi e rigirarmi nel letto. Alla mattina mi alzo e come ogni giorno compio la solita routine: colazione, faccende di casa, seguire le mie sorelle, eccetera eccetera. Ed grazie a queste cose che prendo la mia decisione.
Vado!
Per un po stacco da tutte queste cose. Al pomeriggio vado al lavoro e quando arriva la madre del bambino le parlo -Alessia io dovrei dirti una cosa- incomincio
-Dimmi tutto cara!- ha il sorriso sul volto, per fortuna mia è una persona comprensiva e aperta mentalmente.
-Ecco vedi...io avrei deciso di andarmene per un po- dico
-Andartene in che senso?- chiede
-Vado per un po dal mio ragazzo. In America-
-Ah..ok..scusa ma non sapevo tu avessi il ragazzo...- mi dice confusa
-È una cosa recente- spiego
-Ok...mmm...quando vorresti andare?- chiede
-Il prima possibile-
-Ok...mi dai tempo due giorni che trovo un altra ragazza che ti sostituisca? - chiede
-Certo! Comunque penso di non riuscire a partire prima di settimana prossima...-
-Va bene, ok...-
-Allora vado....ci vediamo domani- saluto lei e il bimbo
-A domani!- risponde prima che mi chiuda la porta alle spalle
Una volta fuori dal condominio, salgo in macchina e vado in banca e controllo quello che ho sul mio conto. Ho una piccola somma che mi ha lasciato mia nonna paterna prima di morire, e tra i soldi che ho racimolato io con i lavori di babysitter, traduzione e qualcosa anche per il cucito (si so anche cucire...merito di mia nonna materna che è bravissima)
ho messo da parte una somma sufficiente per prendermi un biglietto aereo e per cavarmela senza un lavoro per un po di tempo. Fino ad ora ho sempre lavorato, per quello che mi era possibile, e ho sempre messo via tutto, non ho mai speso soldi per niente. Per fortuna, così in questo viaggio sono avantaggiata.
Mentre torno a casa scalpito; non vedo l'ora di dire a Niall che lo riggiungo presto. Poi mi viene un idea: e se gli facessi una sorpresa? Ho bisogno di un aiuto però...Harry di sicuro non è la persona più adatta a farlo. Louis...beh...si insomma è un bravo ragazzo ma non penso che sia lui quello a cui chiedere aiuto. Quindi rimane suor Liam. Appena arrivo a casa gli scrivo un messaggioIo: Liam...ho bisogno di parlarti...mi devi dare una mano. Non dire niente agli altri.
Liam: ok..come sono solo ti chiamo un momento e mi spieghi...anche se penso di aver già capito:)
Io: grazie-Mamma?!- Vado in cucina
-Dimmi...-
-Ho deciso: vado! Parto forse settimana prossima e sto via fino quando voglio...-
-Oh!- mi viene ad abbracciare -Sono contenta che tu abbia preso questa decisione!-
-Lo sono anche io mamma!!-Più tardi quella sera mi suona il telefono: è Liam, questa volta prima ho guardato.
-Ciao!- rispondo
-Ehi! Facciamo in fretta...ho solo pochi minuti...-
-Vi voglio raggiungere in America- dico andando diretta al sodo
-Ma è fantastico!!!-
-Vero?!- sono al settimo cielo -Vorrei però fare una sorpresa a Niall...-
-E hai bisogno del mio aiuto...- conclude lui
-Esatto...-
-Contaci...-
-Con chi parli?- sento Harry che chiede per sotto
-Con mia mamma...-
-Ciao Karen!!!- strilla per sotto l'altro
-Ti saluta anche lei...ora vai però- dice Liam
-Sei stano...- continua Harry
-Senti mamma ci risentiamo e ne parliamo con calma...ok?- dice Liam rivolgendosi a me
-Certo! Grazie e scusa il disturbo-
-Ma figurati...ci sentiamo allora...-
-Ok, ciao allora-
-Ciao mamma!!- risponde, e sento dal suo tono che sta sorridendo. Poi chiude la comunicazione. Perfetto ora so che lui mi aiuta...non manca che aspettare qualche giorno e finire di pianificare. Questi saranno i giorni più lunghi della mia vita.
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my new direction ||1D
FanfictionAgata, una ragazza di 22 anni incontrerà per puro caso gli One Direction. Sono in Italia per una breve vacanza da tour, interviste e registrazioni. Lei non è una loro fan, o almeno non quando li incontra ma poi tra risate e divertimenti, canzoni e u...