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Domenica mattina mi alzo tardi e quando arrivo in cucina trovo mia madre e mio padre seduti a parlare.

-Buongiorno- dico ancora mezza rimbambita con un occhio chiuso e uno aperto –C'è troppa luce in questa stanza!- aggiungo poi

-Buongiorno- mi rispondono in coro i miei

-Le bimbe?- chiedo mentre prendo la moca per fare il caffè

-Dormono ancora- dice mio padre

-E Luca?- chiedo di mio fratello

-È già uscito...aveva da fare con Andrea- dice mia madre

-Tu hai impegni oggi?- mi chiede mio padre

-No, perché?-

-Io e tua madre dobbiamo parlarti..- smetto di fare il caffè e mi giro a guardarli. Di solito quando ti dicono due parole come dobbiamo e parlarti, nella stressa frase non c'è mai niente di buono in arrivo –Mi devo preoccupare?-

-Ma no tesoro!!- mi dice mia madre –vogliamo fare una cosa ma prima ci piacerebbe avere anche il tuo "consenso"- dice mimando le virgolette sulla parola consenso

-Ok, fatemi prima bere il caffè e poi sono tutta orecchi!-

Dieci minuti dopo li guardo e affermo –Sono pronta!-

-Allora- incomincia mia madre –io e tuo padre domani vorremmo partire, e andare in toscana da tua zia Erica, e stare li fino a venerdì e poi rientrare. Ci portiamo via le piccole, ma tu dovresti stare a casa con tuo fratello. Lui non può assolutamente perdere scuola. Ti va? O meglio, puoi?-

-Certo che posso...non ho nulla da fare- dico

-E i tuoi nuovi amici?- di colpo mi ricordo che ieri sera Niall mi ha baciata, le mie guance al ricordo si tingono di rosso

-Ma si, con loro combino in qualche modo-

-Allora è un si?!- chiede mio padre

-Si!-

-Allora io vado a preparare le valige- dice mia madre prendendo il cellulare e facendo il numero di mia zia

-Io vado a farmi una doccia- avverto mio padre. Esco dalla cucina e vado in camera a prendere la biancheria pulita, poi mi chiudo in bagno e mi lavo.

Quando esco è ormai ora di pranzo, mia avvio in cucina e mio padre mi accoglie con –Pensavo fossi caduta nel buco!-

-Papi guarda che ero a fare la doccia...- ma lui ridendo cambia stanza senza rispondere

-Prepareresti la tavola?- mi dice mia madre mettendomi la tovaglia in mano. Di solito le domande di mia madre sono sempre dei comandi, non è giusto però! Esiste la libertà. Controvoglia preparo la tavola e intanto discuto con mia madre –Che pensi di fare questo pomeriggio?- mi chiede

-Non lo so, pensavo di starmene buona in casa-

-E i tuoi amici?-

-Non lo so, non è che li sento sempre, hanno bisogno di un po di respiro...comunque dopo gli manderò un messaggio- dico

-Che mi dici di loro?- continua mia madre

-Sono...bravi ragazzi, non credevo! Ho sbagliato a giudicarli. Sono anche molto simpatici, mi trovo bene con loro...-

-Sono anche belli...dillo pure sai? In fondo anche l'occhio vuole la sua parte- mi dice strizzando l'occhio. In quel momento mio fratello entra in casa.

-Ehi sorellona!- dice vedendomi

-Non dirlo! Non mi piace quando mi chiami così- protesto –mi fai sembrare una cosa gigantesca!-

my new direction ||1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora