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Quando rientriamo in albergo troviamo un po di fermento nella hall, persone che corrono di qua e di là. Facendo attenzione a non farci vedere saliamo in ascensore e Liam schiaccia il pulsante del nostro piano.
-Che casino che c'era a basso...- dice Harry- chissà che è successo!- nessuno parla. Ma appena le porte si aprono Louis afferma -Penso di saperlo- Sul nostro piano ci sono le stanze dei ragazzi con le porte aperte e alcune persone che parlano al telefono andando avanti e indietro nel corridoio.
-Che cazzo succede?- esclama Niall uscendo dall'ascensore tenendomi per mano.
-Oddio! Eccoli!- dice un uomo venendo ci incontro. Sulle prima la sua espressione è di sollievo, però poi muta in una minacciosa e parecchio incazzata -Dove siete stati? Non eravate troppo ammalati per andare ad una cena importantissima?- incomincia ad urlare -vedo come state vomitando l'anima! Come mi hanno avvertito, sono corso da voi perché non mi sembrava possibile dato che stavate tutti bene stamani!- prende fiato e riprende - Perché avete finto di stare male? E lei chi è?- mi indica - E perché Niall, la stai tenendo per mano?- "finite le domande?" vorrei chiedergli, ma mi trattengo per non sembrare maleducata.
-Lei è Agata, la mia ragazza- dice Niall
-La tua...cosa?- lo fissa incredulo -Da dove salta fuori?-
-L'ho conosciuta in Italia...-
-Ah...ok, ho capito. È un capriccio il tuo vero?- è questo che pensa di me sto tipo?
-Cosa?! No!-Esclama Niall
-Lei è anche nostra amica. Ci ha aiutati e ci vuole bene...non essere così...cattivo- dice Louis
-Sarà una delle tante. Non fate storie! Avete una vaga idea del trambusto che la vostra scomparsa ha messo in piedi?- li guarda come se fosse in attesa di una risposta, ma poi continua -Ne riparliamo domani. Ora chiudetevi in camera e non scappate più!- Ok. Cosa?! Gli ha sulserio detto di andare a dormire?! Perché loro stanno zitti?
-Domani mattina vi aspetto alle 9.00 precise nella sala conferenze di questo albergo. Dobbiamo assolutamente chiarire alcune cose- va all'ascensore e sparisce dietro le porte quando si chiudono. In silenzio, tutti e quattro si dirigono verso la camera di Harry, e a me non resta che seguirli tanendo per mano Niall. Liam si siede sul letto, Louis si mette sul divano Harry alla finestra e Niall mi fa sedere sulle sue ginocchia dopo essersi a sua volta seduto su una sedia
-Ridotti in queste condizioni per colpa di uno stupido contratto!- mormora Liam
-Però non negare che ci siamo divertiti prima!!- dice Harry
-Lo potremmo rifare!- si aggiunge Louis
Niall mi stringe la vita è sta in silenzio, mi giro a guardarlo, e vedo che dal suo sguardo è perso nei pensieri.
Più tardi salutiamo e andiamo in camera nostra -Che ti prende?- chiedo quando siamo sotto le coperte.
-Niente..-mi risponde facendomi un sorrisino finto nel tentativo di rassicurarmi.
-Non è vero!- sposto le coperte e mi alzo. Vado alla valigia e prendo dei pantaloni e una maglia. Mi fa arrabbiare il fatto che lui non mi dica perché è così silenzioso e pensieroso. Stiamo in sieme o no?
-Dove vai?- mi chiede alzandosi anche lui
-Mi cambio e scendo un momento- vado verso il bagno, ma lui si mette davanti a me fermandomi
-Perché?-
-Mi dici che cos'hai?- lo guardo in faccia. Guardo in quegli occhi meravigliosi di cui sono innamorata. Un'improvvisa consapevolezza mi piomba addosso. È possibile che succeda così velocemente? Ne devo parlare con mia madre assolutamente. Però rimane il fatto che ora, in piedi davanti a lui mi sono resa conto di questi sentimenti. Sapevo di essere attratta da lui, ma addirittura innamorata?! Sorrido come un ebete da sola.
-Perché sorridi?!- mi chiede la fendi lo a sua volta. Quanto adoro il suo sorriso. Veramente adoro tutto di lui, capelli, viso mani....ok basta!
-Pensavo..- rispondo
-A me?-
-Qualcosa del genere...ma non cambiamo discorso. Mi dici che hai?-
Lui sospira e si siede sul letto -Non mi è piaciuto come si è rivolto a te prima quel manager- ora capisco! Mi siedo vicino a lui, poso i vestiti al mio fianco e metto la mano sinistra sulla sua gamba -È vero quello che ha detto prima?- chiedo
-Che sei una delle tante?-
-Non sono scema, so che sono passate altre ragazze con voi- dico guardando per terra -intendo che sono un capriccio...-
-No!- mi mette un dito sotto al mento e mi volta dolcemente il viso verso di se -Assolutamente no. Non è vero quello che ha detto. Tu non sei un capriccio. Tu sei la mia ragazza e sto con te perché da subito mi sei piaciuta. Chiaro? Non ascoltare mai quello che ti dicono gli altri- come finisce di parlare si avvicina e mi bacia. Mi fa stendere dolcemente sulla schiena e poi si mette a cavalcioni su di me senza toccarmi. Sposta le sue labbra dalle mie e incomincia a baciarmi il collo tracciando una linea fino alla spalla. Devo ancora dirgli che non l'ho mai fatto; penso sia il momento giusto per confessare il mio segreto, e togliermi questo peso dallo stomaco. Mentre riporta le sue labbra sulle mie, esercito una piccola pressione sulle sue spalle per fargli capire di alzarsi. Lui si stacca e mi guarda.
-Devo dirti una cosa- dico mettendomi seduta dopo aver ripreso fiato
-Dimmi- mi risponde quasi timoroso
Non penso ci sai un modo carino per dire questa cosa. Veramente per me non c'è mai un modo carino per dire una cosa: o è bianca, o nera. Non ci sono vie di mezzo. Incomincio a torturarmi una pellicina sul pollice e poi, dopo la milionesima volta prendo ancora un respiro e poi dico -Io...mmmm...ecco...insomma...- Niall mi prende la mano e mi guarda paziente. Lo voglio veramente? Metterlo al corrente di questa cosa significa che voglio sia lui il primo, giusto? È se stessi correndo troppo? Forse dovrei aspettare e parlare con mia madre, vedere cosa mi consiglia lei.
-Tutto bene?- Niall mi riporta con i pensieri sulla terra. No, devo cavarmela da sola. Mi prenderà per pazza, perché me ne sto li, seduta, vicino a lui senza parlare e fissandolo persa nei miei pensieri. "Ascolta il tuo cuore" mi hanno detto una volta "lui non sbaglia mai"
Sto li in silenzio e lo faccio.
-Sono ancora vergine- sentivo di doverlo dire, c'era una cosa che mi spingeva da dentro a farlo. Niall mi fissa senza dire niente, allora io riprendo a parlare tenendo lo sguardo sul pacimento-So che non è normale a 22 anni non averlo ancora fatto, ma fino ad ora non mi sentivo pronta. E non sto dicendo che ora lo sono- alzo lo sguardo -Ma sto dicendo che la prima volta mi piacerebbe farlo con te- silenzio. Di certo non mi aspettavo fuochi d'artificio, ma neanche questo silenzio, che sta diventando imbarazzante.
-Di qualcosa...- Ho le lacrime alle porte, ma mi costringo a tenerle buone ancora per un po. Forse lui ha notato i miei occhi lucidi, perché si riacuote dal suo stato e mi abbraccia. Mi fa stendere al suo fianco e mi bacia sulla testa, mi tiene stretta e sussurra -Quando vuoi. Io aspetto e rispetto i tuoi tempi. E comunque sappi che questa cosa mi fa solo piace!- non aggiungo altro perché mi sembra che sia stato detto tutto. In poco, coccolata dalle sue braccia mi addormento.
Un insistente bussare alla porta mi fa svegliare di soprassalto. Niall al mio fianco non c'è più, prendo il telefono e vedo che sono le 9.30, lui è a quella riunione del cavolo con i ragazzi. Mi alzo e vado alla porta della camera, apro un pochino la porta e osservo la donna che stà in corridoio -Il manager dei One Direction mi ha detto di riferirle che è attesa alle 11.00 puntuali nella sala conferenze numero due. Basta che chiede alla reception e le indicheranno dove si trova- si gira e ancheggiando nella sua gonna a tubino si avvia verso l'ascensore. Chiudo la porta e vado al tavolo, dove trovo la colazione che probabilmente Niall ha ordinato per me, finita quella mi faccio una doccia e poi guardo un po di tv. Alle 10.55 scendo nella hall e chiedo della "sala conferenze numero due" e un addetto subito mi accompagna e mi fa accomodare al suo interno. Mi siedo sulla prima sedia libera che trovo e aspetto. Chissà cosa vuole questo adesso.

my new direction ||1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora