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A cena, mia mamma ha cucinato una semplice pasta, e i ragazzi si sono fermati a mangiare. Poi alle 22 ha salutato e ringraziato e sono andati via. Per prima cosa quando sono andati via, ho messo su l'acqua per cucinare il riso, per fare l'insalata di riso da portare via domani per il pranzo al sacco. Poi ho recuperato i costumi dalla borsa e ho tolto le etichette, sono scesa in cantina e li ho buttati a lavare. Non sopporto proprio l'odore dei vestiti nuovi. Intanto che il riso cucina e i costumi si lavano accendo un film sulla televisione in cucina e preparo il condimeto per l'insalata. Quando il tempo suona scolo e lascio raffreddare nel colino a penzoloni sul lavandino.
Torno in cantina e recupero i loro costumi dalla lavatrice gli do una scossa li metto in asciugatrice. Sperando che domani mattina quando li recupero sia ancora della grandezza giusta e non rovinati.
Torno su in cucina e mescolo il riso con il compimento e lo metto in frigo.
Finalmente a mezzanotte passata vado nel letto. Sono già bella distesa quando mi ricordo di dare un occhio al telefono. Lo cerco con lo sguardo, e vedo che è posato affianco alla play. La mia pigrizia e la comodità del mio letto mi impediscono di alzarmi e andare a prenderlo. Per cui nel giro di poco mi addormento senza ritegno.
La mattina dopo mi sveglio intorno alle 9. Per prima cosa faccio colazione, poi finisco di preparare il pranzo per dopo mentre parlo con mia madre, è in fine mi vado a cambiare. Metto un costume a due pezzi nero. Il sopra è a fascia, e il sotto è a pantaloncino. Mi metto una maglietta bianca larga e fresca, prendo la borsa e torno in cucina. Preparo il resto dell'pccorrente in due borse e poi mi faccio coraggio e scendo a prendere i costumi in asciugatrice. Prima di aprirla incrocio le dita. Apro ed pesco il primo: per fortuna sono perfetti. Tirando un sospiro di sollievo gli do una bella piegata e torno su. Quando ho tutto pronto, con l'aiuto di mia madre e mio fratello carico tutto i macchina e poi vado a prendere i quattro divi.
Come arrivo davanti all'albergo prendo il telefono dalla borsa e lo sblocco. Ho un messaggio, lo apro e quando vedo di chi è mi viene un mezzo colpo

Marco: sei tornata? Ti ho vista in giro. Possiamo parlare? Non mi piace come ci siamo lasciati

Chiudo subito la chat, non voglio rovinarmi la giornata per un cogliere del genere. Vado sul gruppo e scrivo

Io: vi sto aspettando in macchina...
Niall: siamo in alto mare...
Io: arrivo...

Recupero la borsa dal sedile posteriore e scendo. Percorro il tratto che mi separa dai ragazzi e busso alla porta.
Quando la si sta per aprire, mi metto una mani sugli occhi.
-Perché ti copri gli occhi?- mi chiede Liam
-Magari vi state ancora vestendo...- rimango ferma sulla porta con gli occhi chiusi e la mano sopra.
-No, ora siamo pronti...- mi risponde Harry da dentro la stanza
-Ah, ok- tolgo la mano dalla faccia ed entro -Non avete qualcosa di più...comodo da mettere?- chiedo guardandoli. Non indossano un abbigliamento proprio adatto per quello che ho in mente.
-Cioè?- mi chiede Niall
-Direi di sostituire le camice con una maglia...- dico
-Allora io sono a posto- Louis alza le mani
-E i jeans con pantaloni da tuta...- aggiungo
-Ok, allora non sei a posto...- dice Harry a Louis, che a sua volta fa la linguaccia all'amico.
Ci mettono dieci minuti per cambiarsi. Dieci minuti per togliersi dei pantaloni e metternese altri. Io ci avrei impiegato molto meno.
-Ma tu hai su il costume?- mi chiede Harry guardandomi con la testa storta.
-Andiamo o no?!- evito di rispondergli
Mi avvio alla porta la apro.
Mentre camminiamo per i corridoi sento Liam che bisbiglio -chi tace acconsente Harry..-
Il viaggio in macchina dura poco più di mezz'ora, durante il quale Louis canticchia a bocca chiusa, Harry sta sul telefono, Liam sonnecchia e Niall parla per buona parte del tempo.
Ad un certo punto imbocco una stradina sterrata sul lato destro della strada, ed è come se avesse suonato una sveglia perché improvvisamente sono tutti e quattro svegli e attenti. Guido piano per circa un chilometro e mezzo fino ad uno spiazzo deserto. Buon segno, significa che non c'è nessuno. Parcheggio e spengo l'auto. Una volta scesa recupero le borse dal bagagliaio e mi faccio aiutare a portarle lungo un sentieri tra gli alberi fino al fiume.
-Eccoci!- dico posando la borsa a terra su un piccolo pezzettino di sabbia in mezzo a tutti quei sassi.
Davanti a noi l'acqua scorre tranquilla, e a circondarsi c'è tanto verde
-Ti è sfuggita una cosa...- mi dice Louis
-Cosa?- so già che si riferisce ai costumi...
-Non abbiamo il cosume..- Dice infatti
-Invece si...- rivisto nella borsa degli asciugamani e li prendo dal fondo -Nero per Niall. Blu per Liam. Rosso per Louis e questo fiorato per Harry- dico man mano consegnandoli
-E dove di cambiamo?- chiede Liam
-La natura intorno a noi offre un ottimo riparo. Bear Grylls lo dice sempre. Non lo guardi mai?-
Niall si guarda in giro -Io mi sentirei osservato...-
-Allora meglio fare in fretta...oppure...potete usare un asciugamano attorno alla vita..-
-Io vado in mezzo alla natura...- Louis si gira e si incammina in mezzo agli alberi
-C'è anche la macchina se volete...-
-Mia!!- dice Harry svelto. Prendo le chiavi e gliele porgo.
-Vengo con te, non si sa mai che ti perdi tornando...- dice Liam seguendolo
Niall li guarda andare via e poi si,gira verso di me -Mi dai un asciugamano?- chiede con le sopracciglia alzate. Questa situazione è estremamente imbarazzante! Sento le guance scaldarsi, segno che le mie guance sono rosse. Mi giro e dandogli le spalle pesco un asciugamano e glielo porgo. Lui se lo avvolge alla vita e incomincia a svestirsi. Stare li a guardare mi sarebbe piaciuto, ma non mi sembrava il caso, quindi mi vado a sedere in riva al fiume aspetto. Non passa molto che i suoi piedi scalzi compaiono al mio fianco. Si siede dietro di me e mi circonda la vita.
Stiamo in silenzio abbracciati fino a che non arrivano gli altri.
-Cosa facciamo?- chiede Liam quando ci siamo tutti
-Ci tuffiamo- rispondo alzandomi. Mi faccio coraggio per togliermi la maglietta e la lascio cadere a terra. Poi prendo la rincorsa e salgo su una roccia liscia li vicina e mi butto in acqua tenendomi le ginocchia. In questo punto l'acqua è particolarmente fonda. Tocco il fondo con i piedi e mi do la spinta per risalire. Passiamo maggior parte del tempo a tuffarci e a giocare con la palla gonfiabile che ho portato. Mangiamo intorno all'una e poi stiamo a poltrone sui sassi per le successive tre ore. Intorno alle 16 facciamo ancora il bagno e poi alle 17.30 quando incomincia ad arrivare gente andiamo via.

Il mio spazietto

Volevo dire che sto scrivendo un altro libro. Si intitola "Il vicino di casa" so che magari non è lo stesso genere, ma se volete passate a dare un occhiata. Mi farebbe molto piacere.

Detto questo vi ringrazio per le letture e per i voti...e...niente. Buona lettura!!

my new direction ||1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora