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Esco dal supermercato con le mani piene di borse e mi incammino verso la macchina, quando arrivo sulla strada mi fermo per far passare una macchina scura e poi attraverso. Quando arrivo alla macchina poso per terra alcune borse, prendo dalla tasca le chiavi e apro. Sto mettendo le borse nel bagagliaio e con la coda dell'occhio vedo una figura nera che mi passa affianco.

-Scusa- mi sento dire in Inglese alle spalle. Sono un pò sorpresa...non è periodo di turisti, e di inglesi comunque non ne avevo mai visti da queste parti.

-Si?- rispondo continuando a sistemare le cose nel bagagliaio. Per mia fortuna so l'inglese, ho fatto il liceo linguistico e ho passato qualche mese a Londra. Quando ho finito chiudo i portellone e mi giro verso il mio interlocutore. Mi sembra di averlo già visto da qualche parte questo ragazzo; è alto all'incirca venti centimetri più di me, magro a i capelli lunghi raccolti in una crocchia e dei grandi occhiali scuri.

-Io e i miei amici ci siamo persi- afferma. Ma io sono troppo impegnata a pensare dove posso averlo già visto.

-Ci conosciamo?- domando infatti ignorando completamente la sua affermazione

-No non penso...- mi risponde evasivo grattandosi la nuca.

-Eppure io ti ho già visto da qualche parte...-continuo -comunque, mi stavi dicendo che vi siete persi...dove dovevate andare?-

-Udine!-

-Beh! Siete fuori strada di circa 30km- affermo trattenendomi dalle risate, perché sarebbe da maleducata sbaccanargli in faccia -Lo sapete tu e i tuoi amici che nel 2016 esistono i navigatori?- domando ironica

-Si lo sappiamo! E solo che quello della macchina si è rotto quando eravamo a Venezia e sui cellulari non riusciamo ad installarlo...abbiamo seguito i cartelli stradali...e ci siamo persi.- mi spiega grattandosi nuovamente la nuca con la mano sinistra. Noto che sul braccio ha un tatuaggio che raffigura una sirena...inutile dire che anche questa mi sembra famigliare, solo che proprio non riesco a ricordarmi dove l'ho vista. -Ci daresti una mano?-

-Si si vi aiuto! Solo che è un po complicato spiegarvi la strada...- la mia mente è alla ricerca di dove posso aver già visto quel tatuaggio

-E quindi come facciamo?- domanda

-Se volete vi accompagno...- propongo

-Davvero lo faresti? Andata e ritorno sono 60km!- dalla sua tasca destra proviene un bip. Lui prende il cellulare e ci fa scorrere sopra le dita. Poco dopo un altro bip lo fa spazientire. -Un momento cavolo ragazzi!!- urla aprendo le braccia in segno di protesta verso la macchina nera parcheggiata poco più avanti con le quattro frecce. Il gesto che ha fatto mi fa venire in mente un flash di mia sorella, che qualche giorno prima mi stava mostrando il nuovo poster dei suoi cantanti preferiti, e tra i quattro componenti ce nera una uguale al ragazzo che ora ho davanti...com'è che si chiamano?! Maledizione, non melo ricordo! Pensa Agata! Pensa! Gli One Direction! MI si accende improvvisamente una lampadina nel cervello. Ma cavolo si! Che torda che sono!

-Lerry!!- gli dico convinta puntandogli il dito contro

-Hem...cosa?-

-Cazzo...forse ho sbagliato, aspetta un momento- e fissandolo ci penso attentamente- Harry!! Dio mio che brocca sono! Scusa ma non ti avevo riconosciuto..-

-Co-cosa?- domanda confuso

-Non sei uno degli One direction? Non dirmi che sto facendo una altra figura di merda! No perché le sto collezionando come le figurine ultimamente!-

-No non sbagli, però per favore non urlare o roba del genere, perché non abbiamo voglia di essere scoperti- mi chiede rapidamente

-Tranquillo, non sono una vostra fan-

my new direction ||1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora